Formula 1

Gp Las Vegas 2023/Ferrari SF-23: pacchetto aero per massimizzare EOSS e reattività front end

Ferrari è convinta di ottimizzare il rendimento della SF-23 in Nevada. Questa l’impostazione che la storica scuderia italiana ha tutta l’intenzione di adottare per questo fine settimana statunitense. Per farlo cercherà di sfruttare a dovere tutte le proprie caratteristiche che, prendendole in esame, sembrano poter trovare un buon punto di incontro con la pista americana. Tanta potenza nel dritto per una power unit, la 066/10, seconda a nessuna in termini di potenza sprigionabile.

Parliamo di un fattore che la rossa potrà senza dubbio “far pesare” ai propri competitor, considerando che di tratti ad alta velocità di percorrenza, nel Las Vegas Street Circuit, ce ne sono parecchi. Sotto questo aspetto sarà importante la configurazione ibrida, necessaria a spalmare i 130Kw (200Cv circa) nell’arco della tornata. Trovarsi in debito di energia elettrica alla fine delle lunga retta di 2km, infatti, potrebbe incidere non poco sul rendimento cronometrico.

Per il resto, abbinata a questa condizione motoristica, l’efficienza aerodinamica reciterà un ruolo fondamentale, aspetto sul quale Ferrari si sente più preparata rispetto a Mercedes, McLaren e Aston Martin, i tre rivali che contenderanno la condizione di “seconda forza” in terra a stelle e strisce. Sì perchè, diciamolo subito, sebbene la speranza di essere i migliori esista sempre, Red Bull resta la chiara favorita anche in questo fine settimana.

la livrea speciale della Ferrari SF-23 per il Gran Premio di Las Vegas edizione 2023

A livello meccanico il tracciato americano suggerisce una configurazione mediamente più morbida anche se, specie la storica scuderia Ferrari, dovrà indentificare e configurare la rigidezza corretta all’avantreno, con il chiaro obiettivo di conferire alla SF-23 reattività e precisione in inserimento di curva. In ultima istanza la configurazione aerodinamica. Osservando il layout della pista salta all’occhio l’importanza di essere rapidi sui rettifili, considerando la presenza di una sola curva in appoggio, la numero 3.


Gp Las Vegas 2023: Ferrari SF-23 e McLaren MCL60 ottimizzano le velocità di punta

Grazie alle prime immagini in arrivo dalla pit lane di Las Vegas, scatti dell’immarcescibile amico e collega Alber Fabrega, possiamo commentare le principali scelte tecniche decise a monte. Decisioni sulle quali il peso del lavoro al simulatore è decisamente più alto, tenendo presente l’assenza totale di vecchi riferimenti. Come abbiamo spiegato nell’anteprima, il carico ottimale per il ventunesimo round iridato è medio-basso, vista la presenza di lunghi rettilinei alternati a molte curve da basso carico, dove si necessita maggiormente il grip meccanico.

compare ala posteriore – Ferrari SF-23 vs McLaren MCL60 – Gp Las Vegas 2023

La maggior parte delle squadre ha scelto impostazioni in linea con quanto previsto. Tuttavia Ferrari propone una specifica che prevede una downforce ancora minore, di fatto quella utilizzata a Monza. Sappiamo bene come sulla vettura del Cavallino Rampante questo sia il pacchetto che meglio si adattarsi alla SF-23, poiché non mette in crisi la generazione di grip all’anteriore. Tramite lo scatto si evince come il main plain sia pressoché orizzontale, con una sola e leggera curvatura nell’attacco all’endplate.

McLaren si allinea all’impostazione della rossa, presentando un profilo principale completamente orizzontale scevro dalle curvature per limitare i vortici d’estremità. La MCL60 ha generalmente un buon carico al posteriore derivante dal lavoro ottimale del binomio fondo-diffusore. Per questa ragione i tecnici di Woking cercano di scaricare il più possibile il retrotreno per recuperare velocità di punta per difendersi sui lunghi rettilinei. Da notare la corda del flap mobile molto corta.


Gp Las Vegas 2023: Mercedes W14 e Red Bull RB19 scelgono impostazioni più cariche

Mercedes opta per un’ala da medio-basso carico. La W14 non riesce a gestire bene una configurazione troppo scarica in quanto la stabilità al retrotreno sarebbe insufficiente. A differenza delle altre squadre, infatti, il main plain mostra un bordo d’attacco decisamente più pronunciato e con un’area frontale maggiore. La downforce superiore aiuterà a immettere energia sulle gomme in quanto le black car, rispetto alle SF-23, soffrono nella fase di warm up trovando il punto di lavoro ottimale con temperature dell’asfalto più alte.

compare ala posteriore – Mercedes W14 vs Red Bull RB19 – Gp Las Vegas 2023

Infine arriviamo a Red Bull che sempre è accaduto nell’attuale campagna agonistica adotta un set up più carico. Lo può fare grazie alla grande efficienza della RB19 che con questa precisa impostazione riesce a massimizzare velocità di punta e spinta verticale. Notiamo un’area frontale incrementata e soprattutto la corda del secondo flap maggiormente deportante rispetto al testo dei competitor, aspetto che renderà l’utilizzo dell’ala mobile decisamente più fattuale.


Autori: Alessandro Arcari – @berrageiz – Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich

Immagini: Scuderia Ferrari 

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Pubblicato da
Zander Arcari