Ferrari ha deciso di svolgere un lavoro differenziato con le due SF-23. Una prima sessione di prove libere dove lo studio sulla messa a punto della rossa è andato in atto in maniera persistente. Dopo un paio di regolazioni sulle altezze da terra a margine del primo run, peraltro sotto stretta indicazione di Sainz, le vetture italiane hanno mostrato un miglioramento significativo a livello di handling.
Il bilanciamento è parso pertanto buono. I dati raccolti sono risultati molto utili per indirizzare verso l’impostazione più adeguata. L’obiettivo mira all’ulteriore miglioramento nelle Fp2. La scelta sul carico posteriore installato sulla vettura è buona. Permette di sfrecciare nei tratti ad alta velocità di percorrenza del T2 e, contestualmente, sembra fornire un livello di spinta verticale adeguato nella restante parte del circuito.
Molto bene Robert Shwartzman che di fatto si è trovato a suo agio con la SF-23, aspetto che ha ribadito in radio mostrando la sua soddisfazione. Da notare come il miglior riscontro cronometrico parziale nel secondo settore porti proprio la sua firma. Per il resto possiamo dire che la sessione imminente ci fornirà senza dubbio riscontri più fattuali, con la coppia di piloti titolari che effettueranno un’ulteriore raccolta dati incrociata.
I ferraristi sono pronti a calarsi nell’abitacolo delle proprie vetture. Il conciliabolo con gli ingegneri è da poco terminato. Leclerc, assente durante le Fp1 per lasciar spazio a Robert Shwartzman, ha studiato attentamente la telemetria di Sainz per scendere in pista con un’ide a di base sull’handling da utilizzare in diversi punti del tracciato. Queste le condizioni meteo attuali: 27,1°C la temperatura dell’aria, 35,2°C quella dell’asfalto. Umidità al 57%, 1.6 Km/h l’intensità del vento che soffia dal quadrante est.
Terminati i consueti controlli sulle monoposto i “due Carlo” finalmente salgono a bordo delle SF-23. Si attende il solo semaforo verde per iniziare questa importante seconda sessione, dove verranno esaminate alcune modifiche al ride height per studiare il comportamento dell’auto nei long run con alto quantitativo di carburante a bordo. I ferraristi abbandonano la corsia box. Entrambi montano un set di Pirelli a banda gialla.
Si passa di immediato alla mode warm up, realizzando qualche constant speed. Scaldate le gomme si innesta la modalità race e via a full gas. Da notare come il primo giro si effettua con le mescole ancora fredde, lo si vede chiaramente tramite la dashboard del volante. I primo tentativo è un semplice approccio alla pista mentre nel secondo si fa sul serio passando su Engine 1, massima potenza termica.
Marcos chiedere al monegasco di fare meglio nel T1, dove Leclerc rispetto al compagno è più lento. Nemmeno il tempo di riprovarci e proprio in questo settore la numero 55 perde aderenza, inizia a roteare e sbatte contro le barriere. Carlos sta bene ma la sua vettura pare danneggiata. Bandiera rossa, quindi, per concedere ai commissari la possibilità rimuovere la Ferrari e ripristinare le normali condizioni della pista.
I danni non sembrano di poco conto. Resta da capire, al di la di quello che si vede esteriormente, se la meccanica interna della trasmissione si potrà salvare. In curva 5 la SF-23 di Sainz è partita di culo perdendo carico all’improvviso in un tratto ad alta velocità di percorrenza. Carlos giunge ai box e si scusa con i meccanici mentre Charles, a bordo dell’auto osserva la telemetria. Quasi venti minuti più tardi arriva la bandiera verde e l’azione in pista si palesa.
La numero 1 abbandona la pit lane con le Medium del run precedente. Tanta prudenza durante l’out lap. Nel T3 si passa alla mode race e via in flat out. Nemmeno il tempo di crederci e la sessione viene nuovamente interrotta. Hulkenberg perde il retrotreno della sua Haas e sbatte contro le barriere in curva 1. Questa volta la celerità per pulire la pista fa presenza. La sessione riparte e Leclerc questa volta indossa gomme Soft.
Il tentativo sulle Pirelli a banda rossa parte. Il giro del monegasco è buono. Handling pulito anche se Charles non sembra particolarmente soddisfatto della sua prestazione. Si parla ora in radio sul da farsi. Marcos fa sapere che cambiare le mescole adesso significherebbe avere a disposizione solamente due altri tentativi. Pertanto il ferrarista preferisce restare in pista mettendo in piedi un long run.
Dobbiamo registrare un livello minimo di bouncing nel T2 che però non sembra limitare il rendimento dell’unica rossa rimasta. Il test high fuel a quanto sostiene Marcos non ha buoni riferimenti rispetto agli avversari che sono in questo momento su di un programma di lavoro differente. Noi possiamo aggiungere che la maneggevolezza della rossa è molto buona, così come la rotazione a centro curva e successiva trazione.
Tuttavia resta difficile dare un giudizio preciso in quanto la confusione provocata dalla doppia red flag ha scombussolato i piani. Senza considerare l’auto esclusione di Sainz che di fatto ha reso la raccolta dati della storica scuderia più misera. Attendiamo pertanto le Fp3, ultima sessione non ufficiale, per capire dove potrà arrivare la Ferrari.
Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz
Immagini: Scuderia Ferrari