Ferrari sta attraversando una grande fase di transizione. Un processo dove sono in atto diversi cambiamenti che comprendono tutte le aree operative del Cavallino Rampante. Il progetto 676 ha visto concluso l’assemblaggio della nuova monoposto. Sono scattate le verifiche al “seven-post rig” per studiare il comportamento della SF-24 a livello sospensivo. Fire-up effettuato, si attende solamente il primo shake down in pista per raccogliere indicazioni in attesa dei pre-season test.
Come anticipato in tempi non sospetti, l’ultima nata a Maranello “pretende” realizzare un netto step competitivo in avanti. Per farlo il fatidico 95% dell’auto ha subito le modifiche del caso. Le riassumiamo ancora una volta: nuova ala anteriore, cono anti-intrusione ribassato, undercut ampliato, modifiche all’ingesso del fondo, pance downwash, modifiche all’ingesso del fondo, diffusore più voluminoso e rivisitazione cinematica degli schemi sospensivi.
Contestualmente si è lavorato al piano che concerne gli update, per garantire la strada corretta relativa agli aggiornamenti. Decisione voluta fortemente da Cardile, responsabile tecnico della rossa, per no incappare nel percorso sbagliato che, a metà stagione, non potrebbe più essere corretto. Ancora. Un nuovo pool di ingegneri si sta occupando del reparto dedicato alla dinamica del veicolo, poiché, Ferrari nel 2024 vuole raggiungere uno status ottimale nell’amministrazione delle coperture.
Diverse strutture hanno subito un ammodernamento tra le quali quelle deputate ai piani strategici, tallone d’Achille del team italiano da troppo tempo, oramai. Tratto distintivo “velenoso” che non deve fare più presenza. All’interno di questo scenario il “terremoto” inerente al personale. Spesa all’estero in atto, conferma di Leclerc, siluramento di Sainz e la bomba Lewis Hamilton. Quest’ultimo fatto ci porta a diverse considerazioni importanti per il domani che verrà.
Leclerc ha firmato un rinnovo pluriennale, con la “promessa centralità” nei provvedimenti futuri della scuderia modenese. Un’esigenza per supportare in toto il ferrarista e puntare su di lui per tornare a vincere. Sin qui nulla di strano. Poi però, a distanza di qualche giorno, ecco la notizia che sorprende. Il fulmine a ciel sereno che lascia tutti sbigottiti, specie chi abita il paddock di F1 con frequenza. Una notizia inaspettata e repentina.
Hamilton firma un accordo con la rossa che lo ricoprirà d’oro zecchino. Una manovra portata avanti in gran segreto da quel volpone di John Elkann che, almeno in questo caso, non è parso affatto scollato dalle dinamiche interne della Ferrari. Al contrario ha colto la palla al balzo per mettere sotto contratto un suo pupillo, il pilota in attività più vincente di sempre. Operazione faraonica, dove Lewis potrebbe addirittura diventare ambasciatore della Exor.
Wolff ci è rimasto di merda, parlando “in francese”. Ogni altra considerazione sul fatto non è realistica tanto quanto le sei parole che aprono il paragrafo. Ma d’altronde non potrebbe essere altrimenti, no? Chi se lo aspettava. Incassato il colpo con dolore medita il da farsi. George Russell sugli scudi e una stagione da affrontare da separati in casa. Strappati i poster di Lewis in cameretta la vita prosegue, visto che la campagna agonistica 2024 è alle porte.
Ma secondo alcuni Toto non è l’unico individuo deluso nella spinosa questione. Pare infatti che anche Leclerc non abbia fatto i così detti salti di gioia per l’arrivo di Lewis. Questo considerando che il monegasco, in teoria, era totalmente allo scuro di questa operazione messa in atto dalla Ferrari. Uno sconcerto condiviso con l’entourage del ferrarista, in qualche modo scioccato dalla “notifica” senza preavviso.
Ora. Partendo dal presupposto che le voci di corridoio vanno trattate come tali, pare assai difficile pesare che l’ex Alfa Romeo non fosse al corrente dei fatti. Notizia che tendiamo ad escludere argomentando la nostra “causa”. Innanzi tutto troppi aspetti delicati fanno presenza nella vicenda, considerando emolumenti contrattuali, legittime ambizioni e clausole studiate al millimetro. Per di più dobbiamo tener conto dell’elemento fiducia.
Come può un pilota come Charles firmare un accordo pluriennale trasformandosi nella bandiera della squadra e, la settimana successiva, cadere dal pero in questo modo? Che tipo di rapporto fiduciario sarebbe? Senza contare stima e lealtà che questo ragazzo ha nutrito nei confronti della rossa durante le annate dove è stato costretto a guidare un carciofo. Sarebbe troppo anche per Leclerc, perché amore incondizionato verso qualcosa non significa essere stupidi.
Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz
Immagini: Scuderia Ferrari – Mercedes AMG F1 Team