Formula 1

McLaren terza forza: MCL38 pronta a realizzare un ulteriore step

Una piacevole conferma arriva da Melbourne: la McLaren MCL38 si attesta come terza forza di questo campionato. Almeno per il momento, il team di Woking è leader del gruppetto che comprende i tre motorizzati Mercedes, seppur ancora distante dalle prestazioni fornite da Red Bull e Ferrari. O meglio: la MCL38 si è dimostrata molto competitiva all’Albert Park, e Norris non era poi così lontano da Leclerc, secondo a fine gara. Tuttavia un certo gap rispetto a questi due avversari continua a fare presenza.

La bellezza di questa vettura, sinuosa in piste ricche di curvoni veloci, forse ancora un po’ lenta in rettilineo per via del drag, ma in grado di dare fastidio ed approfittare delle disgrazie altrui, un po’ come accaduto a Jeddah, con una Ferrari fuori gioco, e a Melbourne, con le due Red Bull perse nei meandri della terra dei canguri. Un pacchetto di aggiornamenti che dovrebbe arrivare il mese prossimo dovrebbe essere in grado di potenziare il rendimento delle vetture inglesi che, a quanto sembra, hanno tutta l’intenzione di avvicinarsi quanto più possibile al vertice.

Lando Norris (McLaren) con il suo trofeo dopo il terzo posto a Melbourne

E i piloti? Lando Norris è la solita certezza: il britannico ha mostrato un passo gara molto costante, forte e senza la minima sbavatura, mentre per quanto riguarda Oscar Piastri ha dovuto fare il secondo, nonostante la gara di casa, perché il graining accusato nel primo stint con le Pirelli a banda bianca, il secondo quindi della sua domenica, è stato determinante, e il suo compagno in quell’esatto frangente ne aveva troppo di più, non poteva fare altrimenti il giovane australiano della McLaren.


McLaren: MCL38 sinuosa nelle curve dell’Albert Park

Il primo podio del 2024 targato McLaren dimostra la bontà del lavoro messo in atto sulla MCL38. Una monoposto di F1 chiaramente ispirata a quella vista nella seconda parte dello scorso campionato, quando da Spielberg in poi fece un passo enorme praticamente dall’ultima fila sino a giocarsi più o meno costantemente podi o comunque piazzamenti nella top 5 del campionato. L’inizio di questo mondiale in Bahrain aveva un po’ deluso, ma era soltanto la prima gara, impossibile comprendere i reali valori in pista dopo una manciata di chilometri.

Jeddah in tale senso si è rivelata senza dubbio molto più indicativa, perché ci ha fatto vedere una vettura molto agile nelle curve veloci, seppur lenta in rettilineo, mentre a Melbourne, nella giornata di ieri, la resistenza all’avanzamento sul dritto era senza dubbio minore sebbene ancora presente, anche perché mettere a paragone la velocità della McLaren con quella della Ferrari SF-24 è un po’ come sparare sulla croce rossa, viste le alte prestazioni fornite dalla Scuderia di Maranello anche a livello motoristico, dove la power unit 066/10 si attesta come la più performante del lotto.

Oscar Piastri (McLaren) durante il Gp d’Australia 2024

Un altro fattore chiave che abbiamo osservato tenendo sotto stretta sorveglianza la monoposto inglese riguarda la mera gestione delle gomme: a Melbourne il graining è stato protagonista indiscusso di tutto il weekend, e la storica scuderia di Woking è riuscita a controllarlo nel miglior modo possibile, nonostante le piccole difficoltà riscontrate da Piastri e delle quali vi abbiamo raccontato in precedenza. Amministrazione dei compound che, dati alla mano, è parsa migliore della Red Bull, di quella del secondo pilota, un Checo Perez che appunto ha sofferto parecchio sotto questo profilo.

Niente di trascendentale però, perché anche la Ferrari, la migliore per distacco a Melbourne nella conservazione degli pneumatici, ha sofferto con l’uscita della Virtual Safety Car provocata dallo stop di Lewis Hamilton per una noia alla power unit che ha costretto il futuro pilota del Cavallino Rampante ad un ritiro prematuro. Ce lo ha detto proprio Leclerc analizzando la sua seconda posizione alle spalle di Carlos Sainz. Una prova più consistete, senza dubbio, la vedremo in Giappone, pista che dovrebbe adattarsi ancor di più alle caratteristiche della monoposto britannica.


McLaren MCL38: Norris e Piastri non sono un problema (per ora)

Le gerarchie McLaren sono ancora in via di definizione: Piastri e Norris sono attaccati in campionato, con l’australiano avanti di una sola lunghezza (28 a 27) rispetto al compagno di squadra, il quale paga la strategia un po’ suicida di Jeddah. L’australiano invece si è dovuto accontentare nella sua gara di casa, con il pubblico dell’Albert Park non propriamente contento, per usare un eufemismo, della scelta della scuderia di “scambiare” i piloti dopo la prima sosta e che aveva visto Oscar davanti al britannico. Uno switch per nulla gradito al pubblico di fede papaya, insomma.

“La mia gara è comunque molto buona in termini di punti per la squadra – ha detto Piastri dopo la bandiera a scacchi -. Per quanto mi riguarda, non penso che avrei potuto fare di più, quindi sono abbastanza contento. Il podio è vicino, e Lando ha fatto un ottimo lavoro conquistando il terzo posto, quindi il mio Gran Premio di casa è stato un successo visti i punti conquistati dal team”.

Oscar Piastri (McLaren) prima del via del Gp d’Australia 2024

Poco male Oscar, il tuo talento non è minimamente messo in discussione, ma la McLaren ha certamente una bella gatta da pelare, perché con la macchina spesso nelle posizioni di vertice, e un pilota comunque veloce e ormai esperto come Lando Norris nei ranghi, sarà molto difficile gestire l’esuberanza di entrambi. I due non vedono l’ora di primeggiare per giocarsi qualcosa di veramente importante. La strada è tracciata, perché c’è chi ha capito dopo un po’ di tempo, mentre altri stanno ancora nel bel mezzo del nulla, vero Toto?


Autore: Andrea Bovone

Immagini: McLaren F1 Team

Condividi
Pubblicato da
Andrea Bovone