Nuovi scenari sul caso Horner che vedrebbe coinvolta direttamente la Red Bull. Il team principal britannico, al centro della gogna mediatica per quanto accaduto nelle ultime settimane, sembra sempre più in rotta con la parte austriaca dell’azienda con sede a Fuschl, tant’è che l’amministratore delegato Oliver Mitzlaff, di fatto il successore del compianto Dietrich Mateschitz, sarebbe stato intenzionato a licenziarlo lo scorso 2 febbraio una volta venuto a conoscenza delle presunte, è sempre bene essere chiari, molestie ad una dipendente del team.
Con grande stupore del CEO, Christian Horner è stato assolto da ogni accusa. E questo non ha fatto piacere ai vertici, men che meno a Jos Verstappen (papà del tre volte campione del mondo Max) che ha pubblicamente dichiarato come il team austriaco, con l’inglese ancora al comando, rischierebbe di essere fatta a pezzi. La storia però sembra essere ben lontana dalla mera questione del comportamento inappropriato del quale si è parlato nell’ultimo mese, perché le radici potrebbero essere ben diverse e anche abbastanza clamorose.
L’indiscrezione è forte: Christian Horner avrebbe provato a comprarsi la Red Bull (parliamo del team di Formula 1, ndr). La proposta sarebbe stata avanzata al thailandese Chalerm Yoovidhya, deterrente del 51% delle quote dell’azienda e “sponsor” del manager inglese. Lo stesso miliardario asiatico infatti sostiene Christian, e i due sono stati insieme tutto il tempo nel corso del weekend del Gran Premio del Bahrain vinto da Max Verstappen davanti a Sergio Perez.
Questa, che ripetiamo essere un’indiscrezione proveniente da ambienti vicini alla scuderia di Milton Keynes e quindi molto affidabile, apre a tantissimi scenari: si spiegherebbe l’inasprimento dei rapporti tra Mitzlaff e Horner, e anche la sparata di Jos Verstappen dopo il Bahrain troverebbe senso, visto comunque il legame tra la parte austriaca dell’azienda e la famiglia del campione olandese. Nella società il “casino” è “già bello che scoppiato”, ma da tempo c’è anche una netta divisione di intenti tra maggioranza e minoranza. E i retroscena non finiscono qui.
Difatti, nella lotta per il comando della squadra di F1 rientrerebbero anche le frizioni che, lo scorso anno, hanno opposto Marko e Horner. E non è un segreto che la famiglia Verstappen sia fortemente legata a Marko, né è un segreto che quest’ultimo goda della fiducia della parte “austriaca” del colosso delle bevande energetiche.
Altra questione spinosa: in Red Bull c’è la paura di perdere Max Verstappen. Voci incontrollate provenienti dalla Germania si sono fatte sempre più insistenti nelle ultime ore, con il tre volte campione del mondo che, insieme a suo papà Jos, avrebbe iniziato a parlare con Toto Wolff, e quindi con la Mercedes, per il prossimo futuro. Lo scatto fotografico che ha visto protagonisti proprio papà Verstappen e il manager austriaco ha già fatto il giro del mondo, e le indiscrezioni si sono più che sprecate sull’argomento.
L’addio di Hamilton quindi, prossimo alla Ferrari, potrebbe forse inconsapevolmente aver scatenato una girandola di piloti ben più grande del previsto: il trasferimento di Max sembra comunque molto complicato al momento, presumiamo ci siano delle clausole “mostruose” nel suo contratto. Ma un’altra cosa è ormai chiara, ossia i dissidi tra l’entourage del pilota, in primis suo papà, e chi attualmente ha il coltello dalla parte del manico, ossia Christian, al quale è legata fortemente anche la figura di Adrian Newey, senza il quale oggi Verstappen non avrebbe una vettura quasi impossibile da battere.
Gli scenari possibili sono molteplici, e parlare di un prossimo passaggio dell’olandese alla Mercedes è ancora troppo prematuro, questo è ovvio. Ma non più un tabù, anche perché in Formula 1 i contratti hanno una loro valenza, ma ci vuole davvero poco per farne carta straccia e, come abbiamo visto anche con il passaggio di Lewis Hamilton alla Ferrari, i colpi di scena possono essere sempre dietro l’angolo.
Capiamoci, non stiamo dicendo che avverrà sicuramente, ma potremmo essere all’alba di un nuovo tormentone che magari ci accompagnerà per tutto il 2024, sperando di potervi parlare anche di una vera lotta in pista, e non solo nelle “segrete stanze” di un team. Quella sì che sarebbe la cosa più importante…
Autore: Andrea Bovone
Immagini: Oracle Red Bull Racing