F1, Gran Premio di Australia 2024: Red Bull, un primo e un sesto (dopo la penalizzazione), non può certo far dormire sonni tranquilli alla compagine austriaco-tailandese. Le faide interne sembrano sopite, almeno per ora, ma a rovinare le uova nel paniere ci ha pensato la Ferrari di Sainz (Leclerc non pervenuto) e il terzo posto di Perez poi retrocesso dai commissari sesta posizione per impeeding su Hulkenberg (nella prima fase delle qualifiche, in Q1). Forse anche questo può indicare una certa tensione latente in squadra.
Di solito nel team campione del mondo sono macchine da guerra, nel senso che raramente sbagliano queste cose. Ma potrebbe essere anche un caso e amen. D’altro canto, forse ci stiamo tutti bellamente illudendo, perché le dichiarazioni di Verstappen e in generale del team sembrano quelle della Mercedes pigliatutto. Sminuirsi con molta paraculaggine, con la faccia sorniona del gatto che ha già in bocca il sorcio, per poi piazzare il solito colpo del KO tanto in qualifica quanto in gara.
Il tutto facendo ciao ciao ai comuni mortali e vincendo con il braccino fuori dall’abitacolo. Spero di sbagliarmi, ma visti questi ultimi due anni. Non tirate fuori la solita storia che sono pessimista. Certo che lo sono, anche perché, per citare Oscar Wilde, “un pessimista è un ottimista ben informato”. Tiè! Per il resto possiamo andare a leggere le parole dei protagonisti. Mentre lo facciamo ragioniamoci su perché la comunicazione del team campione del mondo in carica, ahi noi, ricorda tanto quella messa in onda da Mercedes negli anni d’ora oramai perduti.
Comunque, veniamo appunto alle dichiarazioni di Max Verstappen, che ancora una volta, sornione, si aggiudica la partenza dal palo: “La pole position stavolta non era così attesa, ma sono molto soddisfatto di questa Q3. Entrambi i giri sono andati molto bene, me la sono davvero goduta. Il weekend è stato difficile, ma alla fine ce l’abbiamo fatta e sono molto soddisfatto. La gara sarà molto strategica, loro (Ferrari ndr) sembrano essere molto veloci sui long run. C’è un punto interrogativo per domani, ma questo rende le cose divertenti”. E se lo dice lui…
Le dichiarazioni di Perez invece, sono arrivate quando il pilota messicano era ancora terzo, prima della penalizzazione, insomma: “Prima fila possibile? Sì c’era sicuramente qualcosa di più che potevo tirare fuori dalla macchina. Nel primo settore non sono andato bene come volevo, però sono abbastanza soddisfatto. Considerato come è andato il weekend credo che sia stata una bella progressione. Domani potremo lottare alla pari con le Ferrari. La gara sarà lunga e la posizione di partenza potrebbe non essere determinante. Velocità di punta determinante? Lo scopriremo domani, abbiamo cambiato in parte la nostra strategia. Vedremo chi sopravvive, pensando anche al degrado”.
Come vedete, tornando al discorso fatto in precedenza, c’è un sottile filo rosso che lega le dichiarazioni dei due piloti… si stanno sintonizzando sullo stile Mercedes: “si, siamo bravi, però non sapete quanto sia difficile, non si sa mai, etc etc”. Comunque, giusto per la cronaca… dopo la doccia fredda della retrocessione in sesta posizione, pare che nel motorhome della Red Bull si siano sentite imprecazioni assai colorite in lingua sudamericana, sommate a diverse urla in austriaco. La voce è da confermare (si scherza).
Autore: Mariano Froldi – @MarianoFroldi
Immagini: Oracle Red Bull Racing – Formula Uno