Ferrari è pronta al a sbarcare in Cina, quinto round del campionato di F1 targato 2024. Il Circus torna a Shanghai a distanza di cinque anni dall’ultima edizione datata 2019. Sarà il primo sprint weekend della stagione, format abbastanza divisivo nella sua valutazione, sia da parte dei fan che dei piloti come ad esempio Max Verstappen. La scorsa stagione la Scuderia Ferrari ottenne i suoi migliori risultati in questi fine settimana i suoi migliori risultati, ad eccezione della vittoria di Singapore, proprio nelle tappe in cui è stato adottato tale format.
Basti pensare che ad eccezione dell’ostico tracciato del Qatar, quando ha fatto presenza la F1 Sprint, Leclerc ha conquistato la prima fila con due pole e altrettante piazze d’onore la domenica, su circuiti completamente diversi. La scuderia italiana ha dimostrato di eccellere nel comparto delle simulazioni, in quanto ha fornito agli ingegneri di pista e ai piloti setup di base subito competitivi. Altra chiara evidenza del scorso mondiale è stata la capacità di Charles di arrivare con la sua Ferrari molto prima del suo teammate al limite della monoposto quando il finse settimana era “compresso”.
Dopo i primi quattro gran premi dell’anno corrente, sembra che il monegasco abbia maggiori difficoltà nel raggiungere la finestra operativa ideale delle gomme per estrarre il massimo potenziale dalla Ferrari SF-24 sul giro secco. La monoposto 2024 sembra essere più costante nel ritmo di gara e meno efficace sul push lap. La SF-23 riusciva ad attivare velocemente le gomme fornendo un ottimo grip sul giro secco, mentre pagava dazio in termini di integrità nei long run. Come anticipato dalla nostra redazione, il monegasco ha effettuato diverse sessioni extra al simulatore (tre giorni) per migliorare l’attivazione delle mescole nell’outlap in F1.
Il target era semplice: alzare la sua comprensione sul ciclo isteretico dello pneumatico e di riflesso, appunto, garantire l’ottimale finestra di funzionamento delle gomme. Parallelamente gli ingegneri di Maranello, attraverso l’ausilio dell’high performance computer (HPC, nda), hanno studiato un preciso tyre model per la Ferrari SF-24, effettuando quello che viene definito il “tailoring” del modello matematico che simula il comportamento delle “calzature”, cruciale per fornire ai ferraristi i giusti strumenti e ottimizzare il rendimento delle mescole nelle fasi classificatorie del gran premio di F1.
Ferrari conta di ribadire anche in Cina la sua posizione nelle gerarchie del mondiale: seconda forza equidistante tra Red Bull e McLaren, cercando di ottimizzare la geometria del circuito di Shanghai attorno alla SF-24. Sarà molto interessante verificare se la capacità di massimizzare il risultato complessivo del team negli sprint weekend sarà fattuale anche con il nuovo progetto tecnico. E qui entra in gioco il simulatore dove si testare i 2/3 livelli di carico nel “pre-evento”, per testare diversi livelli di grip su long run e giri di qualifica.
Le sessioni simulative consentono di verificare anche l’adattamento del pilota su diversi livelli di downforce in base alla sua consistenza e come debba adattare il suo approccio di guida. In sostanza un lavoro che va definire una finestra di utilizzo e prepara diverse configurazioni della Ferrari SF-24 in merito a determinati parametri: spinta verticale installata, camber, rigidezze da terra e sospensive, tipo di molle e altro ancora. Tuttavia il margine di errore negli sprint weekend deve essere minimo altrimenti si rischia di compromettere l’intero evento, considerando che il tempo per modificare il set-up è molto limitato.
Situazione che anche per Red Bull non è affatto semplice. Basti pensare al Giappone, dove durante il venerdì le lamentele di Verstappen in radio non sono state certo poche. La RB20 resta la vettura da battere, ma abbiamo potuto facilmente constatare, nei primi appuntamenti della campagna agonistica 2024, come il venerdì sia spesso un pelo indigesto ai campioni del mondo che solo una volta presi in esame i dati delle prime due sessioni di libere, hanno la grande capacità di correggere e sistemare alla perfezione la vettura, nelle Fp3, poi pronta per affrontare la qualifica al meglio.
Al contrario la rossa scende in pista e sino dalla prima tornata si trova a proprio agio, lavorando sul fine tuning per ottimizzare la messa a punto. Senza ombra di dubbio Shanghai rappresenta un punto interrogativo importante in merito al setting delle wing car che in Cina non hanno mai corso. Contesto dove, di proposito, Liberty Media ha voluto enfatizzare lo scenario inserendo la prima F1 Sprint del campionato. Un modo per mischiare maggiormente le carte e offrire un grado di incertezza superiore. Ferrari ha profuso grandi sforzi in tal senso e attende “l’esame” gomme su di una pista molto bella ma dal layout parecchio tecnico e difficile.
autore: Roberto Cecere – @robertofunoat
Immagini: Scuderia Ferrari – F1 Tv