Se Ferrari sta lavorando per tornare grande McLaren non è da meno. La storica scuderia di Woking ha messo assieme una stagione 2023 davvero stravagante. Una prima parte della campagna agonistica dove la MCL60 era piuttosto scarsa, per poi trasformarsi in una vettura super competitiva. Andrea Stella, neo team principal del team britannico, in fase di presentazione non si era certo nascosto dietro a un dito. Al contrario con tanto coraggio aveva dipinto il quadretto tecnico della squadra senza mezzi termini, promettendo però che nell’arco della stagione le cose sarebbero cambiate.
Così è stato e le più rosee aspettative hanno fatto presenza. Un’auto che dal mese di Luglio ha cambiato completamente pelle. Sebbene le prospettive fossero buone, infatti, nessuno si poteva aspettare uno step competitivo così importante. Una curva di apprendimento percorsa alla massima velocità che ha permesso al team una grande rimonta nella classifica iridata. Sono 302 i punti conquistati nell’arco del mondiale che hanno consentito di conquistare la quarta piazza nella graduatoria dedicata ai costruttori battendo Aston Martin.
La base della vettura 2024 è ottima, questa la convinzione della scuderia inglese che assieme a Red Bull ha effettuato una precisa scelta sospensiva all’anteriore sin dal 2022. Una decisione “rischiosa” ma potenzialmente molto valida. I bracci del puntone e i due triangoli assicurano tanta aderenza, attribuendo centro di rollio e istantanea rotazione alla vettura. Ma come sappiamo nella F1 moderna lo schema sospensivo funge da vero e proprio canalizzatore di flusso, più che necessario per amministrare al meglio la struttura vorticosa diretta verso il retrotreno delle monoposto.
Far funzionare il cinematismo in questione, pull rod, non è stato affatto semplice. L’interazione tra meccanica e aerodinamica è arrivata solamente lo scorso anno tramite diversi update mirati. Un passo verso il futuro per offrire stabilità all’auto. Durante gli ultimi mesi tanto lavoro è stato messo assieme in chiave 2024. Provvedimenti che mirano a a realizzare un ulteriore step verso l’alto. Obiettivo? McLaren non è in grado di fissare un target al momento. La volontà è quella di chiudere il gap su Mercedes e Ferrari.
La risalita è ancora parecchio lunga. McLaren lo sa. In giornata tramite i social è arrivata la prima fotografia del gruppo con in nuovi acquisti. Tra questi spicca la pelata di David Sanchez, ex ingegnere della rossa che dalla prossima stagione cercherà di incidere all’interno del team inglese. Come di consueto le belle parole si sprecano per chi abbraccia un nuovo progetto. All’interno della squadra britannica c’è chi conosce bene l’aerodinamico che per anni ha militato a Maranello.
Parliamo di Stella che con lui ha condiviso parecchio tempo. L’ingegnere di Orvieto racconta la sua conoscenza. Spiega come fosse presente al colloquio con Sanchez prima che firmare con il contratto. Di lui ne parla benissimo, definendolo una delle personalità più interessanti e creative di tutta la F1. Infatti ricorda che in Ferrari, annate 2017 e 2022, annate in cui sono arrivati grandi cambi regolamentari, Ferrari ha iniziato davanti a tutti. Poi prosegue definendosi entusiasta di poter lavorare con lui. Non vede l’ora, in pratica.
Senza dubbio non possiamo definire scarso il buon Sanchez. Tuttavia nella sua parentesi alla corte del Cavallino Rampante non si è ricoperto di gloria. Una congettura va fatta. Le due annate menzionate da Stella vanno analizzate meglio. Nel 2017 fu Cardile a centrare l’obiettivo con idee innovative. Mentre nel 2023 l’auto erede della F1-75 non si è certo coperta di gloria. Inoltre la personalità del francese non è delle più esaltanti, palesando spesso un atteggiamento arrendevole. Forse non era il suo habitat naturale? Può darsi.
D’altronde tanti tecnici che hanno lavorato in Ferrari una volta abbandonata l’Italia hanno fatto le fortune di altri team. Non possiamo sapere se Sanchez troverà la sua dimensione in McLaren. Di sicuro non lo ha fatto a Maranello e in parte le colpe sono sue. Sarà interessante vederlo al lavoro in un ambiente differente e chissà se, assieme al suo grande estimatore Stella, sarà in grado di contribuire a riportare in alto un team prestigioso. Se ci riuscirà, arriverà l’ulteriore conferma che lavorare in Ferrari è molto più complicato di quanto si pensi.
Autore: Zander Arcari – @berrageiz
Immagini: McLaren – Scuderia Ferrari