Analisi Tecnica

F1, Analisi test Bahrein: Ferrari insegue Red Bull grazie al front-end potenziato. Incognite Mercedes e Aston Martin

Ferrari ha testato la SF-24 in Bahrain, palcoscenico dei prove su pista della F1 2024, offrendo ai team 24 ore complessive per valutare a fondo le proprie vetture in vista dell’inizio della stagione. I programmi delle squadre erano serratissimi, ma nonostante due grandi interruzioni dovute a un tombino mal fissato, c’è da dire che le tabelle di marcia sono state ampiamente rispettate. Può essere utile, allora, tracciare una linea ed effettuare delle valutazioni alla luce di ciò che si è visto: proviamo a comporre un’ipotetica griglia di partenza del Gp del Bahrain, programmato per sabato 2 Marzo.

E’ necessario effettuare delle premesse: come ogni anno, l’entusiasmo di rivedere le vetture in pista offusca la razionalità di giudizio. E’ importante non trarre verdetti definitivi, in quanto sono molteplici le variabili che “sporcano” i dati raccolti: modalità motore, gestione dell’ibrido e carichi di carburante, ad esempio, sono incognite (sebbene, ad esempio si possano stimare indicativamente i livelli di potenza adottati) che rendono più complicato inquadrare le performance sul giro secco o sulla lunga distanza. Come si procede allora?


F1 2024: l’ipotetica linea di performance sino alla soglia della top ten

Risulta più utile valutare il comportamento generale della vettura, che prescinde perlopiù dai fattori appena menzionati. Analisi sulla facilità di guida o sulla risposta ai cambiamenti di assetto, si mostrano come fattori molto più indicati per inquadrare la competitività delle monoposto rispetto a un mero tempo sul giro. Partiamo allora dal fondo della nostra ipotetica griglia: il decimo posto, probabilmente, sarà conteso tra Williams e Haas.

Per la scuderia di Grove la 3-giorni in Bahrain si è mostrata a dir poco travagliata. Williams, infatti, è stato il team che ha completato meno giri di tutti, giusto 299, e ha subito una serie di inconvenienti tecnici che hanno rallentato il loro lavoro. La FW46 è ancora in fase di studio. Se è vero che la veste aerodinamica non è stata rivoluzionata, quella meccanica si: come detto, la squadra inglese ha preferito costruirsi da sé una sospensione posteriore pull-rod completamente nuova, rifiutando la già pronta push-rod Mercedes.

James Vowles, direttore tecnico del team Williams

Il team principal James Vowles, ex tecnico della scuderia di Brackley, ha spiegato che le valutazioni interne hanno scelto di presentare al retrotreno uno schema la pull-rod, in quanto più facile da capire e implementare nel progetto rispetto ai benefici offerti dalla soluzione della casa di Stoccarda. Adottare il push posteriore, avrebbe significato riposizionare la nuova trasmissione Mercedes più corta e al contempo lavorare per non compromettere l’equilibrio aerodinamico del posteriore.

Aldilà dei piccoli inciampi, la FW46 si è vista non facilissima da guidare. Sargeant, in particolare, mostra ancora una mancanza di feeling con la vettura, la quale risulta molto puntata sull’anteriore e “ballerina” sul retrotreno. Albon, per conto suo, non si è comportato male mostrandosi costante e veloce, nonostante abbia perso metà del primo giorno per un problema tecnico. Il settimo posto nei costruttori è un obbiettivo per la Williams, ma al momento sarà molto difficile da replicare visti gli step in avanti di alcuni competitor.

E’ difficile parlare di progressi, invece, per Haas: la disastrosa campagna 2023, forse uno dei motivi alla base del licenziamento di Gunther Steiner, si era conclusa con un magro bottino e con una vettura mangia-gomme. Nonostante il cambio di filosofia, iniziato da Austin 2023, l’auto di Magnussen e Hulkenberg ha continuato a presentare tale problema cronico verso l’usura delle coperture. Per questa semplice ragione molte delle novità apprezzate sulla VF24 sono mirate verso un chiaro obiettivo: ridurre lo stress imposto sugli pneumatici.

Non stupisce, quindi, che entrambi gli alfieri della casa a stelle e strisce siano in fondo alla classifica dei tempi, ma in vetta a quella dei giri percorsi. Tantissime simulazioni di stint medio-lunghi sono state completate, con diversi trend più costanti rispetto alla stagione passata, specialmente con Nico. Nonostante questo, sarà molto complicato per il team comandato dal nuovo team principal Komatsu, abbandonare la lotta per non essere il fanalino di coda della griglia.

