Analisi Tecnica

McLaren MCL38: identità propria alla base del progetto 2024

McLaren MCL38: la vettura che ha una chiara intenzione verso la prossima campagna agonistica: recitare il ruolo di primo sfidante della Red Bull. L’anelito è di quelli importanti, senza dubbio, ma sostenere che l’obiettivo non possa essere raggiunto sarebbe sbagliato. Secondo le informazioni raccolte dalla nostra redazione, di fatti, sebbene il profilo resti molto basso, la convinzione di poter realizzare un grande step in avanti esiste eccome.

Il team di Woking non pretende vincere. Sa che allo stato attuale delle cose non è possibile, considerando che Milton Keynes partorirà una vettura molto forte. La convinzione deriva dallo “scarso interesse” nell’aggiornare la RB19 dalla passata estate in poi. Adrian Newey, oltre a essere un genio incontrastato dell’attuale F1, ha dimostrato di sapersi muovere con estrema leggiadria all’interno del corpo normativo che regola le wing car.

Proprio per questa semplice ragione, a metà del campionato 2023 ha scelto di attuare con il suo gruppo di lavoro una precisa strategia: puntare forte sul 2024 massimizzando i concetti vincenti. Affermare che Red Bull non centrerà i propri target risulta alquanto fantasioso. Tornando a McLaren, sappiamo che la scuderia inglese ha studiato a menadito la squadra campione del mondo in carica, prendendo spunto dalle opere di ingegneria aero-meccaniche austriache.

vista frontale cella nuova livrea McLaren MCL38

Ciò nonostante, al contrario di quello che si possa pensare, la squadra inglese ha scelto un’identità propria relativa alla filosofia della MCL38. Parliamo della monoposto che mantiene la scelta cromatica effettuata negli ultimi anni. Un papaya di una tinta più forte, già svelato tramite la diffusione della livrea nei giorni scorsi, che verrà accompagnato dal nero-carbonio che di fatto contribuirà al risparmio del peso, aspetto senza dubbio da non sottovalutare in questa F1.


McLaren MCL38: filosofia progettuale propria per esaltare le caratteristiche tecniche del corpo normativo vigente

L’inverno della storica scuderia britannica è stato molto produttivo. La voglia di continuare il percorso di crescita intrapreso nel mondiale 2023 fa presenza in fabbrica. Una consapevolezza tecnica nata dalla bontà del lavoro svolto, azzeccando la strada progettuale smarrita durante le ultime annate. Solide basi per un futuro produttivo, insomma, ottenute anche grazie ai recenti investimenti che riguardano le infrastrutture. Senza contare la capacità di collocare menti illuminate al posto corretto. Questo il quadro della situazione.

Per battere Red Bull bisogna copiare i loro progetti? No signore. Questa risposta arriva dai diretti interessati. Parliamo di Andrea Stella che dopo la parentesi in Ferrari ha trovato la sua perfetta dimensione in McLaren. La voglia di mettere a capo del programma il “cervello di un ingegnere” ha funzionato. La carica di team principal arrivata un po’ a sorpresa, infatti, è stata assunta con estrema “facilità” dall’italiano che ha dimostrato quanto la sua esperienza in F1 sia importante.

Andrea Stella, team principale della storica scuderia McLaren

Il tecnico originario di Orvieto, durante la presentazione della MCL60 non aveva illuso nessuno, parlando di un chiaro ritardo. In vista del 2024, invece, ha ribadito con chiarezza un concetto: rispetto allo scorso anno ci troviamo in una posizione di partenza decisamente migliore. Nuova galleria del vento, simulatore aggiornato e un personale “in palla” ricco di competenze tecniche.

Una preparazione davvero al top, considerando che poter sfidare Red Bull in ogni Gran Premio significherà essere più competitivi anche di Ferrari e Mercedes, due scuderie che mostrano una voglia di rivalsa davvero grande. Ricreare una RB19non garantisce velocità. Lo sostiene a gran voce Andrea Stella che al contempo “svela” come l’impostazione della MCL38 preveda concetti innovativi.

Imitare gli avversari significa essere sempre un passo dietro a loro. Per contro, saper sviluppare nuove idee sino a ora non esplorate in questa era regolamentare, a livello teorico consente il raggiungimento di benefici assai importanti. Aspetto che potrebbe sorprendere gli avversari e perché no la Red Bull stessa. Non ci resta che attendere i pre season test di Febbraio. Una tre giorni di prove su pista che ci fornirà le prime conferme sulla bontà del lavoro svolto.


Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz

Immagini: McLaren F1 Team

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Zander Arcari