Ferrari deve tenere i piedi per terra. La doppietta confezionata dal duo Sainz – Leclerc fa sognare i tifosi della rossa. La F1 non è solo la massima categoria del motorsport, ma bensì un grande romanzo popolare, dove il pubblico gioisce, in questo caso per il Cavallino Rampante, per la grande impresa ottenuta domenica mattina. Un’alba rossa che ha reso dolce il risveglio di milioni di italiani che hanno potuto finalmente ascoltare l’inno di Mameli e soprattutto schivare la tediosa nenia olandese che francamente un po’ aveva rotto, con tutto il rispetto per Verstappen e i Paesi Bassi.
Un trionfo ottenuto con grande forza sfruttando la casistica negativa concernete la “poor reliability” che, per una volta, giusto due anni più tardi, ha colpito la vettura numero 1 del campione del mondo in carica. Questa mattina abbiamo realizzato uno scritto dedicato. Un articolo per far luce sulle motivazioni scatenanti in merito al guasto tecnico patito dal talento di Hasselt. Un grattacapo “stupido”, come da lui stesso definito che, analizzando i fatti, pare possa escludere l’occlusione di un condotto idraulico a favore di un semplice danno a un connettore dry-break, sistema che permette di smontare la pinza senza spurgare l’impianto.
Dall’altra parte vale la pena menzionare il rendimento di McLaren nella terra dei canguri. Il team di Woking, infatti, ha messo assieme un fine settimana davvero solido. Una MCL38 che rispetto ai due round precedenti ha trovato un punto di lavoro decisamente più fattuale tanto che, dati alla mano, l’ottima qualifica di Norris avrebbe consentito al britannico ex compagno di Carlos di precedere Charles sulla linea del traguardo. La possibilità concreta c’era, lo abbiamo analizzato e scritto all’interno di un ulteriore contenuto fruibile sul nostro sito.
Tutto questo per sottolineare un fatto: una rondine non fa primavera, come si suol dire. Senza dubbio è corretto esultare per un uno-due di tale portata. Tuttavia la capacità di restare concentrati sull’obbiettivo senza distrarsi è cruciale. L’asticella si alza dal momento che gli indizi per poter battere la Red Bull sono molteplici e, al momento, la “sola” Melbourne non può certo concedere voli pindarici alla GES. Per fortuna Fred Vasseur sa il fatto suo. Il manager di Draveil ha saldamente in mano il gruppo di lavoro e ha dimostrato di saper gestire la forte coppia di piloti: “il prescelto e l’esodato” che dovranno convivere prima dell’addio a fine stagione.
I riflettori sono giustamente tutti puntati su Sainz. Lo spagnolo ha messo assieme un fine settimana iperuranico, specie riflettendo sui problemi fisici riguardo al recupero lampo dall’intervento chirurgico per la rimozione dell’appendice. Il madrileño era in dubbio sino alla fine e ciononostante è stato capace di sfruttare appieno la concessione Red Bull che, per una volta, “ha deciso” di chiamarsi fuori e dare la possibilità ai comuni mortali di contendersi qualcosa di grande. Carlos ha intravisto l’occasione e da buon cecchino non l’ha sprecata sparando sul bersaglio numero 1: vittoria.
E in tutto questo Leclerc? Il monegasco ha mostrato un atteggiamento super nei confronti del compagno di squadra. Appena sceso dalla numero 16 si è recato da Carlos che, anche nell’abitacolo della rossa, ha ricevuto i più sinceri complimenti per l’epico trionfo di Albert Park. Allontanandosi, il ferrarista ha pure dato un pacca di stima sulla gomma della SF-24 posteriore sinistra, perchè la vettura modellata dal progetto 676 finalmente sa farsi rispettare. Non è la più forte ma possiede un carattere, tratti distintivi importanti che se sviluppati a dovere dal reparto tecnico gestito da Enrico Cardile potrebbero ingrandire la sua valenza prestazionale per chiudere il gap su Red Bull.
