F1: prima giornata di prove libere sperimentale per la Ferrari, che a Jeddah ha chiuso la seconda sessione con Leclerc al quarto posto e Sainz al settimo. Il pilota spagnolo tra l’altro non è assolutamente in forma, è stato a letto nelle 24 ore precedenti alle FP1 e stanotte non ha praticamente chiuso occhio per via di un’indisposizione e che certamente lo ha debilitato. Non l’ideale, specialmente in un tracciato molto probante come quello dell’Arabia Saudita.
Ci si aspettava una SF-24 con una configurazione di ala posteriore più scarica, elemento che potrebbe fare la differenza su una pista così veloce e piena di rettilinei, anche perché di 27 curve ufficiali, molte sono di fatto fittizie, visto che si percorrono in pieno. La Ferrari ha invece deciso di iniziare questo weekend con l’ala posteriore del Bahrain, certamente non l’ideale su un layout del genere.
Molto probabilmente a Maranello hanno voluto provare in tutte le condizioni un assetto aerodinamico che permettesse alle SF-24 dei Carletti una maggiore agilità nei curvoni veloci di Jeddah, e allo stesso tempo compensare il tutto con la potenza del propulsore. Un esperimento, questo, che non possiamo certamente analizzare appieno, considerando anche le mappature motore più basse rispetto a quelle che vedremo in gara. Nel garage ne sapranno certamente di più, ma sembra che nelle FP3 di domani vedremo la configurazione più scarica dell’alettone posteriore.
La Ferrari migliore della giornata è stata quella di Charles Leclerc. Quarto posto per il monegasco, a quasi tre decimi dalla miglior prestazione assoluta di Fernando Alonso. L’Aston Martin però, per come ci ha abituati, ha lavorato con un motore più in spinta rispetto alla concorrenza, quindi tutto sommato il tempo fatto registrare da Charles non sembra così negativo, considerando anche i 22 millesimi di distacco dal giro di Verstappen, terzo a fine giornata.
“Il circuito ha offerto quasi subito un buon livello di grip – ha detto Charles -. Per domani possiamo aspettarci un’elevata evoluzione della pista. Siamo in tanti su tempi molto vicini: sarà interessante vedere chi riuscirà a estrarre il massimo dalla sua monoposto e a trovare il colpo per mettersi davanti a tutti. Adesso andremo in configurazione qualifica, dovremo ottimizzare il pacchetto a disposizione e fare uno step in avanti rispetto al Bahrain. Non so a che punto siamo rispetto gli altri, ma voglio scommettere sulla pole position”.
Leclerc è stato l’unico dei top a provare la configurazione gara con le gomme soft (C5). I tempi sono andati via via migliorando, anche se nelle prime due tornate il 35.2 e il 34.6 risultano essere tutt’altro che competitivi. La sensazione è che questa mescola non sarà la prediletta per il Gran Premio dell’Arabia Saudita di sabato, e probabilmente la stessa Ferrari non ha bisogno di azzardare su una pista molto dolce con gli pneumatici in termini di degrado.
La Ferrari ha dovuto affrontare un problema nel corso delle ultime 24 ore: Sainz ha rischiato di non partecipare quantomeno alle libere di oggi per il problema di stomaco e che lo ha tenuto a letto. Tra l’altro lo spagnolo ha faticato anche a dormire questa notte, quindi è stato allertato Oliver Bearman, già a Jeddah con la Formula 2 e tra l’altro in pole position. Carlos ha stretto i denti ed è salito in macchina, ma anche guardandolo in viso dopo le FP2, si vede come sia piuttosto provato.
“È stata una giornata davvero difficile – ha commentato lo spagnolo –. Non ho ancora del tutto recuperato da un’indisposizione che mi ha costretto a letto per 24 ore e mi sento ancora piuttosto debole. Sono comunque riuscito a guidare e a sfruttare fino in fondo il tempo pista. Questo circuito ha tanto grip e le curve molto veloci sono un test davvero esigente per macchine e piloti. Non sono riuscito a spingere al massimo oggi, ma abbiamo completato positivamente il programma e spero di stare meglio domani, così da potermi concentrare al massimo su qualifiche e gara”.
Così come per Leclerc, anche i tempi di Sainz miglioravano giro dopo giro, ma lo spagnolo montava le gomme medie come tutti gli altri. Evidentemente in casa Ferrari hanno provato un approccio più conservativo, anche se non è da escludere la questione traffico, determinante e non poco a Jeddah specialmente nelle prove libere. E’ complicato quindi dare un giudizio concreto al passo gara dei due ferraristi, serve necessariamente attendere le prossime giornate.
Autore: Andrea Bovone
Immagini: Scuderia Ferrari