Leclerc riesce a qualificare la sua Ferrari SF-23 in seconda posizione. Domenica il monegasco scatterà a fianco del campione del mondo Verstappen per il Gran Premio del Brasile. Charles è riuscito a mettere assieme un ottimo giro sebbene la pista fosse in netto peggioramento. La discesa improvvisa delle temperature insieme all’aumento del vento hanno infatti prodotto una generale mancanza di grip. Sainz non ha trovato il giusto feeling invece. Carlos ha mancato il punto di corda più volte nel corso del giro e nell’ultima curva, ha sofferto di un grosso sottosterzo che gli ha impedito una buona velocità in uscita.
Sorprendente il risultato di una ritrovata Aston Martin. Stroll e Alonso scatteranno dalla seconda fila. I due non hanno effettuato un giro perfetto, ma nel complesso sono riusciti a essere i primi degli altri. Nel complesso Q1 e Q2 sono state le sessioni di qualifica più “tirate” della storia. Nel primo terzo della pista i primi 15 erano raggruppati in meno di mezzo secondo. Nella sezione centrale invece, tra il primo e il decimo della classifica il distacco era solamente di 354 millesimi.
Con i grafici di telemetria riferiti alla qualifica di ieri, vogliamo mettere a confronto il giro più veloce di Verstappen, Leclerc e Stroll. Nel primo settore si può apprezzare come il monegasco sia il più rapido alla staccata della 1, ma la differenza di velocità con gli altri piloti in realtà non è poi così marcata.
I tre frenano quasi simultaneamente e il più conservativo, a causa delle condizioni di pista in rapido cambiamento è il giovane talento di Hasselt. L’olandese mostra una velocità minima di 7 km/h inferiore se paragonata a quella dei competitor presi in esame. Nell’andare sul pedale dell’acceleratore, al contrario, il fresco tre campione del mondo si vede costretto ad alzare il piede per controllare la sua RB19.
Nel rettilineo che porta verso curva 4 è la Ferrari SF-23 che mostra l’ala mobile più efficiente. La numero 16, infatti, riesce a raggiungere la top speed al termine del rettilineo (EOSS) più elevata, 329 km/h. Nonostante questo il pilota monegasco della rossa non è stato in grado di siglare il riscontro cronometrico migliore in questo tratto, a causa della velocità inferiore rispetto la vettura numero 1 nel transitorio tra curva 1 e 3.
Nel settore centrale Verstappen costruisce la maggior parte del vantaggio che si porta sino al traguardo, unico pilota a scendere sotto i 36 secondi nel T2. Alla 4 l’olandese porta a centro curva una velocità minima 10 km/h superiore a Stroll e Leclerc. Max in pochi secondi è riuscito a capire quale fosse lo stato della pista, ottenendo il riscontro migliore alla seconda staccata.
In uscita dalla 4 i tre utilizzano l’acceleratore in modo similare mostrando una velocita massima uguale prima di curva 6: 285 km/h. Tra la 6 e la 7, il campione del mondo stacca più tardi e nuovamente riesce a portare 10 km/h in più a centro curva.
Nei brevi allunghi tra curva 8 e 10, Stroll dimostra la trazione migliore. Il canadese è il più lento all’apice, ma riesce ad ottenere la velocità maggiore prima delle staccate. Questa capacità della AMR23 viene garantita da un’ottima cooperazione del sistema sospensivo posteriore, che ha permesso al pilota che porta il numero 18 sulla vettura di fare la differenza e ottenere la terza posizione nella griglia di partenza.
L’ultimo settore è il più corto della pista di Interlagos. Il punto decisamene più complicato si trova nell’affrontare 12. Parliamo di una staccata molto importante che immette nel lungo tratto ad alta velocità di percorrenza che porta al linea del traguardo. Possiamo notare come Stroll commetta un errore nel punto di frenata arrivando lungo. La sbavatura ritarda l’accelerazione perdendo lap time.
Molto più simile l’atteggiamento tra Verstappen e Leclerc. L’olandese riesce a portare 2 km/h in più a centro curva e raggiunge in modo anticipato il 100% del gas. Il campione del mondo grazie a questa impostazione migliore è stato in grado di ottenere il miglior tempo del settore. Leclerc ha velocità migliore sul traguardo ma come Stroll arriva parecchio largo in staccata tardando l’accelerazione.
Autori e grafici: Leonardo Pasqual – @PasqualLeonardo – Alessandro Arcari – @berrageiz