Tuttavia, lieto ospite al nostro programma Spit Stop, il maestro Leo Turrini non perde l’occasione per ribadire una grande verità della F1. Perché se come detto le congratulazioni di Charles verso l’altro Carlo sono più che sincere, la stessa onestà va rimarcata per un altro fattore: il tuo compagno di squadra è il primo avversario. Come successo a Verstappen anche Leclerc deve crescere e maturare. Il talento non manca, al contrario può senza dubbio essere equiparato a quello del già plurititolato olandese.
Tuttavia la curva di apprendimento verso uno status di leader totale passa attraverso un maturazione psicologica. Lo stesso Max, con un mezzo sotto il culo all’altezza, è stato capace di azzerate errori ed esagerazioni alla guida che spesso lo hanno portato allo spreco di risultati importanti. Uno step psicologico che ti permette di massimizzare le due doti per metterle al servizio della vettura. Trascinando peraltro il team. In tal senso Leclerc a che punto si trova?
Le fortune del monegasco non possono essere paragonate a quelle del coetaneo Red Bull, in quanto a differenza di Max il ferrarista ha potuto usufruire di una vettura competitiva per la lotta al vertice si e no per 5 mesi, stagione 2022. Prima e dopo nulla di meglio. Il tutto considerando che dal mondiale 2025 dovrà approcciarsi a una sfida titanica: condividere le sorti tecniche con un certo Lewis Hamilton, il pilota di Formula Uno più vincente di sempre che, a Maranello, non arriva di certo a svernare come un pensionato che si gode il Bel Paese.
Per questo ci si aspetta un potenziamento a 360° da parte di Leclerc, non solo sotto il mero piano della velocità pura, caratteristica intrinseca che non è mai mancata. Costanza di rendimento e gestione della gara? Turrini ha una sua idea al riguardo e non ha dubbi su di un fattore: “Leclerc sta rosicando rovinosamente“. Questo l’imput dell’esperto giornalista italiano che di fatto conosce personalmente il monegasco. Durante gli ultimi due anni Ferrari ha vinto solamente due Gran Premi e scartabellando gli albi iridati salta alla vista come la firma sui successi sia quella di Carlos Sainz.
Charles deve imparare da queste lezioni perché in Australia ci ha messo del suo per non farsi trovare pronto all’occasione d’oro. La qualifica del sabato, momento dove l’ex Alfa Romeo ha gettato alle ortiche le possibilità di trionfo. Medesimo scenario andato in onda a Singapore 2023. D’altronde, se quando si apre uno spiraglio il tuo compagno ti batte ecco li che il “danno” è fatto. Per questo motivo, nell’arco della campagna agonistica in corso, se arriveranno ulteriori occasioni per sconfiggere la solidissima Red Bull, il pilota del Principato dovrà necessariamente farsi trovare pronto.
Per certi versi la situazione è paradossale, in quanto la Ferrari tra i due ha scelto il monegasco. Un rinnovo faraonico. Assegno in bianco sommato al non rinnovo dell’iberico. Questo ci spiega come non esista una mancanza di fiducia da parte del team che al contrario ha puntato secco su di lui per nutrire gli aneliti tanto bramati. Intendiamoci, sostiene Turrini, a Melbourne il risultato di Charles è comunque molto buono. È arrivato secondo. Ciononostante se non ha vinto non può far altro che prendersela con se stesso.
In attesa di capire se la rossa potrà lottare con la scuderia di Milton Keynes, quindi, Charles dev’essere capace di arrivare al traguardo prima del suo compagno che ha la data di scadenza sulle spalle. Questo perché come succede all’interno di qualunque team di F1, nessun pilota è felice di stare dietro a chi condivide con te il garage ogni domenica di gara. Per di più considerando che Frederic Vasseur ha scelto al momento di non fare figli e figliastri. Già a Suzuka, prossima tappa del mondiale, vedremo che succederà in tal senso…
Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz
Immagini: Scuderia Ferrari