Formula 1

Gp Las Vegas 2023: storia, incognite e speranze in Nevada

Gp Las Vegas 2023, ventunesimo appuntamento dell’attuale campagna agonistica, terzo in terra americana dopo Miami e Austin. Per il Circus non si tratterà di un debutto ma di un ritorno al passato. La F1 e Las Vegas, infatti, si ritrovano dopo 41 anni dall’ultima gara disputata nel 1982. Si torna in luogo conosciuto ma profondamente cambiato rispetto al passato: si correrà su pista inedita, un circuito cittadino situato nella Strip, la zona della città dove si concentrano tutti gli hotel e i casinò più lussuosi. La gara sarà in notturna con le luci artificiali che illumineranno il tracciato.

Nel 1981 il circuito venne ricavato all’interno del parcheggio del celebre hotel-casinò “Caesars Palace” e, per questo motivo, la denominazione ufficiale del Gran Premio non fu quella di ‘Las Vegas’ ma di “Caesars Palace Gran Prix”. La pista era tortuosa, piena di curve a “U” delimitate da muri in cemento che lo facevano assomigliare più a un kartodromo che ad una pista di F1. Ragion per cui i piloti dell’epoca criticarono profondamente il layout per essere “eccessivamente monotono e semplice”. Questa fu una delle principali cause per cui questa tappa venne abbandonata dopo soli due anni.

Nonostante le critiche a questo appuntamento toccò il compito di decretare il campione del mondo in ambedue le edizioni. Il 17 ottobre del 1981 ebbe luogo il Gran Premio con tre piloti in lizza per il titolo mondiale: Nelson Piquet (Brabham-Ford), Carlos Reutemann (Williams-Ford) e Jaques Laffite (Ligier-Matra). Nelle qualifiche l’argentino realizzò la pole position precedendo per pochi decimi il compagno di squadra Alan Jones e la Ferrari di Villeneuve. Nelson Piquet si classificò quarto mentre Jacques Laffite solo dodicesimo.

Per il pilota della Williams la gioia della pole position durò poco perché la gara si rilevò un vero e proprio incubo: durante la partenza venne subito superato da Jones e Villeneuve e, al termine del primo giro anche da Prost e l’italiano Bruno Giacomelli scivolando così in quinta posizione. Nel prosieguo della corsa venne superato anche dai diretti rivali: Laffite e Piquet. Al ventiduesimo passaggio, Piquet entrò in zona punti risalendo fino al quinto posto, posizione che gli consentì di vincere il titolo con un solo punto di vantaggio su Reutemann che chiuse la gara in ottava posizione.

il circuito di Las Vegas 2023

Il pilota brasiliano vinse così il suo primo titolo iridato, mentre la gara venne conquistata da Jones (Williams-Ford), il quale precedette Prost (Renault) e Bruno Giacomelli al volante dell’Alfa Romeo 179C che arraffò in America l’unico podio della sua carriera in F1. Il 25 ottobre del 1982 a Las Vegas venne assegnato non solo il titolo piloti ma anche quello costruttori: Keke Rosberg (Williams-Ford Cosworth) comandava la classifica piloti con tre punti di margine su Didier Pironi (Ferrari) e nove su John Watson (McLaren-Ford Cosworth), mentre la Ferrari aveva nove punti di margine sulla McLaren e quindici sulla Renault.

Pironi non prese parte al weekend, a causa dell’infortunio riportato a seguito del terribile incidente che lo ha vide protagonista poco più di un mese prima ad Hockenheim e che gli costò la carriera in F1. Nelle qualifiche la Renault piazzò entrambi i piloti in prima fila: Prost realizzò la pole position precedendo il compagno di squadra Arnoux e Michele Alboreto (Tyrrell-Ford Cosworth), mentre Rosberg si dovette accontentare della sesta casella e Watson della nona.

Al via le due Renault provarono ad allungare sugli avversari ma al ventesimo giro Arnoux fu costretto al ritiro a causa di un problema al motore mentre Prost accusò un problema ai freni che lo obbligò a rallentare il ritmo permettendo così ad Alboreto di superarlo. Il pilota italiano, presa la testa della corsa, riuscì a portare a casa la vittoria resistendo ai ripetuti attacchi di Watson. Fu un successo importante, non solo perché riuscì a vincere per la prima volta, ma anche perché riportò, dopo ben quattro anni di attesa la Tyrell alla vittoria.

Keke Rosberg, grazie al quinto posto si assicurò il titolo piloti per la prima e unica volta in carriera. La Ferrari, grazie al ritiro della Renault di Arnoux, conquistò invece il settimo titolo mondiale della sua storia, nonostante la Scuderia di Maranello non avesse preso parte al Gran Premio del Belgio e al Gran Premio di Svizzera. Tale successo andò anche a celebrare per la prima volta la vittoria del titolo mondiale da parte di una squadra che aveva gareggiato con motori turbocompressi.


Gp Las Vegas 2023: incognite e spettacolo

Questo è ciò che accaduto nelle prime due edizioni del Gran Premio di Las Vegas. A 41 anni di distanza troviamo uno scenario totalmente diverso: i titoli mondiali costruttori e piloti sono stati già assegnati rispettivamente alla Red Bull e a Max Verstappen e si percepisce come questo evento sia principalmente improntato sullo show e sull’intrattenimento, temi che risultano piuttosto lontani dall’evento sportivo. Las Vegas è “la città del peccato”, la capitale mondiale dell’intrattenimento ed è lo specchio dell’ideale del divertimento americano.

la livrea speciale della Ferrari SF-23 per il Gran Premio di Las Vegas edizione 2023

Sena dubbio quando si corre in un determinato paese bisogna celebrare le caratteristiche che lo rendono unico, ma non bisogna dimenticare che scenderanno in pista 20 monoposto e dovrebbero essere loro le principali fonti di spettacolo e non il contorno esterno. Questo sarà un weekend ricco di incognite che vedrà team e piloti alla prese con sfide tecniche importanti senza aver alcun punto di riferimento, ad eccezione delle simulazioni. Vedremo se Verstappen riuscirà a confermarsi leader indiscusso di questo 2023 o se Las Vegas, come accaduto a Singapore, potrà regalarci un nuovo vincitore.


Autore: Roberta Nibali – @Roberta07love

Immagini: Gp Las Vegas 2023 Formula Uno

Gp Las Vegas 2023 Gp Las Vegas 2023

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Roberta Nibali