Formula 1

Mercedes: lo slancio della W14 si è spento. Secondo posto a rischio

Non è stato il weekend che Mercedes si aspettava. La consapevolezza che la pista potesse essere difficile per la W14 c’era ma, dopo le qualifiche, al di là della posizione di partenza di un Hamilton che si fidava del passo della sua vettura, certe prospettive s’erano ribaltate. La gara è stata un mix di sfortuna e di manovre improvvise che hanno segnato il ritorno definitivo della Ferrari che ora è a sole quattro lunghezze. 

Se Hamilton è matematicamente terzo nella classifica piloti, la situazione nel costruttori si complica malamente. Lo slancio della SF-23 è solido, mentre la nera vettura anglotedesca sembra essersi afflosciata proprio quando doveva essere più consistente.

Alla fine Mercedes esce con un settimo e ottavo posto nella gara del sabato sera di Las Vegas. Qualcosa che somiglia molto da vicino ad un pugno di mosche. Il team aveva optato per dividere la strategia delle gomme: medie per Russell, hard per Hamilton. George, al via, ha mantenuto la posizione, mentre Lewis è stato sfortunato ad essere toccato dalla Ferrari di Carlos Sainz: ha evitato danni ma ha pagato diverse posizioni. 

Lewis Hamilton (Mercedes AMG F1 Team) – Gp Las Vegas 2023

Dopo una prima Safety Car, entrambi i conducenti si sono concentrati sulla gestione delle gomme, con George che è passato al compound duro al 15° giro. Lewis stava facendo progressi solidi, ma il contatto con Piastri gli ha procurato una foratura con la quale ha dovuto convivere completando un giro intero. Quando è rientrato, dopo essere passato alla gomma media, s’è trovato ultimo.

Con le gomme nuove, entrambi hanno mostrato un buon ritmo. Russell, in un contatto con un arrembante Verstappen, ha però ricevuto una penalità di cinque secondi. Con un buon ritmo, George è risalito da P9 a P4; Lewis da P17 alla P8. Per effetto della penalità, il 63 è scalato in ottava piazza, con Hamilton che è risalito in settima. Questa la breve cronistoria del GP dei due alfieri della Mercedes.


Mercedes: l’obiettivo secondo posto si fa difficile

Proprio Hamilton ha avviato il valzer di dichiarazioni del mondo Mercedes: “E’ stata una gara davvero impegnativa. Sono partito con la gomma dura, che all’inizio era complicata. Ho avuto un grande colpo da Sainz alla prima curva e poi ho cercato di non toccare altre auto davanti a me. Sono caduto indietro di diversi posti. Dopodiché, ero concentrato sul risalire il gruppo, mi sentivo benissimo: le gomme andavano bene e il ritmo era forte.

Sono entrato all’interno di Piastri e non so esattamente cosa sia successo. Ho sentito un grosso colpo da dietro, ma penso che sia stato un incidente di gara. Non ho forato subito e quando ho superato l’ingresso ai box, ho sentito il posteriore muoversi. Ho dovuto fare un intero giro lento”.

Lewis sottolinea che la W14 continua ad essere una vettura problematica pur presentando dei punti che lasciano qualche flebile speranza in chiave secondo posto: “Ci sono punti di forza nella nostra vettura, ma a volte è difficile estrarre tutte le prestazioni. Questo è quello che è successo nelle qualifiche di ieri, ma sono contento che siamo stati in grado di mostrare il nostro ritmo in gara. Sono anche grato che la gara sia stata emozionante. Non mi aspettavo che la pista fosse così bella, ma c’erano molti duelli e opportunità di sorpasso. Per tutti coloro che sono stati così negativi sul fine settimana, penso che Las Vegas abbia dimostrato che si sbagliavano”.

George Russell (Mercedes AMG F1 Team), GP Las Vegas 2023

Russell, nella sua disamina post gara, non si è nascosto dietro il proverbiale dito e ha subito ammesso la responsabilità nella toccata con Max: Semplicemente non ho visto Verstappen. Era totalmente nel punto cieco, è stata completamente colpa mia. Sapevamo che erano molto più veloci di noi e volevo concedere la posizione. Sapevo che la nostra lotta non era con Verstappen e che la gestione delle gomme era più importante. 

È stato un vero peccato perché eravamo in corsa per il podio. Sembra che ne abbiamo buttato via un altro oggi e sono davvero deluso: è la storia della nostra stagione. Ci sono aspetti positivi che possiamo portare ad Abu Dhabi. Oggi eravamo in lotta per il secondo posto, ma dovremo fare una buona prestazione nell’ultima gara per conquistare la P2 nel Campionato Costruttori”.


Toto Wolff, come Russell, pone l’accento sull’ennesima occasione persa in una stagione costellata da errori imperdonabili: È frustrante dirlo, ma oggi è stato un altro esempio di un Gran Premio in cui abbiamo avuto un buon passo e non abbiamo ottenuto il risultato che meritavamo. Una volta che a George è stata data la penalità di cinque secondi, è stato praticamente game over per lui in termini di podio. Aveva sicuramente la velocità per sfidare quelli davanti, non Verstappen, ma forse Leclerc e Perez”. 

“Anche Lewis ha avuto contatti senza che in nessuno dei due abbia avuto colpe. Partiva più indietro in griglia, il suo ritmo è stato forte per tutto il tempo, ma questi due incidenti gli sono costati la giornata. Ora dobbiamo rifocalizzarci su Abu Dhabi. E’ una battaglia serrata nel Campionato Costruttori e speriamo di essere in grado di ottenere un buon risultato”, ha chiosato un seccato Wolff.

Toto Wolff, team principal di Mercedes AMG F1 Team

Andrew Shovlin è parso sfiduciato dopo cinquanta giri in cui tutto quello che poteva andare storto è appunto andato storto: “La nostra lista di aspetti positivi non è lunga, ma è stato almeno incoraggiante che la macchina avesse un buon ritmo. Non siamo stati bravi a controllare il graining della gomma media come la Ferrari, quindi dobbiamo esaminare questo aspetto. Tuttavia, il ritmo con le gomme dure era forte, quindi per quanto brutta sia stata questa gara, non è stata così dolorosa come in Brasile, dove siamo stati semplicemente lenti”.

Sarà un’emozionante battaglia con la Ferrari per la P2 nel Campionato Costruttori ad Abu Dhabi. Useremo i prossimi giorni per prepararci. Il divario di punti è abbastanza piccolo e tutto può accadere domenica prossima”. Osservando le ultime due gare la sensazione è che alla Mercedes serva un mezzo miracolo per contenere una Ferrari come quella vista oggi.


Autore: Diego Catalano – @diegocat1977

Foto: F1, Mercedes AMG F1 Team

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Diego Catalano