Formula 1

Red Bull ha già la testa al 2025

Alla base dei successi c’è sempre la programmazione. Le vittorie, specie se schiaccianti e annichilenti come quelle ottenute dalla Red Bull negli ultimi due anni, non possono mai essere frutto del caso o della fortuna che aiuterà pure gli audaci, ma da sola di certo non basta per organizzare strutture solide e impostare dinamiche aziendali efficaci per primeggiare in uno sport super competitivo quale è la F1.

A Milton Keynes hanno iniziato a lavorare al 2024 molto presto sfruttando il vantaggio lunare accumulato in un 2023 senza storia. Ci sono buone ragioni per immaginare che la RB20, l’erede della RB19 che ha infranto ogni genere di record della classe suprema del motorsport, possa replicare l’opera anche se, si spera, con meno potenza soverchiante. Perché un altro mondiale monocorde farebbe parecchio male a una Formula Uno che si agita, per ora con risultati risibili, per evitare monopoli e gruppi dominanti. La convergenza prestazionale, da queste parti, si attende come il ritorno del Messia.

La fotografia del 2023: La Red Bull di Max Verstappen vanamente inseguita dai rivali

Riponendo per un attimo i simboli religiosi che in questi giorni sono decisamente molto attuali, torniamo alle cose che più ci interessano. I campioni del mondo in carica proveranno a difendere entrambi i titoli con la coppia piloti che sta insieme da ormai quattro anni, compreso quello che sta per arrivare. Uno schema che ha portato soddisfazioni alla squadra e a  Max Verstappen che, specie nel campionato 2021, ha potuto godere del supporto del compagno di casacca che, anche nella controversa Abu Dhabi, fu preziosissimo nel contenere la fuga di Lewis Hamilton.

Tra alti e bassi il rapporto non può dirsi logoro anche perché Perez, in fondo, ha accettato il ruolo di fedele scudiero e con questa consapevolezza si approccia al prossimo campionato sapendo che sarà l’ultimo al servizio della franchigia austriaca e che servirebbe un miracolo per ottenere una conferma che nemmeno il possibile addio di Helmut Marko, il suo grande avversatore interno, potrebbe far concretizzare.

Correre accanto a Verstappen è durissima per chiunque e lo è ancor di più avendo a disposizione un mezzo che si sviluppa nella direzione e nei gusti dell’olandese e un team che per quest’ultimo lavora perchè l’ha messo al centro del progetto. Come se non bastasse, essere dimissionario acuisce difficoltà già enormi. Bella gatta da pelare per il messicano che l’anno scorso ha fatto più danni che punti in classifica, pur chiudendo secondo. 

Max Verstappen e Sergio Perez (Oracle Red Bull Racing)

Red Bull: testa al 2025

Per tutta questa serie di ragioni, Christian Horner, colui il quale prenderà le redini complete del cavallo Red Bull, sta già pensando al 2025, a chi dovrà affiancare Max. Perché un team vincente opera in virtù di un necessario cinismo aziendale e facendo programmi di lungo periodo. Pur avendo difeso Perez in ogni modo, il manager di Leamington Spa deve pensare alla ragion di stato e ha fatto capire che sta operando per imbastire una coppia solida dopo l’addio scontato dell’ex Racing Point.

Come squadra, vogliamo schierare la coppia più competitiva possibile e vogliamo la giusta dinamica all’interno del team. Max e Checo – ha spiegato a Sky Sports UK – sono stati una coppia di grande successo. Sergio, nei suoi tre anni con noi, ha ottenuto un quarto, un terzo e un secondo posto in classifica piloti, quindi ha fatto un buon percorso”.

E poi, quasi di colpo, il riferimento a Ricciardo: “Conosciamo bene Daniel, è bello riaverlo. Naturalmente tutto è aperto per il 2025. Per noi avere opzioni interne e anche esterne non è male“. Quella dell’australiano è una via che Horner caldeggia da tempo e che lo ha messo in contrapposizione col suo braccio destro Helmut Marko che spingeva per un pilota dello junior team. E’ stato il TP a volere Daniel prima nel ruolo di collaudatore e poi in AlphaTauri in luogo del deludente de Vries proprio per valutarne la resa in pista dopo anni difficili con la McLaren.

A proposito del summenzionato team, proprio da Woking potrebbe giungere quel pilota che completerebbe una coppia da urlo: Lando Norris. Il contratto del driver di Bristol scade proprio alla fine del 2024 e durante questa estate, non ne hanno fatto mistero in Red Bull, ci sono stati dei contatti che poi non hanno portato ad accelerate decisive. La crescita della MCL60 e del team in generale hanno rappresentato uno stimolo importante per Lando che ha rinnovato la sua fiducia per la squadra. Anche se attende l’anno prossimo per capire se la consacrazione di una nobile parzialmente decaduta è concreta.

Max Verstappen (Oracle Red Bull Racing) si congratula con Lando Norris (McLaren F1) al termine del Gp d’Inghilterra 2023

La suggestione Norris comporterebbe l’abbandono di quel modello a una punta che ha funzionato benissimo dalle parti di Milton Keynes. Ma l’idea di formare una coppia da urlo potrebbe superare i benefici finora osservati. Restano sul piatto altre opzioni più semplici da percorrere e sicuramente più economiche. 

Una conduce proprio a Ricciardo, un’altra a Yuki Tsunoda che meglio ha fatto rispetto all’italo-australiano a parità di gare disputate. Poi c’è l’opzione Lawson e chissà quante altre strade a noi misteriose. Di certo è che a Milton Keynes hanno le idee chiare e non vogliono farsi trovare impreparati. Quindi è verosimile che l’annuncio della nuova coppia non arriverà a 2024 inoltrato. 


Autore: Diego Catalano – @diegocat1977

Foto: F1, Oracle Red Bull Racing

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Diego Catalano