Formula 1

F1 Test 2024/Analisi: Ferrari lavora sulla solidità del front-end. Red Bull sistema il retrotreno

Ferrari ha concluso il suo primo giorno di test in Bahrain con la SF-24. Pista un po’ sporca e molto caldo. Cerchiamo di analizzare in maniera quanto più oggettiva possibile quello che abbiamo visto in termini di prestazioni. Facciamo subito una prima premessa, la più classica: stiamo assistendo alla prima sgambata per cui i programmi sono diversi. Ciononostante, a grandi linee, si prevedono alcuni run per la simulazioni del giro secco e poi alcuni per il passo gara.


Ferrari SF-24: tanto lavoro sulla messa a punto in attesa di testare la vettura al meglio

In questo caso andremo ad analizzare solamente ciò che riguarda la prestazione grezza, ovvero il giro secco. Parlando del Cavallino Rampante, questa mattina è sceso in pista con un assetto ancora non ottimizzato attorno alla nuova sospensione, cercando un graduale adattamento nel corso delle prime fasi. All’anteriore c’è stato un cambiamento piuttosto importante in termini di geometria sulla nuova vettura.

Il primo braccio del triangolo superiore della Ferrari è stato alzato di parecchi millimetri. Lo scema sospensivo, tuttavia, considerando il mero aspetto cinematico non è molto diversa dalla versione presente sulla SF-23. Il centro di rollio è ancora distante dal piano di riferimento, per cui il recupero di camber resta comunque minore rispetto ad altre vetture che ormano la griglia.

Nella mattinata il setup prescelto ha “offerto” al monegasco una vettura piuttosto sottosterzante. In curva 04, 08, 11 e 13 c’era ancora una certa carenza di rotazione, con il pilota che non riusciva a raggiungere facilmente l’apice della curva. In uscita abbiam notato alcuni piccoli controlli dovuti proprio al maggiore angolo volante. Anche in trazione, alle basse velocità, la SF-24 era ancora un po’acerba.

Ferrari vs Red Bull: compare on board SF-24 – RB20

Al rientro ai box sono stati variati alcuni valori all’anteriore. Abbiamo visto i meccanici intervenire sul puntone per modificare l’altezza da terra. Dopodiché ci è lavorato anche sulle barre antirollio per in correggere il sottosterzo e migliorare la velocità di reazione della monoposto. Nel confronto in alto vediamo, a pochi giri di differenza, le traiettorie che i piloti riuscivano a tenere in curva 04.

Non prendiamo ora in considerazione le velocità a centro curva, ma solamente il grado di angolo volante e la distanza dall’apice. Dopo l’aggiustamento dell’assetto per la Ferrari la situazione è considerevolmente migliorata, ma la SF-24 ha mantenuto una certa difficoltà nei cambio di direzione rispetto a Red Bull, soprattutto tra curva 06 e 07.

i meccanici della Ferrari impegnati a modificare le sospensioni della SF-24

In maniera progressiva la rossa è migliorata con un setting maggiormente puntato sull’anteriore, con una certa facilità nel raggiungere l’apice della curva. Rimangono però alcuni micro controlli sullo sterzo in fase d’inserimento. La SF-24 in alcuni frangenti è risultata forte sull’anteriore, tanto che in determinate occasioni il posteriore è parso più leggero, come ad esempio in curva 11, dove il retrotreno un po’ ballerino si è palesato.

Nel corso della giornata è stata sistemata anche la rapidità nel cambio di direzione. Abbiamo visto anche molti bloccaggi, in curva 01 e in curva 08. Segno che l’anteriore effettivamente è più solido e più rigido. La sospensione ha quindi meno “ride” e l’anteriore può bloccarsi facilmente in alcune condizioni. Ovviamente si parla al netto degli errori umani del pilota.

Red Bull ha incominciato la giornata in modo simile, ovvero con qualche problema. Ma ha poi saputo fare ordine con il setup e sbloccare bilanciamento e performance. Nei primi run abbiamo assistito ad una RB20 molto puntata sull’anteriore, caratteristica che condivide con la RB19. L’anteriore è molto solido, ma in più sezioni del tracciato si è visto un posteriore troppo leggero.

Aspetto tecnico che ha costretto il giovane talento di Hasselt ad allargare più volte la traiettoria in entrata e, di riflesso, a correggere l’andamento della sua monoposto con il volante. Problemi che di fatto erano presenti anche nel corso della stagione 2023. Grattacapi anche in questo caso legati al mero setup, nulla di cronico e preoccupante è stato evidenziato fino ad ora, quindi.

Dopo il primo run si è lavorato sul posteriore. Non è stato possibile vedere esattamente che tipo di modifiche sono state apportate, ma pensiamo si tratti di cambiamenti alle barre anti rollio e soprattutto alle altezze da terra. Dopo un secondo stint con più giri, dove il posteriore è migliorato, la RB20 è rientrata in garage per variare il ride height sull’anteriore.

i meccanici della Red Bull cambiano l’altezza da terra sull’anteriore della RB20

Da qui in poi la RB20 è risultata facile da guidare e composta. Molto solida in entrata e nei cambi di direzione. Molto efficiente in inserimento della 10, senza nessuna indecisione. Nella trazione a basse velocità, però, è rimasto qualche problema e pertanto il lavoro di messa a punto è continuato. I alcune tornate Max si è adattato al setup aggiornato e su più giri ha messo a posto ogni sezione del tracciato.


Ferrari SF-24: buona efficienza aerodinamica, ottima in fase di staccata

In termini prestazionali abbiamo visto una Red Bull che in pochi passaggi da quando è stata messa in pista ha centrato pienamente la finestra operativa ottimale. Sicuramente il miglior segno con cui potevano iniziare questi test. Anche Ferrari sembra essere riuscita presto a individuare la working range della SF-24 anche se, rispetto alla RB20, sembra esserci ancora del lavoro da fare in termini di performance.

Ferrari vs Red Bull: compare micro settori – Bahrain F1 test

Per quanto possa aver senso osservare i micro settori, già nella giornata odierna notiamo come Red Bull guadagna terreno sulla nella stragrande maggioranza della pista. Contestualmente notiamo un tratto ricorrente, ovvero la maggior solidità della rossa in fase di frenata, caratteristica che quindi è stata mantenuta dallo scorso anno. Dall’inserimento della curva in poi, però, la RB20 domina ancora.

Ciò che forse merita una certa attenzionare può essere messo sotto la lente di ingrandimento con il grafico a seguire. Immagine che che attraverso l’elaborazione dati del GPS mette in luce alcuni aspetti interessanti sulle prestazioni di molte monoposto. Nel confronto tra velocità media e massima di alcuni piloti è possibile trarre alcune conclusioni sulla prestazione.

mappa aerodinamica F1 Test 2024 in Bahrain

Ovviamente il dato è da prendere con le pinze in quanto strettamente dipendente dalle velocità raggiunte. Notiamo che Verstappen conferma l’alta efficienza aerodinamica della Red Bull. Leclerc appare posto sul low drag, mentre Sainz segue le orme di Verstappen. Facendo una media e considerando le configurazioni installate, possiamo dire che la SF-24 ha una buona efficienza aerodinamica e attualmente, terza forza in campo dopo McLaren.


Autori: Alessandro Arcari – @berrageiz – Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich 

Immagini: Scuderia Ferrari Oracle Red Bull Racing F1TV

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Pubblicato da
Zander Arcari