Formula 1

Mercedes leader nella riduzione delle emissioni di CO2 in F1

Mercedes AMG F1 Team non sta vivendo un momento semplice nella sua storia più recente. Il team di Brackely è in difficoltà dopo l’incetta di titoli messa assieme nel recente passato, epopea storica stoppata da Max Verstappen nel 2021, malgrado in quella stagione la squadra si aggiudico il mondiale costruttori, ultimo titolo vinto. Gli avvenimenti di Abu Dhabi pensano parecchio nelle menti pensanti, ferita che difficilmente troverà il modo di rimarginarsi.

Il modello “Zero pod” ha contribuito non poco a rovinare i piani di vendetta della casa di Stoccarda, francamente persa a livello tecnico durante gli ultimi campionati. Un’impostazione “slim” che come sappiamo è risultata iperuranica solamente sulla carta, in quanto gli strumenti utilizzati per dar vita a questo progetto erano “avvelenati” da elementi chiave errati. Per questo è tornato Allison al comando e le cose, come per magia, sono iniziare a cambiare per il meglio.

Per quanto concerne il 2024 vige una leggera inquietudine legata alla correlazione. Nulla di grave, ma la scuderia tedesca attende con ansia le prove in pista per scongiurare scenari incorretti. Nel mentre, proprio sul più bello, arriva la doccia fredda Hamilton in Ferrari. Contesto che sebbene non andrà in onda prima dell’anno prossimo, pare possa iniziare a fare danni già nel mondiale 2023.

Lewis Hamilton a bordo del cockpit della Mercedes W15

Sì perché il sette volte campione del mondo di F1 correrà un campionato intero da separato in casa, medesima situazione che dovrà affrontare Sainz, ancora stipendiato per 12 mesi dagli uffici di Via Abetone Inferiore 4. Una condizione limitante a livello operativo che potrebbe “far imbruttire” il Re Nero, super campionissimo non abituato a galleggiare in uno status del genere. Resta da capire se Mercedes sarà in grado di amministrare al meglio la cosa per il bene di entrambe le parti.


Mercedes leader in F1 per abbattere le dannose emissioni di Co2

Mercedes significa innovazione. Da sempre il team ha mostrato una naturale propensione al rinnovamento, sotto il profilo tecnico e manageriale. Soluzioni che anticipano i tempi. Ricorderemo i famosi cerchi forati o il sistema DAS, senza contare nel 2020 quando, in piena pandemia da Covid-19, la factory di Brixworth ha spento i motori per trasformarsi in una fucina super efficiente nella produzione dei dispositivi CPAP (Continuous Positive Airway Pressure CPAP device).

Notizia non meno importante, riguarda l’interesse che la Stella a tre punte nutre verso l’ambiente. Nel 2019, infatti, la scuderia in questione ha fondato il Climate Pledge, con il chiaro obiettivo di abbassare quanto più possibile le emissioni di carbonio. Il tutto nel pieno rispetto verso il patto sul tema climatico siglato a Parigi nell’oramai lontano 2015, che pretende fissare la stagione di F1 2040 come dead line mondiale per raggiungere la tanto agognata Net Zero.

La massima categoria del motorsport, però, prevede di acciuffare il target prefissato con ben dieci anni di anticipo, entro il 2023, grazie al “remote broadcast centre” allocato a Biggin Hill, Regno Unito, incaricato di ridurre la percentuale di risorse umane e attrezzature allocate in tutto il pianeta. Toto Wolff, team principal e co-proprietario Mercedes commenta le strategie, ricordando come la squadra di F1 abbia firmato per prima un nuovo impegno verso il raggiungimento della Net zero.

I camion di Mercedes AMG F1 Team alimentati a HVO100

Nelle trasferte, viaggi terrestri e aerei che portano in giro per il mondo la scuderia, gli ex grigi hanno creato un contesto per minimizzare le proprie emissioni. Provvedimento che ha fatto risparmiare più di 2500 tonnellate di CO2 con una riduzione che sfiora in 25% delle emissioni atmosferiche, avvalendosi di alimentazioni sostenibili. Inoltre, ha risparmiato quasi 350 tonnellate di CO2 nel 2023, grazie al biocarburante per uso stradale HVO100.

Wolff, come primo esponente del reparto corse, punta ai più alti standard di sostenibilità legati alla mera competizione. L’ex pilota BMW, di fatti, è convinto che Mercedes possa tornare a dettare legge in F1. Trionfare in pista e fuori, insomma, adottando una capacità collaborativa verso le organizzazioni leader del settore per raggiungere l’anelito bramato prima dei propri competitor. Sebbene la sfida è di quelle toste, la scuderia tedesca potrebbe farcela.


Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz

Immagini: Mercedes AMG F1 Team

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Zander Arcari