Ferrari conquista la prima fila a Las Vegas. Una SF-23 davvero in palla, capace di battere nettamente Red Bull senza lasciare nessuna chance al tre volte campione del mondo di avvicinarsi. Il Cavallino Rampante è riuscito a ottimizzare l’assetto “proteggendo” l’anteriore tramite lo spostamento del bilancio verso il front end. Fattore che, come abbiamo visto ieri, ha dato vita al graining sul posteriore.
Tale precauzione tuttavia non ha compromesso le fasi di trazione, vero punto di forza della rossa ristabiliti tra ieri e oggi, come vedremo tra poco. Ferrari continua a guadagnare gap proprio in accelerazione perdendo qualcosa in fase d’entrata, momento nel quale la RB19 si è mostrata nettamente più forte. Nel complesso notiamo come la rossa abbia comunque trovato il compromesso ottimale, più veloce in quasi tutti i punti del tracciato. In questo senso è molto affidabile il grafico dei micro settori, in quanto la pista viene divisa in ben 100 segmenti.
Nel complesso la vettura italiana ha trovato molto grip longitudinale e alle basse velocità. Tale risultato è dovuto anche a un’ottima gestione gomma. La SF-23 si è adattata molto bene alle condizioni parecchio fresche della pista, confermando quindi anche una certa sensibilità alle alte temperature che in genere si trovano in altri scenari. Rispetto a ieri Red Bull ha lavorato molto ottimizzare vari punti ‘strategici’ del tracciato, avvalendosi delle simulazioni fatte a Milton Keynes.
Possiamo tuttavia sostenere che il gap dalle rossa nella giornata di ieri era composto solo al 40% dal bilanciamento. Il 60% del ritardo derivava da una strategia di warm-up incorretta. L’anteriore della RB19, infatti, soffriva molto in quanto spesso era sotto la temperatura ottimale di utilizzo, fattore negativo “consueto” visto il cinematismo anteriore molto rigido che limita gli effetti del trasferimento di carico. Utile sotto molti aspetti, di fatto toglie energia all’avantreno.
I tecnici di Milton Keynes hanno massimizzato il rendimento in curva 1 e 5, trovando una velocità minima maggiore a centro curva. Per farlo hanno spostato in avanti il bilanciamento per ottenere un handling convincente. In automatico ha fatto presenza un’agilità maggiore nei cambi di direzione, come ad esempio alla chicane 7-8. Inoltre è migliorata la fase di frenata limitando i danni tra curva 7 e 12, ovvero dove si frena in combinato con un certo angolo volante.
Parliamo di una Red Bull che, come vedremo tra poco, analizzando a fondo i dati raccolti, ha performato meglio in un tipo di curva a velocità più alta, dove le RB19 possono sfruttare il carico derivante dal fondo con una configurazione aerodinamica decisamente più carica. Qui sopra troviamo il confronto diretto tra l’evoluzione del gap da Leclerc, Verstappen e Alonso tra le Fp2 e la qualifica.
Vediamo come la traccia di Fernando sia rimasta piuttosto simile tra ieri e oggi, mentre quella di Max è notevolmente mutata. Dalla staccata di curva 6 in poi, l’olandese è riuscito a minimizzare il distacco risultando alla fine del giro decisamente più vicino alle Ferrari. Dobbiamo inoltre rilevare come nei punti delle varie staccate la RB19 sia tornata ad essere molta solida in fase d’inserimento.
Rispetto alla giornata di ieri Ferrari ha fatto poche modifiche al setup, come specificato già in precedenza. Tuttavia i tecnici sono riusciti a ottimizzare il primo settore, con entrambi i piloti che sono risultati i più veloci in questo primo tratto. Specialmente Leclerc, il quale fin da subito ha costruito un giro molto buono. Alonso nel T1 ha fatto un passo indietro visto che nella giornata di ieri risultava il più rapido in questa sezione.
Nel secondo settore le auto italiane si sono confermate davvero ottime, con il monegasco che ha guadagnato un’altro decimo nei confronti del compagno di squadra. Verstappen in questo frangente era molto vicino, ma comunque ha perso quasi due decimi rispetto alla rossa numero 16. Russell, come nel primo settore, ne perde all’incirca 3.
Nell’ultimo tratto è invece Sainz a dominare, usufruendo di una potente scia data da Alonso. Nel complesso però guadagna solamente 1 decimo rispetto al compagno di squadra e sulla bilancia del giro non è stato sufficiente. In questa zona sono state le Mercedes a risultare molto veloci, come anche nella giornata di ieri, ma il vantaggio che riescono a limare non è sufficiente per competere con Ferrari e Red Bull.
Osservando la prestazione in curva delle vetture attraverso il grafico proposto qui sopra, notiamo che le due Ferrari hanno dominato nel low speed, con la rossa che quindi ha confermato di avere un ottimo gruppo sospensivo che genera molto grip meccanico. Sainz ha avuto una velocità media nel lento di ben 99.4kmh, mentre Verstappen 98.2. La differenza non è molta e c’è stato un miglioramento rispetto a ieri, però il fattore discriminante alla fine del giro è sicuramente la maggior trazione della SF-23.
Nel medium-speed Leclerc è stato di 1 punto mediamente più lento rispetto a Verstappen e Russell, mentre Sainz 1 più veloce. Non ci sono molti tratti in cui troviamo effettivamente curve veloci in appoggio, però vediamo che anche nell’high-speed i ferraristi hanno dominato. Però, come detto, teniamo conto del fatto che non sono presenti curve in appoggio, vero limite della rossa.
Per riassumere quanto visto oggi in pista analizziamo la classifica ‘reale’, ottenuta sommando i migliori settori per pilota. Vediamo che le Ferrari dominano, con Sainz a ridosso di Leclerc. Segue Verstappen che comunque è rimasto a 5 decimi ‘ideali’ con attaccato subito dietro George Russell. L’Alpine ha trovato molta velocità ed è risultata quarta forza superando l’Aston Martin che con Alonso è arrivata a 6 decimi dalla pole position.
La AMR23, essenzialmente, non ha apportato alcuna modifica sulla messa a punto rispetto alla giornata di ieri e sui rettilinei le due “verdone” sembrano aver sofferto di un certo grado di clipping. La sesta forza è stata l’Alfa Romeo seguita dalla Williams, entrambi con un distacco compreso tra gli 8-9 decimi.
Autori e grafici: Alessandro Arcari – @berrageiz – Niccolò Arnerich – @niccoloarnerich
Immagini: Scuderia Ferrari