Valtteri Bottas a bordo della sua Sauber C44- F1 Test 2024 Bahrain

All’ottavo posto, l’impronunciabile Stake Kick Sauber F1 Team. Non notarla in pista è un’impresa, vista la livrea eccentrica, mentre risulta meno visibile se si guarda alle performance: Zhou e Bottas si trovano nel mezzo delle classifiche combinate, sia per tempi che per giri percorsi, dimensionando in maniera perfetta quel che sarà, a meno di colpi di scena epocali, la stagione Sauber. La C44 ha osato montando la pull-rod all’anteriore, ma risulta probabilmente ancora lontana dal set-up ottimale.

Spesso, nei frangenti in cui veniva inquadrata, si notava una vettura poco bilanciata, soggetta a molti snap al retrotreno e con non pochi problemi di stabilità in frenata. Bottas, su questo aspetto, esasperava le difficoltà di guida, mentre Zhou si è difeso bene, mostrando anche un acuto interessante all’ultimo giorno di test. La sensazione è che la Sauber difficilmente si discosterà dal settimo posto in classifica generale, in attesa che Audi rilevi la squadra e ricalibri le ambizioni della squadra.

Settimo posto per un’impalpabile Alpine: la scuderia francese risulta il vero rebus di questi test pre-stagionali. Da una parte i piloti si dicono soddisfatti dei passi avanti, specialmente Ocon, dall’altra troviamo una vettura che non ha mai brillato né sui tempi sul giro né sui long run. A dire il vero una vera e propria simulazione di gara non è stata completata, dato che il team si è limitato a effettuare dei run di massimo 8/10 giri.

Per contro si è vista una macchina molto difficile da condurre e lontanissima dalla finestra ideale di funzionamento. I grossi cambiamenti sulla A524, con tutta probabilità, devono ancora essere studiati a fondo e ricalibrati tramite il “fine tuning”, lasciando molte incertezze su dove si posizioni Alpine al momento. Che loro sappiano qualcosa che noi non sappiamo? Probabile. Di colpo si troveranno a lottare per i podi? Probabilmente no.

Daniel Ricciardo a bordo della sua VCARB01 – F1 Test 2024 Bahrain

Il quinto posto, al momento, è conteso tra Visa Cash App Racing Bulls e Aston Martin: l’ex Alpha Tauri, grazie all’eredità tecnica ricevuta dalla RB19, ha fatto passi da gigante in avanti. La VCARB01 si mostra efficace nelle mani di Tsunoda e Ricciardo, rapida, bilanciata e costante. Le simulazioni sono interessanti, mentre manca ancora un vero acuto dal punto di vista dei tempi. Ciò detto, la pull-rod all’anteriore sembra aver sbloccato redditizie scelte in termini di set-up, tanto che la squadra punta a veleggiare in pianta stabile nella top 5.

Ai passi da gigante della VCARB, si contrappongono, apparentemente, quelli indietro della Aston Martin. Se l’anno scorso, nelle mani di Alonso, la AMR23 si era presentata come sorpresa dei test e capace addirittura di impensierire Red Bull, quest’anno il feeling è ben diverso. Le scelte tecniche sulla AMR24, come abbiamo potuto apprezzare, sono estreme e coraggiose; tuttavia, la vettura non pare ancora perfettamente nelle mani di Fernando e Lance.

Sono molto pochi gli sprazzi di competitività, prettamente dall’asturiano, che si son visti solo nell’ultimo giorno. Il tutto a indicare che la scuderia di Silverstone stia ancora cercando di comprendere la propria monoposto esplorando scelte d’assetto assai diverse. Al momento il team non sembra in grado di replicare gli exploit della prima metà della stagione passata, ma con un Alonso affamato (e a caccia di un sedile per il ’25) ci si può aspettare di tutto.


F1 2024: Ferrari si “prenota” come competitor più accreditato per sfidare la formidabile Red Bull RB20

Prima di valutare l’operato di Ferrari, McLaren e Mercedes, è più facile assegnare il titolo di campione dei test alla Red Bull. La RB20 sembra aver ipotecato il titolo già in Bahrain. La vettura nelle mani di Verstappen sembra semplicemente ingiocabile, perfettamente bilanciata, come se fosse su dei binari e, stando ai rumor, con molto carburante a bordo a nascondere il vero potenziale. La facilità di guida che traspariva dagli on board di Max nel terzo giorno di test era talmente elevata che l’impressione era quella che andasse piano.

