Mercedes presenta la W15 nutrendo un chiaro obiettivo per la campagna agonistica 2024: realizzare un passo in avanti molto consistente, percorrendo la curva di apprendimento intrapresa durante la passata stagione. I tecnici di Brackley hanno una preparazione infinita. In più di un’occasione hanno dato prova delle loro capacità di reazione nei momenti più complicati. La recente storia della scuderia tedesca ha vissuto parentesi assai infelici, dopo l’incetta di titoli (7 piloti e 8 costruttori) che ha li ha permesso di dominare la scena sin dall’inizio dell’era turbo ibrida.
Ma i tempi sono cambiati e la squadra di Stoccarda ha “imparato a perdere”. Da Abu Dhabi 2021, dove la sconfitta cocente resta una ferita aperta, il team è scivolato in un imbuto tecnico tramite il progetto zero-pod, mirabolante a livello potenziale sulla carte, decisamente poco fattuale in pista. Un anno e mezzo “buttato via” prima di convergere verso lidi decisamente più effettivi, all’interno del corpo normativo che regola i delicati equilibri delle wing car.
L’ex della Ferrari, al secolo James Allison, è tornato in sella dopo una parentesi dedicata ai progetti “nautici” della Mercedes. Da quel momento il gruppo di lavoro ha azzerato il recente passato per gettarsi a capofitto nella rimonta. Con la W15 si è partiti da un foglio bianco. Operazione necessaria per sfruttare appieno tutte le pieghe del regolamento. Norme che capite a dovere possono trasportare le idee brillanti degli ingegneri sulle vetture rendendole funzionali alla causa. Senza ulteriori preamboli godiamoci la Mercedes W15.
Autore: Alessandro Arcari –@berrageiz
Immagini: Mercedes AMG F1 Team