Formula 1

Ferrari/Analisi Q3 Melbourne: SF-24 perde solidità sul front-end precludendosi la pole!

Ferrari getta alle ortiche un’altra pole con la SF-24. Tanti aspetti da analizzare per capire come è avvenuta questa inversione di marcia in positivo della Red Bull. Una qualifica già di per sè complessa vista l’evoluzione continua della pista, che giro dopo giro si gommava maggiormente. Rispetto alla giornata di ieri, in Ferrari il lavoro si è concentrato sull’ottimizzazione del terzo settore e le sue curve a 90°, dove serve una perfetta combinazione tra meccanica e aerodinamica.

La rossa ha un ottimo inserimento in curva ed è proprio nella fase d’entrata dove spesso costruisce il proprio vantaggio. La vettura italiana, inoltre, è molto ben bilanciata e soprattutto riesce ad avere un ottimo handling e tanto grip anche alle alte velocità. La stabilità della piattaforma nei diversi range di rapidità è stata raggiunta quasi completamente. La SF-24 è molto puntata sul front-end, tanto che in alcuni casi abbiamo visto un posteriore che si alleggerisce in fase di inserimento, soprattutto nelle curve più lente.

Tuttavia tale comportamento è stata ampiamente curato. Durante la qualifica Leclerc ha richiesto diversi aggiustamenti all’incidenza del flap frontale. Il monegasco voleva un aumento su questo parametro in modo da limitare un leggero sovrasterzo nel veloce. Non sappiamo se siano intervenuti sul bilanciamento nelle ultime libere, ma quest’oggi Charles ha perso il feeling con l’anteriore che a detta sua è risultato esser meno solido.

La Red Bull ha continuato ad avere diversi problemi anche nel corso delle stesse qualifiche. Verstappen si è lamentato di un’eccessiva carenza di rotazione. Il sottosterzo è stato lenito con l’incidenza frontale delle ali e dal box gli hanno anche chiesto se magari preferisse una diminuzione generale del grip. Nel complesso l’azione di aumentare l’incidenza del carico sull’avantreno si è rivelata sufficiente per trovare bilanciamento. La RB20, durante la qualifica, ha trovato sempre più front grip e ciò ha dato fiducia ai piloti.


Gp Australia 2024/Analisi prestazionale Q3: Ferrari SF-24 perde il vantaggio nelle fasi di cornering

Osservando i micro settori solamente nel confronto FerrariRed Bull, vediamo che la situazione è completamente cambiata rispetto alla giornata di ieri, dove il Cavallino Rampante costruiva il proprio vantaggio nelle fasi di cornering. In qualifica la SF-24 riusciva ad esser solida nei primi metri, dominando la prima chicane. Curva 1 è ancora territorio della rossa, ma dalla 4 in poi c’è uno strapotere Red Bull, anche nei tratti ad alta velocità dove ieri la vettura italiana dominava.

compare micro settori: Red Bull vs Ferrari – Q3 – Gp Australia 2024

L’anteriore meno solido ha tolto molto sicurezza ai ferraristi, esattamente come era successo a Verstappen, che sino a quando non trovava grip all’anteriore si è sempre lamentato del bilanciamento della monoposto. Red Bull ha pure dominato i tratti rettilinei, riuscendo a mettere via un buon vantaggio nelle aree DRS. Di riflesso la rossa potrebbe aver patito qualche complicazione anche a livello di warm up, con un’attivazione imperfetta che poi si trasformava in overheating nel T3.


Gp Australia 2024/Analisi prestazionale Q3: Ferrari SF-2

La gestione delle Pirelli a banda rossa è stata complicata un per tutti, visto che l’anteriore sinistra andava portata in temperatura in maniera ottimale nell’out-lap, ma allo stesso tempo non si poteva immettere troppa energia nelle quattro mescole, per non rischiare di uscire dalla corretta finestra di funzionamento degli pneumatici verso la parte finale della tornata. A livello di settori Red Bull è stata sorprendente nel riuscire a capovolgere la situazione rispetto alla giornata di ieri.

tempi migliori per settore – Q3 – Gp Australia 2024

Per di più hanno hanno sbloccato molta performance nel T1, arrivando a eguagliare Ferrari. La RB20 ha pertanto eguagliato e in molti caso superato i valori di velocità all’apice che aveva fatto registrare ieri la SF-24. Inoltre in tutto il tratto centrale, la vettura di Milton Keynes ha guadagnato sulla vettura emiliana ed è proprio in questo tratto che si è assicurata la pole position. Inoltre l’auto modenese ha fatto un ulteriore passo indietro nei cambi di direzione, perdendo molto anche tra la 09 e la 10.

Anche la McLaren ha realizzato un step in avanti importante, soprattutto a livello di feeling del pilota con il front-end. Con ciò son riusciti a sbloccare molta performance anche nel settore iniziale, dove ieri faticavano maggiormente. Anche nel T2 sono riusciti a fare un ottimo salto evolutivo, riuscendo addirittura a migliorare la prestazione di Leclerc. Come possiamo notare, nella grafica a seguire, ci sono alcuni tratti in cui la MCL38 è stata la più veloce in termini assoluti.

analisi micro settori totale – Q3 – Gp Australia 2024

Parliamo di una monoposto con molto carico nelle curve a singolo input di volante, come alla 5 ad esempio. Nel T2 sera l’auto più vicina alla RB20. Un piccolo passo indietro per fatto Aston Martin che non ha più dominato sui tratti rettilinei. Vediamo infatti che le zone in cui guadagnano si sono ridotte considerevolmente. Anche loro, vedendo gli on-board, sembrava combattessero contro il sottosterzo. Anche se la vettura nel complesso risultava abbastanza bilanciata e in finestra, la differenza si accumulava in termini di velocità minima a centro curva. Buona però l’uscita della 11, curva a 90° dove serve un buon bilanciamento tra grip meccanico e aerodinamico. Anche all’uscita della 13 guadagnano qualcosa.

passo ideale qualifica – Q3 – Gp Australia 2024

Tirando le somme di questa terza qualifica stagionale e al contempo osservando i distacchi “reali” dei vari piloti, possiamo notare che quest’oggi Mercedes e Aston Martin erano a pari merito. Tuttavia la W15 era decisamente meno bilanciata e con una finestra di funzionamento dell’auto molto più ristretta, tanto che Hamilton non è riuscito ad ottimizzare la vettura uscendo addirittura in Q2. Un posteriore ancora troppo leggero in molti frangenti che quindi limita la prestazione di cornering della monoposto.


Autori: Alessandro Arcari – @berrageiz – Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich 

Immagini: Scuderia Ferrari

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Pubblicato da
Zander Arcari