Mercedes deve sistemare la W15. Le prime due sessioni di prove libere del Gran Premio dell’Arabia Saudita nello speedway cittadino di Jeddah, hanno riproposto una sensibile differenza tra le performance di George Russell e Lewis Hamilton. Per certi versi sembra essere tornati all’inizio del 2022, quando il più giovane pilota inglese era in grado di estrarre discrete performance dalla disastrosa W13 “B”, a differenza dell’epta campione del mondo completamente a disagio con la prima “wing car” della scuderia tedesca.
La sensazione è che il fuoriclasse di Stevenage, assieme ai suoi ingegneri di pista, stia cercando un importante step prestazionale attraverso scelte di setup estreme che rendono la monoposto grigia e nera numero 44 poco stabile nelle velocissime pieghe di Gedda. Per giunta, nella seconda sessione di prove libere, Lewis non è stato avvisato dal suo muretto dell’arrivo a tutta velocità del pilota della Williams Sargeant, obbligando il pilota statunitense a tagliare curva 10 per non centrare il collega che procedeva ad andatura ridotta.
Tuttavia la direzione gara ha graziato Sir. Hamilton non comminando alcuna penalità. Parliamo della solita reprimenda, ammonizione tipica per le dinamiche verificatesi nelle sessioni di prove libere. Tuttavia c’è un controsenso: se la manovra del britannico viene definita pericolosissima, non punirla solamente perché la sessione non è ufficiale pare davvero assurdo, benché Sargeant non si stava giocando nulla a livello di risultato, per quanto concerne la sua salute sì che ha rischiato grosso.
Lewis ha candidamente ammesso di aver vissuto una giornata difficile, ieri, sottolineando l’assenza di feeling con il posteriore della sua monoposto, fondamentale nelle curve ad alta velocità dell’impianto di Jeddah. Il sette volte campione del mondo ha lavorato con i suoi ingegneri sull’assetto tra le due sessioni, apportando diversi cambiamenti alla messa a punto di base della monoposto. Nonostante lo sforzo profuso non è stato trovato il bandolo della matassa e la monoposto 44 ha sciorinato un retrotreno molto ballerino in entrambe le free practice del giovedì.
In particolare, Lewis, ha dichiarato di aver perso il retrotreno in modo molto rischioso in relazione alla geometria del tracciato, comportamento che inevitabilmente fa perdere fiducia nel mezzo meccanico. Il fuoriclasse inglese si augura che l’analisi dei dati acquisiti nelle sessioni di ieri, possano aiutare gli ingegneri a fissare il posteriore troppo sensibile della W15. Di tutt’altro umore George Russell, sembrato molto più a suo agio con la W15. Il giovane inglese si è detto soddisfatto del lavoro svolto nelle due sessioni, anche se ritiene che la vettura non fosse nelle condizioni ideali.
Russell ha pure dichiarato di aver ricevuto buone sensazioni sia nel time attack che nell’arco della simulazione sul passo gara con alto quantitativo di carburante a bordo. Ciononostante George ha ammesso di non essere in grado di collocare la performance della sua monoposto in confronto a quella dei competitor. Al pari di Hamilton, pertanto, nonostante i riscontri migliori, anche Russell ritiene che ci sia ancora molto lavoro da svolgere per migliorare il comportamento della W15.
Il consuntivo della giornata fatto dal team principal Mercedes è votato alla massima prudenza. Non potrebbe essere altrimenti, alla luce della difformità prestazionale delle due monoposto. Toto Wolff ha dichiarato che la vettura rimbalza e presenta problemi di bilancio aerodinamico. Conseguentemente, i piloti non hanno fiducia e non possono spingere temendo di perdere di colpo la propria vettura nelle curve ad elevata velocità di percorrenza. I rischi sono molto, specie considerando la vicinanza dei muretti del circuito che sorge nelle vicinanze del Mar Rosso.
Nonostante le difficoltà suddette, il manager austriaco ha sottolineato le buone prestazioni sul giro secco. Sarà quindi necessario trovare un compromesso che non penalizzi troppo la velocità in qualifica in favore della guidabilità della monoposto sulla distanza dei 300 chilometri e fischia necessari a completare la gara in programma per il sabato. Il boss del team Mercedes ha infine confermato che durante le free practice sono state testate due configurazioni di setup molto diverse, che tuttavia non hanno funzionato sulla monoposto di Lewis Hamilton. Per questo, nelle Fp3, il carico al posteriore della vettura dovrebbe aumentare.
Autore: Roberto Cecere – @robertofunoat
Immagini: Mercedes AMG F1 Team