Formula 1

Ferrari: l’epopea Sainz punta al jackpot nel suo ultimo capitolo

Sainz lascerà la Ferrari. L’iberico ha un carattere forte, d’altronde con un padre del genere non potrebbe essere altrimenti. Per questo, incassato il duro colpo relativo al prossimo futuro, lo spagnolo cerca di fare quadrato e non pensarci più. C’è ancora una stagione da disputare con la storica scuderia modenese e sarebbe al quanto sciocco non godersela appieno. Obiettivo? Dare il massimo sempre e comunque durante tutto l’arco dell’annata.

Il progetto 676 è praticamente pronto. Assemblata la vettura, sono al vaglio alcuni esami realizzati con diverse attrezzature. Oltre il “solito” simulatore, infatti, accesa per la prima volta la power unit 066/10, componente sulla quale la rossa punta parecchio per varie ragioni, la SF-24 è stata verificata a livello sospensivo tramite il “seven post rig”. A quanto ne sappiamo i risultati rispecchiano le aspettative che i tecnici nutrivano.

il velo ipotetico che copre la Ferrari 2024

Tra poco meno di una settimana conosceremo lo forme della nuova monoposto italiana. L’unveiling del 13 Febbraio, oramai lo sanno anche o muri, sarà a fari spenti. Un profilo basso scelto come impostazione base, perchè il nuovo ciclo che il Cavallino Rampante è in procinto di aprire, pretende “senza se e senza ma”, togliere di mezzo le chiacchiere soppiantate quindi dai fatti. Un atteggiamento consono per non cedere alla benchè minima distrazione.


Ferrari 2024: Sainz non molla la presa e sogna davvero in grande

Torniamo a Carlos che dopo tre stagioni in rosso si predispone a stringere il volante della nuova SF-24. Ventiquattro week end dove i risultati, quest’anno più che mai, conteranno parecchio. Sì perché con quasi 30 primavere sulle spalle trovare un altro sedile competitivo non sarà di certo semplice. Proprio per questo offreire un rendimento ottimale potrebbe facilitarlo non poco in chiave futura.

Sainz si sente tranquillo, a quanto pare. Sta lavorando sodo pensando solamente al 2024. L’allenamento fisico e mentale è massimo perché il madrileño ha tutta l’intenzione di presentarsi ai nastri di partenza del campionato nella massima forma possibile. D’altra parte, quando vieni scaricato la voglia di rivalsa fa quasi sempre presenza, specie se si è “costretti” a coabitare ancora insieme per un po’ di tempo. Trattasi di sentimento naturale.

Ma le presunte energie extra che nascono in tale contesto vanno sapute incanalare, perchè il passo da rivalsa a rabbia sportiva è molto breve. Una condizione che non porterebbe a nulla di buono per ambedue le parti. La delusione c’è. Esiste. Lo si capisce tramite le sue ultime dichiarazioni, dove sostiene che era preparato a quello che poi è successo. Taglia corto, insomma, conscio di voler continuare a migliorare.

Charles Leclerc e Carlos Sainz, piloti della storica Scuderia Ferrari “pizzicati” a scambiarsi pareri sulla SF-23 durante i test del Bahrain

Una traiettoria evolutiva che va nutrita per raggiungere l’anelito bramato: diventare campione del mondo. Sainz si definisce giovane e motivato e soprattutto non fa mistero del suo grande valore che, di fatto, ha necessità di mettere in piazza al più presto possibile. A sentir lui il domani fuori dalla rossa sarà molto bello. Probabilmente ha già un’idea di cosa succederà o perché no un’accordo di massima con un’altra squadra. Chissà.

Uno scenario che comunque non pare essere il massimo della vita, anche considerando che verrà quasi sempre tagliato fuori da briefing, decisioni e mero lavoro sul programma di aggiornamento della vettura, nei mesi che verranno. Un isolamento tecnico che può far male. In ultima analisi c’è una questione interessante che fa riflettere. Carlos non scarta in assoluto la possibilità di vincere il titolo con la Ferrari nel 2024.

Al contrario spera che la grande competitività si palesi in Via Abetone Inferiore 4, perchè ci proverà in tutti i modi se la SF-24 sarà d’accordo. Peraltro senza fare sconti a nessuno, specie al suo compagno di squadra. Del resto abbandonare Maranello vincendo il confronto con Leclerc farebbe di lui una specie di “eroe”. L’occasione c’è, ma ovviamente il suo compagno di squadra in quanto prima guida e pilota “narrato come salvatore”, non sarà affatto d’accordo.


Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz

Immagini: Scuderia Ferrari

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Zander Arcari