Analisi Tecnica

Mercedes W15, “allarme” rientrato: a Silverstone arriva l’attesa correlazione sulla sospensione posteriore

La Mercedes W15 proprio come Ferrari SF-24 è in cerca di riscatto. Un team che per l’ultima stagione potrà contare su Lewis Hamilton visto l’approdo a Maranello nel 2025. Gli ingegneri di Brackley hanno concentrato i propri sforzi sul miglioramento dell’handling sull’asse posteriore della monoposto definito “dispettoso”. Nella giornata di ieri è andato in onda il primo shakedown condividendo il tracciato di Silverstone con la McLaren.

Tuttavia il team tedesco ha scelto di utilizzare un layout distinto per essere lontano da occhi indiscreti prima dei pre-season test in Bahrain dove, per forza di cose, si inizierà a giocare con le carte scoperte. Toto Wolff ha ammesso che gli errori compiuti nel 2022 e in parte perpetrati nel 2023 hanno obbligato la scuderia a chiudere un divario assai significativo verso la concorrenza.

Il team principal austriaco si augura che la W15 possa abitare abitualmente la parte alta della classifica, cercando di stare quanto più possibile vicino alla Red Bull sin dalle primissime gare della campagna agonistica 2024 per poi, nel corso del campionato, realizzare ulteriori ste evolutivi e tentare in qualche modo l’aggancio alla scuderia di Milton Keynes.

Lewis Hamilton (Mercedes AMG F1 Team) durante l’unveil della nuova vettura

Tuttavia lo scaltro manager e co-proprietario Mercedes antepone un sano realismo. D’altronde sa bene che la RB19 era molto avanti anche al termine dello scorso campionato di F1 e, a meno di rare eccezioni, fare miracoli raggiungendo il loro valore non sarà possibile. Eppure l’ambizione è forte e non potrebbe essere altrimenti per chi ha marchiato a fuoco la disciplina attraverso il dominio tecnologico più duraturo nell’era turbo ibrida.


Mercedes W15: il lavoro sulla sospensione posteriore trova conferme in pista

La scorsa stagione entrambi i piloti si sono lamentati della gestione problematica dell’auto, specie dell’imprevedibilità su diversi circuiti. Sebbene per Lewis sia iniziata l’ultima stagione in Mercedes prima di passare in Ferrari, l’inglese vuole chiudere in bellezza il più lungo e vincente sodalizio della storia tra un pilota e un team. Proprio questa ambizione non lo distrae dal presente perché come da egli stesso ammesso è un grande privilegio lavorare ancora con la squadra che lo ha portato in cima a tutte le statistiche.

L’epta campione del mondo ha dichiarato che vedendo per la prima volta la W15 nella sua interezza non ha potuto nascondere la fisiologica emozione, per uno dei momenti senza dubbio più belli della stagione. Hamilton non ha dimenticato la frustrazione dell’ultimo biennio, lasso di tempo nel quale non è riuscito a conquistare nessun successo. Ma nonostante un recente passato deludente e un futuro prossimo già definito, il Re Nero sembra più motivato che mai.

George Russell (Mercedes AMG F1 Team) – a bordo della W15 .- shake down Silverstone

Viceversa George Russell è destinato a raccogliere il testimone del connazionale. In merito alla nuova vettura le aspettative sono in sintonia con quelle del suo compagno di garage. Benché lo scorso anno siano stati fatti progressi con la versione “B” della W14, la finestra operativa era troppo ristretta e, una volta fuori da essa, la monoposto spesso diventata inguidabile. L’auspicio del giovane talento inglese è chiaro: cambiare rotta con la W15.

Per farlo si spera che l’ultima opera di ingegneria aero-meccanica partorita consenta di ampliare la suddetta working range, fornendo di rilesso un feeling confortevole sommato all’handling necessario per sfruttare appieno tuto il potenziale dell’auto, su ogni pista. Se questo target sarà raggiunto, Russell è certo che si potrà essere più aggressivi con il mezzo senza paura di improvvise mancanze di carico aerodinamico.

Mercedes non intende essere una sola presenza nel Circus. La F1 è una vetrina parecchio costosa e gli azionisti, Wolff in primis, non possono contemplare un terzo anno senza la competitività necessaria per duellare con Red Bull. Per questa ragione, come abbiamo anticipato in tempi non sospetti, 3 Ottobre 2023, il team ha deciso di comunque di osare malgrado la brutta esperienza relativa all’impostazione side pod zero, iperuranica sulla carta e mai fattuale in pista.

Lo testimonia la voglia di sorprendere che Mercedes ha palesato proprio nella giornata di ieri. Oltre al grande lavoro messo a punto per il nuovo telaio, infatti, gli aerodinamici capeggiati dall’ottimo James Allison hanno partorito un’ala anteriore assai interessante. L’ex ferrarista ha avallato una specifica di ala anteriore a “corda nulla”, prerogativa necessaria per contenere il bloccaggio aerodinamico, limitare l’upwash e alimentare il fondo.

vista frontale dell’ala anteriore Mercedes W15

Per di più c’è un fatto interessante da commentare in merito a un’anticipazione della scorsa settimana. La nostra redazione ha saputo come una volta messa sui seven post rig (banco dinamico) c’era un certa preoccupazione in merito alla sospensione posteriore. Il lavoro necessario sviluppato durante l’inverno per cambiare la cinematica ha fatto passare molte notti insonne al gruppo deputato alla dinamica del veicolo.

Per fortuna, dalle informazioni in nostro possesso racimolate nella giornata di ieri, durante la prima sgambata stagionale Mercedes ha trovato la correlazione attesa che aveva fatto scattare un piccolo campanello di allarme nei giorni scorsi. Il retrotreno della W15, quindi, ha risposto in maniera positiva offendo finalmente i riscontri attesi. Naturalmente si attendono ulteriori verifiche in Bahrain per corroborare i segnali incoraggianti ottenuti nell’umido scenario di Silverstone.


Autori: Roberto Cecere – @robertofunoaAlessandro Arcari –@berrageiz 

Immagini: Mercedes AMG F1 Team

Condividi
Pubblicato da
Zander Arcari