Prestazione incolore per la Ferrari nelle qualifiche ShootOut del Gp della Cina 2024, ovvero la sessione che determinerà la griglia di partenza della Sprint Race di domani mattina (il via alle ore 5). Carlos Sainz è stato ancora una volta il migliore dei due piloti vestiti di rosso, ma scatterà soltanto dalla quinta posizione, mentre Leclerc, autore anche di un errore nelle SQ3, si è dovuto accontentare della settima casella.
Le condizioni nelle quali si sono svolte le qualifiche sono state molto variabili, e già dalle SQ1 qualche gocciolina di pioggia ha minacciato le vetture in pista, e di fatto poi, nell’ultima e decisiva sessione, l’acqua ha preso il sopravvento sull’asciutto, e si è dovuti quindi ricorrere all’utilizzo delle mescole intermedie. Lando Norris, alla fine della fiera, ha conquistato la pole position, e al suo fianco ci sarà Lewis Hamilton. Peggio del solito le Red Bull: quarto Verstappen, sesto Perez, in un bel club sandwich proprio con le Ferrari.
Ancora una volta la SF-24 ha dimostrato di avere problemi per quanto concerne il warm-up della gomma, un guaio accentuato dalle temperature più basse e quindi dall’asfalto bagnato. Infatti questa volta, oltre a Leclerc, anche Sainz ha avuto grosse difficoltà nel giro di lancio, confermando quindi un difetto della monoposto, che da una parte permette ai piloti di non avere praticamente degrado, ma dall’altra si fa fatica a trovare ritmo subito.
La Ferrari di Carlos Sainz, infatti, non è riuscita a colmare il gap con il poleman Norris, tant’è che il distacco tra i due si aggira sui tre secondi. Per carità, le condizioni difficili della pista hanno fatto sì che anche tutti gli altri, Red Bull comprese, avessero grossi problemi di tenuta sull’asfalto viscido di Shanghai, e solo la McLaren del pilota britannico è riuscita ad adattarsi meglio, pur commettendo diversi errori.
Non ne dobbiamo fare sicuramente un dramma, anche perché questa sessione è più un appendice del weekend con il format della Sprint Race, visto che domani dopo la mini gara ci sarà nuovamente la possibilità di cambiare assetto, però verranno comunque assegnati punti, quindi bisogna massimizzare tutto quello che si ha disposizione. Nel caso della Ferrari, c’è da lavorare per rimanere al passo in queste condizioni, evidentemente complicate per una serie di motivi, come per esempio una sola ora di prove a disposizione, l’asfalto che è una mezza ciofeca e il non aver mai corso con queste macchine, su questa pista, con la pioggia.
E’ di questo avviso anche Carlos Sainz, il quale però lancia un mini campanello d’allarme, perché evidentemente questo problema della SF-24 va risolto nel prossimo futuro: “È stata una sessione complicata – riferisce lo spagnolo -. Abbiamo superato SQ1 ed SQ2 senza difficoltà ma in SQ3 è arrivata la pioggia e, montate le Intermedie, abbiamo faticato parecchio con le gomme posteriori dal momento che non siamo riusciti a mandarle correttamente in temperatura. Se la Sprint Race domani sarà bagnata, non sarà facile per noi, bisognerà trovare una soluzione, mentre sull’asciutto possiamo giocarcela, più o meno”.
La Ferrari più in difficoltà è stata nuovamente quella di Charles Leclerc, settimo a fine giornata e con una chicca all’inizio delle SQ3, ovvero la perdita di controllo della sua SF-24, un bacetto al muro e quindi via ai box per cambiare l’ala anteriore danneggiata. Per questo motivo il monegasco non ha potuto prendere il ritmo necessario per affrontare al meglio la sessione, e il risultato finale ne è una logica conseguenza.
Il rammarico più grande per Leclerc è quello di non aver potuto dimostrare i progressi fatti sull’asciutto nell’ultima settimana, avendo lavorato tanto al simulatore per mettere al meglio le temperature delle gomme nel giro di lancio delle qualifiche, ma il tutto è stato fatto su condizioni d’asciutto. Diciamocelo, un po’ di sfortuna che non ha mai abbandonato il buon Charles, il quale spera di rifarsi già domani nella Sprint, ma soprattutto nelle qualifiche del pomeriggio, quelle che determineranno la griglia di partenza della gara di domenica.
“Ho faticato sin dal primo giro sul bagnato – ha ammesso Leclerc -. E’ stato molto difficile mandare le gomme in temperatura, e quando ho spinto un po’ di più mi sono girato, complicando il mio pomeriggio. Non sono riuscito a fare miracoli, non ho fatto il massimo e non sono contento di questo. La cosa positiva è certamente il passo in avanti sull’asciutto, ma volevo già dimostrare qualcosa oggi, la pioggia non me l’ha permesso”.
Non sembrerebbe un n problema cronico quello della Ferrari, ovvero non riuscire a mettere in temperatura gli pneumatici per il giro lanciato, perché oggi, sul bagnato, le condizioni non si possono certo paragonare a Suzuka. Resta il fatto che la SF-24 non attiva facilmente le gomme ma oggi, senza dubbio, non è lo scenario corretto per dare un giudizio che invece, nella qualifica di domani che dovrebbe essere asciutta, troverà riscontri senza dubbio più effettivi. D’altronde le condizioni sono state proibitive per tutti, e anche in Red Bull, sia Verstappen che Perez faticavano a stare in pista. Per questa ragione calma e gesso.
Autore: Andrea Bovone
Immagini: Scuderia Ferrari