Formula 1

Mercedes W15, l’alibi engine cover nasconde problemi di varia natura

Mercedes aveva settato la W15 in configurazione gara. Queste le parole dei protagonisti a marine della qualifica di ieri. Lo hanno sottolineato i piloti e Toto Wolff. Team principal e co-proprietario del team di Brackely che, ai microfoni delle emittenti italiane, aveva appunto specificato come il “setting” delle vetture era stato scelta specificatamente per fornire priorità al passo gara. Da qui la sorpresa per il buon rendimento ottenuto durante la fase finale della sessione classificatoria.

Il manager austriaco aveva inoltre aggiunto che solo dopo il GP avrebbe scoperto se le prerogative impostate sulle auto sarebbero risultate fattuali, rimandando la bontà di tale decisione al termine dei 300 chilometri e fischia necessari a completare il primo round stagionale della campagna agonistica di F1, la più lunga della storia. Naturalmente non possiamo dimenticare un fatto all’interno di questo ragionamento. Una congettura che lo stesso ex pilota originario di Vienna ha ricordato.

Essendo l’auto nera e grigia nuova di pacca, come succede per le altre monoposto del lotto, servono almeno 3 Gran Premi per capire il reale rendimento e testare le auto tedesche su diversi scenari competitivi. I feedback positivi ci sono perchè finalmente, al contrario del mondiale scorso, l’auto reagisce alle regolazioni. Obbedisce senza fare troppe storia, in pratica. Ma non è tutto oro quello che luccica.

Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) approfitta dell’errore di George Russell (Mercedes AMG F1 Team) e lo in fila in curva 10

Il problema relazionato alla sospensione posteriore di nuova concezione pareva risolto nel week end e invece, a quanto capito dalla nostra redazione, qualche piccolo grattacapo resta. Niente di irrisolvibile, intendiamoci, ma abbastanza, almeno quest’oggi, per limitare il rendimento di Lewis e George e non farli accedere alla massima prestazione ottenibile. Il risultato soddisfa a metà. Ci si aspettava qualcosa di più, inutile negarlo.


Gp Bahrain 2024, Mercedes W15: warning PU e batterie. Fine tuning meccanico imperfetto

Battere la Scuderia Ferrari pareva alla portata per Mercedes. E invece le due W15 hanno preso la paga pure dalla numero 16. Una SF-24 che sin dalla partenza ha sofferto un chiaro sbilanciamento delle temperature sull’asse anteriore, tra i dischi del freno destro e sinistro che, di fatto, ha modificato l’assetto in frenata della SF-24 che “tirava” sempre verso un lato in staccata, quello destro.

Eppure James Alison, qualche giorno fa, sosteneva che le rosse erano dietro nel passo gara. Tuttavia c’è un fatto importante che va messo sotto la lente di ingrandimento. Parliamo dei vari warning che Russell e Hamilton hanno ricevuto con tanto di led luminosi sul volante, perché power unit e batterie avevano raggiunto una temperatura di esercizio troppo alta. Scenario che ha costretto i britannici a rallentare per non creare situazioni potenzialmente dannose.

George Russell (Mercedes AMG F1 Team) viene sverniciato dalla SF-24 di Carlos Sainz (Scuderia Ferrari)

George sostiene che con ogni probabilità la scelta sull’engine cover del team era sbagliata, in quanto le feritoie presenti sulla carrozzeria non erano in grado di evacuare il quantitativo di calore corretto. Sotto questo punto vale la pena ricordare un fatto, però. Durante la stagione 2023, Mercedes ha quasi sempre sofferto con questo problema che, guarda caso, puntualmente si è ripresentato al primo round stagionale in Bahrein, dove la colonnina di mercurio non era nemmeno poi cosi alta.

Considerando che altre vetture, una su tutte la Ferrari SF-24, avevano un quantitativo di branchie decisamente minore nella parte alta del capò e ciononostante tale grattacapo non ha fatto presenza, viene da pensar che almeno in parte, le cause del problema patito a Sakhir dalle W15 fosse di natura differente. Secondo la nostra redazione il reparto motori di Brixworth lavora da tempo per trovare una soluzione che risolva definitivamente questa situazione.

Per il resto possiamo dire che Lewis Hamilton si è definito deluso dal passo della vettura, non conforme ai dati ottenuti al simulatore. Dopo la qualifica il sette volte campione del mondo di F1 aveva ricordato un fatto: “speriamo che il set-up fortemente pensato per la gara funzioni“. A ragion veduta così non è andata. Una messa a punto meccanica che non ha ottimizzato il rendimento. Parliamo della nuova sospensione al retrotreno in relazione allo schema sospensivo anteriore. Il fine tuning, in altre parole, non ha fornito quel passo avanti studiato sulla carta.

Lewis Hamilton (Mercedes AMG) – Gp Bahrain 2024 Associated Press / LaPresse Only italy and Spain

Se a questo sommiamo sommato i problemi sofferti sulla PU in merito alle temperature, è chiaro che il quadro della situazione è risultato tutt’altro che ottimale. Ci sarà tempo e modo di capire. Tra meno di una settimana si torna in pista a Jeddah. Circuito completamente differente dove però le condizioni climatiche saranno senza dubbio più calde. Resta da capire come verrà gestito il tutto, per fornire a Lewis e George un’auto capace di spingere al massimo.


Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz

Immagini: Mercedes AMG F1 TeamNicolas Carpentiers – @NicolasF1i

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Zander Arcari