Insomma… pare che l’asticella si è nuovamente elevata e il merito va ancora una volta al genio di Stratford-Upon-Avon che ha partorito una vettura ancora più estrema e più veloce. Se c’erano dei dubbi sul funzionamento delle nuove prese dei radiatori o sul nuovo impianto di raffreddamento disegnato ad hoc per il telaio della RB20, essi sono stati presto risolti. Per non farsi mancare nulla, Red Bull, ha inoltre testato i nuovi dischi sviluppati in partnership con Brembo, tramite i quali ha ottenuto ottimi feedback portandosi avanti con un lavoro che era previsto per metà stagione.

Vista la relativa tranquillità del loro primato, il debutto rischia di essere anticipato alla prima gara in Bahrain. Che Red Bull fosse il team da battere era noto, ma che stravolgendo completamente la vettura restassero ben saldi alla vetta, rimarca ancora una volta la loro volontà di annientare gli sfidanti. Concentriamoci ora sul terzetto che si giocherà la palma di primo sfidante Red Bull: tra McLaren, Mercedes e Ferrari, la vettura che al momento sembra leggermente più indietro è quella color papaya.

Lando Norris a bordo della sua McLaren MCL38 – F1 test 2024 Bahrain

Norris stesso ha confermato in conferenza stampa che alcuni intoppi di troppo hanno rovinato il piano di lavoro, specialmente per quel che riguardava i long run con carico di carburante. Al momento, l’inglese sostiene di lottare per il terzo posto nei costruttori, con Red Bull e Ferrari comodamente davanti e Mercedes a contendere il gradino più basso del podio della nostra griglia. I dati raccolti in pista, così come le sensazioni dagli on board non fanno che confermare queste dichiarazioni.

Era plausibile un ridimensionamento delle ambizioni McLaren dopo i piazzamenti importanti ottenuti nella seconda metà di stagione nel 2023. Tuttavia non si deve sottovalutare le abilità di sviluppo della squadra che ha già saputo svoltare completamente una stagione iniziata non in maniera ottimale. Mercedes è un punto di domanda: la vettura è del tutto nuova, ma decisamente ancora non ottimamente settata. Sul giro secco mostra un’instabilità in ingresso curva, segnata da molti bloccaggi e snap improvvisi.

Molto meglio invece nei long run, sottolineando che a serbatoi pieni la W15 risulta più bilanciata e facile da guidare. A prescindere, sia Russell che Hamilton confermano il passo in avanti rispetto alla stagione passata, rimarcando che la macchina necessita di più carico (e quindi grip),per andare realmente forte. Sorprendono, invece, le parole del direttore tecnico James Allison, il quale sostiene che la W15 sia addirittura migliore della Ferrari sul passo gara e che sia quindi in grado di lottare per il podio assieme allora rossa.

Chiudiamo con Ferrari: alla vigilia dei test c’era molta attesa, quasi snervante, per capire come si sarebbe comportata la SF-24. Pronti via, messa in pista, la vettura ha subito risposto bene in ogni situazione e su ogni compound . Aldilà dell’1-2 segnato nella classifica combinata dei tempi, ciò che fa ben sperare è la semplicità con cui Sainz e Leclerc abbiano ottenuto il tempo. Un anno fa, invece, si sottolineava come la vettura avesse difficolta a richiamare la corda delle curve, soffrendo di un intrinseco sottosterzo difficilmente risolvibile.

Carlos Sainz (Scuderia Ferrari) in azione sulla SF-24 – Test Bahrain F1 2024

Al contrario la SF-24 sembra più incline al sovrasterzo non di tipo improvviso o deleterio, bensì prevedibile e che permette ai piloti di gestirlo. Non a caso, le abilità in curva della Ferrari ne hanno giovato in maniera significativa: nelle curve medio-lente che costellano il circuito di Sakhir, la rossa ha mostrato doti per nulla inferiori alla RB20, a rimarcare gli step in avanti realizzati sull’avantreno. Inoltre è risaputo che una macchina puntata all’anteriore sia più congeniale allo stile di guida di Leclerc che per l’appunto ha mostrato un cauto ottimismo.

La sensazione è che a Maranello sappiano di aver fatto un buon lavoro, ma che al contempo la Red Bull rimanga saldamente davanti. È difficile indicare il gap che al momento separa la rossa dalla vetta e per quanto ci riguarda non ha senso nemmeno provarci. La base di partenza è ottima e tocca ora più che mai al piano di sviluppi già impostato chiudere ulteriormente il divario. Non ci resta che attendere 4 giorni quando le carte saranno finalmente svelate, per capire chi avrà azzeccato le proprie scelte e chi invece dovrà rimboccarsi le maniche.


Autori: Andrea Mauri – howf1works – Alessandro Arcari –@berrageiz

Immagini: Williams Stake F1Visa Cash AppMcLaren Scuderia Ferrari

Condividi
Pubblicato da
Andrea Mauri