Verstappen è un fenomeno. Un talento che Red Bull ha saputo scovare e far crescere ed ora se ne gode i frutti. La pole numero 33 di Max racconta, se ancora servisse, quanto la sua bravura al volante di una monoposto di F1 sia alta. Il suo crono in Q3, 1:29.179, precede quello della Ferrari SF-24 di Leclerc e della Mercedes W15 di George Russell. Il campione del mondo in carica si è reso protagonista di un super giro nel secondo tentativo del Q3.
Per di più ha usufruito, sul rettilineo di partenza, della scia McLaren di Oscar Piastri che stava concludendo il proprio giro cronometrato. Il ventiseienne di Hasselt ha goduto di una doppia fortuna, però. Sì perchè oltre alla scia del britannico, Verstappen ha beneficiato di un cotesto competitivo in relazione alla rendimento della rossa di certo favorevole: i “due Carlo” non hanno ottimizzato le prestazioni. Facendolo, la partenza dal palo sarebbe stata molto più complicata.
Verstappen si è divertito, come potrebbe essere altrimenti quando il risultato alla fine ti sorride. Max ha cercato è ottenuto il grip necessario nelle libere, ma con il vento degli ultimi giorni è stato complicato mettere assieme il giro perfetto. Lo stesso è stato in qualifica, tra Q1 e Q2, sebbene il tracciato migliora progressivamente con tante vetture. Tirare tutto fuori nel Q3 è stato parecchio per l’olandese che, ovviamente, si definisce più che contento per il trentatreesimo ruotini Pirelli.
Onestà sotto braccio, Max descrive “inattesa” la sua prestazione, in quanto la sua Red Bull RB20, in qualifica, ha mostrato un rendimento superiore a quello che un po’ tutti all’interno della scuderia di Milton Keynes si attendevano. Massimizzare le prestazioni tramite il fine tuning della vettura non era affatto semplice, a quanto pare. Operazione che ha concesso un grado di bilanciamento dell’auto sufficiente per dare il massimo, scongiurando il tedioso “pericolo” vento. Imboccare la giusta direzione nella messa a punto ha concesso di spingere per realizzare un ulteriore passo in avanti nella sessione classificatoria.
Per quanto concerne la gara, il pensiero del campionissimo della Red Bull non è poi così differente. in gara saremo vicini. A livello teorico si aspetta un rendimento molto vicino tra i vari top team. Ciò malgrado Verstappen confida cecamente nella sua RB20 sul passo gara, fattore senza dubbio più importante dell’interno week-end. Ragion per cui, nella mente del pilota, la fiducia di mettere assieme una buona corsa si palese e fa presenza, insomma. Se da un lato abbiamo Max che festeggia l’ennesimo grande risultato, dall’altro lato del box non è così.
Sergio Perez offre l’ennesima prestazione sotto tono e comunque non all’altezza del suo compagno di squadra. Una qualifica, quella del messicano, dove non è riuscito a massimizzare il suo rendimento acciuffando solamente la quinta posizione in grigia. Partire in terza fila non era certo l’obietti stimato per il trentaquattrenne di Guadalajara, sebbene come risultato non si debba sottovalutare ascoltando il suo ragionamento. Questo perché salvare un set di Pirelli a banda rossa in vista della corsa sarà di parecchio aiuto.
Un aspetto che fa ben sperare in vista del primo Gran Premio della campagna agonistica 2024, su una pista nella quale superare non è poi così complicato come in altre. Per farlo la partenza del messicano dovrà senza dubbio essere ottimo, sfruttando il benefico suddetto offerto dall’extra grip delle Soft nuova di pacca. Sulla carta il ritmo gara è davvero buono, si tratta solo di metterlo in pratica, senza incappare in errori o situazioni che non permettano di estrarre l’alto potenziale della Red Bull RB20.
Autore: Silvia Napoletano – @silvianap13
Immagini: Oracle Red Bull Racing