Opinione

Mercedes lavora per sbloccare il potenziale della W15

La Mercedes ha un obiettivo importante da rispettare per le prossime settimane, ossia quello di offrire delle prestazioni degne di questo nome dopo due appuntamenti molto complicati come i Gran Premi in Bahrain e Arabia Saudita. In Medio Oriente infatti, la W15 ha deluso le aspettative di tecnici, ingegneri e piloti della squadra di Brackley, ottenendo risultati molto sottotono, specialmente da parte di Hamilton, anche se Russell non è che abbia brillato poi così tanto.

Il risultato è una Mercedes al quarto posto nella classifica costruttori. Chiaro, sono passate appena due gare sulle 24 previste nel calendario di Formula 1, quindi è ancora molto presto prima di trarre delle conclusioni, però si può già iniziare a capire come la monoposto d’argento abbia dei problemi di carico aerodinamico, specialmente al posteriore, e che non permettono al momento di trovare dei compromessi necessari per andare forte in diverse condizioni.

A Jeddah, per esempio, la W15 molto scarica aerodinamicamente andava veloce sul dritto, ma perdeva tremendamente nelle curve ad alta percorrenza, questo perché il posteriore, molto leggero, non permetteva la dovuta stabilità specialmente nel primo settore del tracciato arabo, mentre nelle curve più lente i problemi sono stati certamente minori. Una volta caricata l’ala posteriore, la velocità sul dritto scompariva del tutto, e per questo motivo si è stati costretti a fare una scelta (ala scarica) e che ha portato al sesto posto di Russell e al nono di Hamilton al termine della gara.


Mercedes delude in Medio Oriente, Wolff non si nasconde

Toto Wolff, team principal della Mercedes non ha nascosto i fastidi dovuti alla scarsa competitività della W15. O meglio, la macchina ha dato degli sprazzi d’ottimismo, cosa rara negli ultimi anni, o meglio, da quando è in vigore questo regolamento tecnico con le vetture a effetto suolo, ma non è ancora del tutto chiaro il comportamento della vettura, e come ci ha insegnato Mattia Binotto, anche a Brackley stanno cercando di capire.

il sorriso di Toto Wolff (Mercedes AMG F1 Team) – Test di F1 2024 in Bahrain

In questo weekend si corre il Gran Premio d’Australia, terza prova del mondiale 2024 di Formula 1, e qui la Mercedes è chiamata a dare una forte risposta: la pista dell’Albert Park di Melbourne è stata resa molto più veloce per via dei cambiamenti degli ultimi anni, e sotto certi punti di vista, assomiglia un po’ a Jeddah, con alcuni tratti lenti che però possono anche ricordare il Bahrain. Insomma, una sorta di ibrido e che metterà a dura prova chi ha bisogno di ritrovare certezze dopo un paio di appuntamenti sottotono.

E’ proprio il caso di Hamilton, Russell e compagnia cantante. Toto Wolff cerca il lato positivo della situazione, e forse proprio dal circuito oceanico potrà partire davvero la stagione della Mercedes: “Dopo Jeddah ci siamo messi a lavorare duramente in base a ciò che abbiamo imparato nelle prime due gare – ha detto il team principal delle Frecce d’Argento -. Siamo incoraggiati dal potenziale della W15, ma ci sono anche diverse aree evidenti nelle quali bisogna migliorare. Siamo sembrati competitivi nelle curve a bassa e media velocità, mentre quelle ad alta percorrenza sono state un punto debole”.


Mercedes: la sofferenza solo nelle curve ad alta velocità?

Eh sì, la Mercedes soffre nelle curve ad alta velocità: Jeddah ne era piena, mentre in Bahrain ce n’erano molte meno. Lì però ci sono state difficoltà per via di un problema di surriscaldamento su entrambe le monoposto di Russell e Hamilton, ma potrebbe anche essere stata una “scusa” per nascondere qualche altro punto debole in seno alla W15, vettura che evidentemente non sta dando le risposte sperate.

“Abbiamo lavorato duramente per capire il motivo per il quale le nostre prestazioni non hanno rispettato le aspettative invernali, e migliorarle sarà un obiettivo importante per la nostra stagione. Speriamo di fare qualche progresso a partire da Melbourne, così da avere una guida per il nostro sviluppo nelle nostre settimane”.

George Russell impegnato con la sua Mercedes nelle qualifiche a Jeddah – Mercedes Media Centre

“Sia in Bahrain che in Arabia Saudita abbiamo lasciato dei punti importanti – conclude Wolff nella sua analisi – perché ogni weekend è iniziato alla grande finora, completando al meglio le sessioni di libere ma non siamo riusciti a mantenere le premesse anche per qualifiche e gara”.

La sensazione è che il tracciato di Melbourne, diverso comunque analizzandolo a 360 gradi, rispetto ai primi due di questa stagione, sia un banco di prova cruciale per diversi team, e la Mercedes è tra questi, perché andare male anche su una terza tipologia di pista, dopo Bahrain e Arabia Saudita, vorrebbe dire porsi tante domande e magari darsi delle risposte non proprio lusinghiere sul progetto che ha visto nascere la W15. Terzo anno disastroso alle porte? Chi mal comincia…


Autore: Andrea Bovone

Immagini: Mercedes AMG F1 Team

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