Ferrari non ha avuto una qualifica facile con la SF-24.Si corre a pochi centimetri dai muretti, per cui si cerca di avere un anteriore molto preciso e solido. Ci sono anche tanti cambi di direzione e la maggior parte delle vetture sono piuttosto scariche. Un bel mix per una sessione interessante che ora analizzeremo nei dettagli. Il Cavallino Rampante ha studiato molto il da farsi nella serata di ieri e ci sono stati dei cambiamenti nel programma. Vasseur aveva annunciato che avrebbero provato la specifica posteriore meno carica, che brevemente era stata testata a Fiorano nei test post presentazione.
Nei briefing devono aver deciso che era troppo tardi per montarla, in quanto poteva togliere fiducia ai piloti. Inoltre i dati sulla velocità massima nelle Fp2 erano non erano poi cosi male, per cui hanno decretato che l’ala usata già in Bahrain andava bene. Effettivamente, nei primi run delle Fp3 su gomma gialla il balance della SF-24 era molto buono, migliorato rispetto a ieri. Si notavano alcune correzioni proprio nella percorrenza dell’apice, che quest’oggi invece si sono praticamente sparite.
In Q3 il primo tentativo di Charles non è stato perfetto, ha avuto troppo sovrasterzo e le gomme ne hanno risentito. Tuttavia la vettura sembrava stabile nel veloce, con una buona precisione per avvicinarsi ai muretti. Anche nel giro migliore rimane una leggera caratteristica sovrasterzante in alcuni punti, dove si vede che Charles raddrizza il volante della rossa in uscita, come se il posteriore si alleggerisse per alcuni istanti. La grande differenza si vede nel cambio di direzione.
Diversi controlli sul volante per Leclerc nel momento in cui va a trasferire peso molto rapidamente tra un lato e l’altro della monoposto. Qualche controllo anche sull’ultima curva, dove in molti arrivano con un po’ di overheating. A parte questo i 3 decimi si accumulano in ogni curva perdendo qualcosa in termini di traiettoria.
La Red Bull RB20 è molto stretta all’apice. Un certo ruolo l’hanno giocato anche le gomme, come ha fatto sapere Leclerc. Il ferrarista si è lamentato di una certa inconsistenza con l’asse posteriore che è sempre stato difficile da mandare in temperatura. Un problema condiviso da tutte le vetture, che quindi tendevano a fare un out-lap molto rapido. Nel corso delle qualifiche hanno provato qualcosa di diverso con la “warm up strategy” ma sono poi tornati alla soluzione precedente.
Anche la scuderia di Milton Keynes ha fatto un bel passo in avanti rispetto a ieri. Come possiamo facilmente osservare nel grafico qui sopra, la RB20 avrebbe centrato una prima fila se Perez avesse messo assieme i suoi migliori settori. Il grafico dei tempi ideali ci fa vedere che oggi ci sono stati 3 decimi in qualifica tra Ferrari e Red Bull in termini di performance pura. D’altronde è un tracciato che si addice alle peculiarità della vettura austrica alla perfezione.
Già nelle libere di giovedì i piloti sapevano di essere nella finestra giusta, ma dovevano ancora migliorare alcuni dettagli del setup. Nei primi run delle ultime libere i piloti vestiti di blue racing hanno girato subito con gomma rossa. La RB20 numero 1 possedeva un ottimo bilanciamento, trovando una stabilità superiore dall’apice in poi, che tra le libere 1 e 2 è senza dubbio mancata.
Verstappen si lamentava di perdere grip da centro curva in poi, ma nelle Fp3 la situazione era già stata messa a posto. Durate le qualifiche è andato in onda l’usale approccio graduale con cui ci si avvicina ai muretti. Max, di fatto, riesce a fare qualche metro in meno sfiorante le barriere e sull’arco del giro è riuscito a guadagnare qualche decimo in questo modo.
Molto interessante osservare i dati tramite il grafico dei micro settori peraltro molto frastagliato. Questo significa che non ci sono zone o settori dove c’è stato il completo dominio di una vettura. Nel T1 la McLaren risulta molto forte nella prima successione di curve veloci, poi però non sono riusciti a replicarsi sul resto del tracciato. La MCL38 ha un elevato carico aerodinamico che li favorisce nelle curve in appoggio. Verstappen ha ottimizzato la prestazione lungo il tracciato, risultando il più veloce in assoluto solo in alcune frazioni della pista, come tra curva 25-26 e sul rettilineo che porta al traguardo.
Ferrari si è distinta in frenata e nell’inserimento di alcune curve veloci, come la 5, la 13, la 16 e la 22. L’Aston Martin iniziava invece a guadagnare dall’apice in poi, ovvero dal punto in cui si necessita un buon carico sull’asse posteriore per uscire dalla curva. Negli allunghi, tra una zona guidata e l’altra, si impone la Mercedes che riusciva a produrre una buona velocità di punta grazie alla specifica d’ala più scarica. Cerchiamo di analizzare meglio questo aspetto.
Prendendo in analisi anche il grafico delle velocità massime, vediamo come il sette volte campione del mondo della Mercedes è stato il più veloce di ben 3km/h rispetto a McLaren e Ferrari, grazie però ad una scia. Verstappen si è fermato nel suo giro buono a 330kmh, quindi 2kmh in meno rispetto alla SF-24 di Leclerc. Ecco quindi la conferma che la rossa è comunque riuscita a massimizzare in parte il carico con la velocità espressa. Il team di Brackely ha effettuato alcuni cambiamenti specie sulla vettura di Lewis. La numero 44 ha montato una diversa ala, ovvero la specifica del Bahrain da più alto carico.
Siccome nella giornata di ieri avevano qualche punto di velocità in più, quest’oggi hanno deciso di montare una specifica con più downforce che stabilizzasse il posteriore alle alte velocità. Tuttavia dagli on-board si sono comunque visti diversi controlli, con il posteriore che tendeva ad avere un’eccessiva rotazione. Le W15 perdono un bel po’ di rendimento nel T1 perchè nessuna delle due vetture riesce ad affrontare al meglio le prime due curve che sono lente. Molti controlli sul volante, specialmente in uscita.
Infine proponiamo il grafico che mette in luce la velocità per ogni tipo di curva. Vediamo che nel medio veloce Ferrari eguaglia McLaren, mentre Red Bull è sotto di 7-8km/h. Alonso nel medio veloce è ancora più arretrato. Alle alte velocità la RB20 continua a dominare, con una velocità media di 211kmh, valore eguagliato solamente da Norris. Alla rossa non manca molto, anzi, solamente 2km/h. Un ottimo segno per la quadra di Maranello che lo scorso anno perdeva molto su questo tipo di curve.
Autori e grafici: Alessandro Arcari – @berrageiz – Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich
Immagini: F1TV