Ferrari si appresta ad affrontare la stagione 2024. Nel mentre, il mondo della F1 si interroga sulle reali possibilità dei competitor di poter insidiare i campioni del mondo in carica della Red Bull. Il team austriaco non si è accontentato di evolvere il progetto della passata stagione. Nell’intento di distanziare ulteriormente il resto dello schieramento, infatti, il genio di Adrian Newey ha deciso di rivoluzionare lo schema di raffreddamento della monoposto, riuscendo a conferire un grado di maggiore libertà dal punto di vista aerodinamico alla RB20.
La vettura austriaca potrebbe divenire il nuovo punto di riferimento in merito alla disposizione degli organi interni delle vetture. Se la nuova arma di Max Verstappen ha lasciato a bocca aperta, è netta la sensazione che la concorrenza abbia profuso un enorme sforzo per cercare di chiudere il gap con Red Bull. Il Cavallino Rampante è parso soddisfatto della tre giorni di test in Bahrain. La SF-24 è una piattaforma di base “sana”, capace di rispondere alle modifiche di set-up proprio come testato nel contesto virtuale.
Insomma, cari amici, l’atavico problema di correlazione dati sembra essere superato una volta per tutto, questo sostengono i diretti interessati quali Vasseur e Cardile. Si tratta di una prerogativa che consente agli uomini di Maranello di poter sviluppare il progetto 676 su chiare certezze. Questa sarà probabilmente l’ultima stagione in cui le scuderie svilupperanno le rispettive monoposto sino alle ultime fasi della campagna agonistica.
Dal prossimo anno, di fatti, i dipartimenti tecnici inizieranno ad allocare uomini e risorse al design di wing car e power unit di seconda generazione, in vista dell’ulteriore rivoluzione regolamentare targata 2026. Se il sodalizio Red Bull/ Verstappen sembra destinato a fare incetta di vittorie, lo stesso non si può dire per il suo compagno di squadra messicano che anche durante i test della scorsa settimana è sembrato meno in forma e in fiducia con il mezzo meccanico rispetto al talento di Hasselt.
Per dirla alla Alonso “19 piloti sanno che questa stagione non potranno diventare campioni del mondo”. Lo stesso si può dire dei nove competitor di Red Bull per quanto riguarda il mondiale costruttori? Ci sono ragionevoli motivi che supportano l’idea di poter rivaleggiare con la scuderia austriaca almeno nella classifica dedicata alle scuderie. Sia Sergio Perez che Carlos Sainz sono al momento senza contratto per la stagione 2025. Pertanto quella che sta per cominciare è una stagione fondamentale per la carriera di entrambi.
Il messicano dovrà strappare quello che potrebbe essere l’ultimo contratto della sua lunga carriera, mentre per Sainz il 2024 potrebbe essere la “sliding door” perfetta. Nonostante Ferrari non gli abbia accordato la fiducia con un rinnovo, l’iberico ha diverse opzioni sul tavolo che possono concretizzarsi se riuscirà a ripetere l’ottima campagna dello scorso anno. A differenza di Perez, lo spagnolo non è stato annichilito dal compagno di squadra nonostante si tratti di uno dei piloti più forti in circolazione.
Le performance del pilota di Guadalajara sono state più di una volta imbarazzanti se paragonate non solo al compagno di squadra ma in senso assoluto, al punto da essere inspiegabili anche dallo stesso messicano. In uno scenario dove la scuderia italiana riesca a massimizzare il risultato di ogni “race weekend” non è assurdo ipotizzare che il team guidato da Vasseur possa infastidire Red Bull nella rincorsa al diciassettesimo titolo costruttori.
Oltre che dal mezzo molto dipenderà dal futuro di Carlos. E’ fisiologico che un professionista cerchi di assicurarsi un nuovo ingaggio attraverso prestazioni convincenti, ma quando tutto questo sarà raggiunto le motivazioni di Sainz saranno sempre le stesse? Saranno rispettati eventuali ordini di scuderia penalizzanti per la propria classifica? Si alzerà il piede dall’acceleratore in eventuali duelli al limite con Charles?
Il pilota madrileño non è mai venuto meno in termini di professionalità nelle sue tre stagioni in rosso, sapendo tuttavia che esistevano grosse possibilità di continuare l’esperienza per altri anni. L’arrivo di Hamilton è stata una doccia gelata per Carlos, inutile girarci intorno, e bisognerà capire la reazione a quella che sostanzialmente può essere definita una bocciatura: dimostrare che Ferrari ha sbagliato o pensare la prossimo futuro svolgendo il compitino?
Conoscendo l’intelligenza di Sainz è probabile che sfrutterà questa stagione al meglio e in tal modo potrebbe essere di grande aiuto al team. Una dinamica simile a quella del 1999, quando per una serie di circostanze particolari, pur non disponendo del miglior mezzo e con Schumacher fuori causa per metà stagione, la rossa riuscì a vincere il titolo costruttori a 16 anni di distanza grazie a Irvine che aveva già firmato un lauto contratto con Jaguar per gli anni a seguire.
Autore: Silvia Napoletano – @silvianap13
Immagini: Scuderia Ferrari