Formula 1

F1|Disastro Red Bull: il Gp d’Australia 2024 “umanizza” i campioni del mondo

F1: Red Bull non ha vinto e già questa è una notizia. Dopo 44 arrivi sotto alla bandiera a scacchi, striscia iniziata proprio all’indomani del Gran Premio d’Australia di due anni fa, Max Verstappen viene appiedato dalla sua monoposto per un problema di surriscaldamento al freno posteriore destro, poco dopo essere stato sorpassato da uno scatenato Carlos Sainz. Il bilancio del weekend non è stato compensato dalla performance di Perez che ha terminato la gara in una anonima quinta posizione, alle spalle dei piloti della Scuderia Ferrari e della McLaren.

Il messicano ha accusato un distacco di circa 56 secondi dal pilota iberico. Assodato che il pilota messicano non è certo veloce quanto il tre volte campione del mondo, probabilmente anche il talento dei Paesi Bassi avrebbe sofferto più del solito. Max è apparso visibilmente contrariato per il prematuro ritiro dovuto a un problema definito “stupido” controllando labiale colto dalla regia internazionale. Per assurdo il minore dei grattacapi si è rivelato proprio la noia tecnica occorsa al leader del mondiale, che rappresenta una circostanza sfortunata piuttosto che un serio problema.

Max Verstappen (Oracle Red Bull Racing) si allontana dalla RB20 in fiamme

A destare scalpore è stata l’incapacità degli ingegneri di Milton Keynes nell’individuare un setup decente sulla distanza di gara, problematica emersa in tutte le sessioni di prove libere di F1. Mancando all’appello la performance di Verstappen resta comunque difficile dare un giudizio. Con il senno di poi, si può dire che la pole position di ieri sia stata una vera magia di Max perché la monoposto del Cavallino Rampante ha dato la sensazione di averne di più sin dal venerdì. Secondo quanto dichiarato da Horner è come se nelle poche tornate percorse, Max avesse corso con il freno a mano tirato.


F1: Max accetta filosoficamente il 1° ritiro in due anni. Calvario per la Red Bull di Perez

La lunghissima striscia di piazzamenti in zona punti, durata due anni e iniziata a Imola 2022, è terminata per uno strano scherzo del destino nuovamente a Melbourne, Contesto che in qualche modo lenisce la frustrazione del tre volte campione del mondo olandese. Verstappen è parso comunque sereno ai microfoni dei media, spiegando che sin dalle prime curve è stato rilevato un problema di surriscaldamento del freno posteriore destro che successivamente si è trasformato in incendio.

Il fuoriclasse olandese di F1 è consapevole che una noia tecnica è nell’ordine normale delle cose, in uno sport dove le componenti meccaniche contano ancora tantissimo. L’attuale leader del campionato ha fatto sapere che la problematica si è presentata non appena le luci si sono spente e pertanto la guida è diventata difficile sin dall’inizio. Per un “cannibale” come Max è difficile accettare un guasto del genere che lo ha privato del duello con le due Ferrari.

Dopo un buon avvio di stagione impreziosito da due secondi posti nei primi due round del mondiale, Sergio Perez è stato autore di una gara anonima degna delle orrende prestazioni della seconda parte della campionato 2023. IL risultato odierno è obiettivamente influenzato da enormi problemi sulla gestione degli pneumatici. Nelle interviste post gara, il team principal della Red Bull ha dichiarato che la monoposto di Checo ha subito un danno non appena ha superato Fernando Alonso.

Sergio Perez (Oracle Red Bull Racing) impegnato nel Gran Premio d’Australia

Secondo Christian Horner la vettura del pilota messicano ha perso una notevole quantità di carico aerodinamico dal fondo vettura e pertanto dovranno analizzare quell’area quando la monoposto sarà riportata in factory. Perez non è parso sorpreso dal risultato finale in quanto sin dal venerdì la SF-24 è sembrata un passo avanti rispetto alla Red Bull, sensazione che in gara è diventata oltremodo evidente anche in relazione al danno alla monoposto numero 11 rivelato dallo “spice boy“.


Autore: Roberto Cecere – @robertofunoat 

Immagini: Mercedes AMG F1 Team

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