Formula 1

Wolff “nero” come la W14: occasione per recuperare peso politico sulla FIA

Wolff è incazzato nero con la FIA. Le prime sette parole dello scritto rendono l’idea relativa allo stato d’animo del team principal Mercedes. Prima di commentare gli ultimi sviluppi, un recap sulla spinosa tematica urge. La settimana scorsa un fulmine al ciel sereno prende corpo. Un’accusa bella e buona lanciata senza peli sulla lingua. Una denuncia con le ore contate visto che il dietrofront con tanto di “pseudo scuse” arriva ancor prima che la parte lesa potesse in qualche modo difendersi.

Parliamo di un modus operandi davvero particolare, se così lo possiamo definire, dove la figuraccia in mondovisione della massima categoria del motorsport è stata grande. Durante il consueto gala della FIA il suo presidente, al secolo Mohammed Ben Sulayem, nonostante tutto è parso piuttosto sereno. Il grattacapo procedurale è stato minimizzato, cercando di farlo passare in secondo piano. Tuttavia non sono mancate le parole di Toto che saggiamente ha menzionato l’interesse dei media verso i fatti legati alla moglie.

I coniugi Wolff

Non la tocca piano l’ex pilota austriaco menzionando le possibili azioni legali e per tale ragione, in quel contesto, ha deciso di non rilasciare dichiarazioni in merito. Si tratterà il tema pubblicamente solo a tempo debito, disse. La volontà mira a un possibile risarcimento per i danni provocati all’immagine, tramite supposizioni assolutamente non provate e calunniose. Inoltre pare che la volontà potrebbe mirare a “punire” la FIA per evitare che determinati scenari si verifichino verso chicchessia nel prossimo futuro.


Il team principal Mercedes esplode. Wolff pesantemente indignato dal comportamento inaccettabile della FIA

Toto è un manager cinico, scafato. Un vero e proprio fromboliere mediatico che, quando l’occasione lo necessità, sa sempre cosa dire e come muoversi per tutelare gli interessi suoi o quella della scuderia della quale è comproprietario. Conoscendo il personaggio l’occasione sarà ghiotta per sfruttare a suo vantaggio la situazione, magari per recuperare un po’ di peso politico nei confronti della Federazione Internazionale, acquisendo forza una volta seduto ai vari tavoli decisionali.

Nel mentre il momento suddetto dove si può parlare dell’accaduto è arrivato, a seguito della chiusura relativa all’inchiesta goffa e impacciata. L’attacco bello e buono dell’ente regolatore della F1 è definito inaccettabile, senza mezzi termini, e oltretutto lesivo nei confronti della sua famiglia. Una presa di posizione di quelle toste che tutto il mondo della Formula Uno ha sotto gli occhi. Diverse cose hanno fatto infuriare Toto, una su tutte la professionalità messa in discussione.

Torger, vero nome all’anagrafe di Wolff, si racconta scioccato. Malgrado le sue spalle siano assai larghe, parliamo di una caratteristica che nel paddock serve come il pane per “sgomitare” in un mondo elitario e super competitivo, ledere la sua vita personale con accuse assurde risulta insopportabile. Un assalto in piena regola senza alcuna base giuridica in tasca che ha superato in maniera abbondante quella linea che demarca la decenza.

Toto Wolff, team principal di Mercedes AMG F1 Team

Come detto resta da capire come verrà gestita la situazione. I soldi non sono certo un problema per l’ex Williams e proprio per questo un risarcimento danni monetario avrebbe senso sino ad un certo punto. Secondo poi, la “favola” secondo cui un’azione legale verso la FIA precluderebbe tale comportamento in un prossimo futuro, pare un provvedimento altruistico verso potenziali vittime che anche in questo caso a poco servirebbe.

Molto più interessante l’ipotesi sopracitata concernente il peso politico. Dalla stagione 2021 in poi Mercedes ha perso tanta forza nel braccio di ferro contro la FIA. Un dato di fatto difficilmente smentibile. Recuperare una certa importanza all’interno del Circus non sarebbe affatto una brutta idea. Sappiamo bene, infatti, come in F1 si vinca anche grazie all’onere che una scuderia è in grado di mettere sul piatto della bilancia in determinati contesti.

Senza dubbio la nostra non può che essere definita una mera congettura. Tuttavia, sebbene il ragionamento si muova all’interno di un campo ipotetico, l’idea non sembra poi così tanto campata per aria considerando che dettagli del genere, in questo mondo, possono fare tanta differenza. Mercedes ne sa qualcosa, vedasi il fatidico test di 1000km svolto a Barcellona, sul quale il team di Brackley ha costruito parte dei successivi trionfi restando “impunemente impunito”.


Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz

Immagini: Mercedes AMG F1 TeamFIA

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Zander Arcari