Formula 1

F1|Ferrari: il top management ha concesso pieni poteri al reparto corse

L’inizio di stagione di F1 della Ferrari è stato certamente molto incoraggiante. La Scuderia di Maranello ha di fatto massimizzato tutti i risultati conseguiti fin qui nelle prime quattro gare del mondiale 2024 di questa campagna agonistica, riuscendo anche a portare a casa una bella doppietta in Australia con Sainz davanti a Leclerc, approfittando del primo vero guasto della Red Bull di Verstappen dopo due anni circa.

Il lavoro svolto sin qui dal team principal Frederic Vasseur è stato eccellente, ed è sotto gli occhi di tutti come negli ultimi 15 mesi, in Via Abetone Inferiore 4, aleggi una serenità che mancava davvero da tanti anni. Il merito del manager francese è stato quello di riassettare l’organizzazione in fabbrica, togliendo quegli elementi che sotto la gestione disastrosa di Mattia Binotto hanno compiuto veri e propri scempi, come Iñaki Rueda, piuttosto che David Sanchez, passato in McLaren e poi andato via da Woking dopo appena tre mesi.

Mattia Binotto, ex capo della Gestione Sportiva della Scuderia Ferrari

La Ferrari SF-24 ha cancellato in fretta e furia le enormi difficoltà causate dalla vettura progenitrice, l’ultima lasciata dall’ingegnere ricciol-occhialuto, e del quale onestamente non si sente la mancanza in Italia quantomeno sotto il mero aspetto gestionale. Vasseur ha dato carta bianca a tecnici come Enrico Cardile ed Enrico Gualtieri, e i risultati sono ora evidenti. La Red Bull resta certamente ancora lontana, ma meno, molto meno, rispetto a pochi mesi fa. Senza contare che la prima evoluzione della monoposto modenese è pronta a scendere in pista a Imola per cercare di chiudere il gap sui campioni del mondo in carica. Questo il target.


F1|Ferrari: il netto cambiamento di John Elkann

Durante il mandato di Mattia Binotto, alla Ferrari si contestava la mancanza di polso da parte della proprietà. John Elkann, presidente dalla prematura scomparsa di Sergio Marchionne nel 2018 è sempre stato molto introverso, quantomeno pubblicamente: rilasciava dichiarazioni opinabili, sembrava che la squadra corse F1 non gli interessasse più di tanto. Insomma, era tutto un po’ lasciato a se stesso, e di fatti i risultati non sono mai arrivati, anzi, la scuderia ha dovuto pagare anche l’umiliazione di essere stata trovata con le mani nella marmellata tra 2019 e 2020 per via delle irregolarità alla power unit e che l’hanno di fatto penalizzata per un paio di stagioni.

Una sorta di squalifica camuffata, per intenderci. Chiaramente non abbiamo idea di quale sia stato il patto con la FIA, ma ecco, un’idea ce la siamo fatta un po’ tutti, e sarebbe bastato solo quello per mandare a casa i responsabili di questa figura, onestamente barbina per un marchio, un nome e una storia come quello della Ferrari. Con il riassetto societario, l’uscita del CEO Camilleri per motivi di salute e l’arrivo di Benedetto Vigna, si è data una prima sterzata all’azienda, dopodiché si è passati alla squadra corse con il tardivo, più che mai, allontanamento di Binotto e l’arrivo di un uomo di pista come Frederic Vasseur.

Frederic Vasseur, team principale della storica Scuderia Ferrari

Dare tutto in mano a una figura del genere era essenziale, e qualsiasi tentativo iniziale da parte dell’azienda, vedi lo stesso Vigna, di mettere bocca e mano sulle decisioni del nuovo capo della Gestione Sportiva è stato reso vano. A Vasseur doveva e deve essere lasciato campo libero, carta bianca, non bisogna intervenire, ed è quello che nell’ultimo anno di fatto sta accadendo in Ferrari, tant’è che dell’amministratore delegato ex Apple non sentiamo più alcuna frase in tema F1, mentre John Elkann, probabilmente, ha capito come muoversi negli ultimi tempi, scendendo in campo quando necessario.


F1|Ferrari: Elkann pensa già a Lewis Hamilton

Il presidente della Ferrari aveva un solo obiettivo da quando Vasseur è diventato il team principal della storica scuderia italiana: portare Lewis Hamilton a Maranello e dare alla vettura rossa, nuovamente, un sette volte campione del mondo, andando così a pareggiare il record, se così possiamo definirlo, del team Mercedes, l’unica squadra di F1 ad oggi ad aver avuto due campioni con il numero più alto di mondiali vinti.

Lewis Hamilton, prossimo pilota della Ferrari

E’ diametralmente cambiato anche il suo modo di fare il presidente della Ferrari, evidentemente l’esperienza paga anche per un profilo così di alto rango, appoggiando in pieno il ritorno nel WEC con la 499P, e pensate un po’, la scuderia ha vinto a Le Mans dopo 50 anni di assenza. Se il buongiorno si vede dal mattino, la strada incanalata dal nuovo corso potrebbe portare a risultati entusiasmanti nei prossimi anni, è quello che sperano i tifosi, e forse anche tutto il movimento F1 in generale.

Elkann, in una lettera inviata ai soci Exor, rafforza queste argomentazioni, vedendo un futuro roseo per la Ferrari nel mondo delle corse: “Nel 2024 accelereremo il nostro obiettivo di costruire grandi aziende attraverso il giusto allineamento tra proprietà, governance e leadership. La Scuderia Ferrari di Formula Uno sta fornendo un buon esempio di questo progresso, avendo iniziato la stagione con diversi piazzamenti a podio”.

Il numero uno della Ferrari in F1 però cita Lewis: “Con il successo, è importante tenere a mente le parole di Hamilton, il quale si unirà alla Scuderia l’anno prossimo: “Nelle corse ci sono sempre cose da imparare, ogni singolo giorno, c’è sempre spazio per migliorare e penso che questo valga per tutto nella vita”. Le sue parole richiamano una delle coppie di valori di Exor, ossia ambizione e umiltà”.

Frederic Vasseur e John Elkann (Scuderia Ferrari)

Citare Lewis Hamilton nella lettera non è casuale: Elkann è stato in prima linea nell’andare a trattare il campione britannico di F1 , ne ha parlato più volte con Toto Wolff, e lo stesso austriaco sapeva che prima o poi sarebbe successo. L’inglese ha fiutato le difficoltà Mercedes degli ultimi anni, forse si è sentito anche un po’ messo da parte dal 2022, quando non è stato ascoltato dai tecnici per migliorare la vettura, e poi, i progressi fatti dalla Ferrari sono evidenti. Che siano dei segnali di un futuro glorioso in F1 per la storica Scuderia Ferrari?


Autore: Andrea Bovone

Immagini: Scuderia Ferrari – Mercedes AMG F1 Team

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