Suzuka: il primo stint di Leclerc a bordo della sua Ferrari con le medie è stato ottimo. Le gomme sono durate senza problemi ben 25 tornate. Il monegasco ha realizzato il suo miglior cronometro (1:37.480) al passaggio numero 20, unico pilota in griglia capace di migliorare i suoi tempi verso la fine del run. Completati 11 giri con le Pirelli a banda gialla, subito dopo essersi liberato di Piastri che non riusciva a passare a causa della top speed non eccezionale per via di un quantitativo di carico importante installato sulla vettura), il ferrarista “si mette” sui lap-time di Verstappen (prima che l’olandese si fermasse ai box), il cui trend, al contrario di quello di Charles, tende a salire.
Come abbiamo sottolineato nelle nostre analisi del fine settimana giapponese, la qualifica imperfetta della Ferrari ha inciso non poco sul risultato finale della corsa. Scattare dall’ottava casella della griglia ha condizionato notevolmente la gara di Leclerc: nei primi 11 giri, dietro il traffico di Piastri, il pilota originario del Principato di Monaco perde circa 1.5 secondi al giro rispetto a Verstappen, beccandosi circa 6/7 decimi in media per ogni tornata dal compagno di squadra spagnolo, anch’egli bloccato al volante della sua SF-24 dal rendimento inferiore della McLaren MCL38 di Lando Norris.
Dopo essersi fermato a circa metà gara per dare modo ai meccanici di sostituire i suoi compound per montare un set di gomme hard nuove di pacca, il talento della Ferrari completa il suo personale capolavoro: a bordo della vettura numero 16 Charles mette assieme 29 giri in questo secondo e ultimo stint, patendo un degrado negativo di -0.036 secondi al giro. In pratica ogni passaggio il ferrarista è in grado di migliora costantemente i suoi tempi sul giro. Una progressione dal time attack pari a 1:36.090 sino ad arrivare all’ultimo giro del Gran Premio del Giappone edizione 2024 fermando il riscontro cronometrico sul tempo di 1:35.044.
Possiamo pertanto sostenere senza sbagliare che la gestione del consumo gomme di Leclerc è stata davvero magistrale. Avvalendoci dei grafici telemetrici possiamo confermare attraverso i dati quanto detto. Osserviamo pertanto la seguente immagine che mette a confronto il giro 29 della rossa (uno dei primi giri con gomma bianca) con il passaggio numero 51 (uno degli ultimi). In primo luogo, si evince facilmente come le velocità di punta in fondo a tutti i rettilinei e in generale a centro curva siano maggiori verso fine gara, dove Leclerc è in grado di rilasciare il piede dall’acceleratore più tardi, parzializza il gas in quantità minore e i giri motore sono leggermente più alti, circa 300 RPM in più, nell’ultima fase di gara.
La grande differenza si nota in maniera particolare nel primo settore: nei primi giri con gomma bianca, in curva 1 Leclerc effettua del lift and cost per minimizzare il consumo dello pneumatico e nel successivo snake composto da 6 curve ad alta velocità di percorrenza i rapida successione, parzializza maggiormente il gas andando a surriscaldare meno le gomme. Anche la gestione del freno è leggermente dissimile, in quanto l’input di staccata avviene leggermente prima, mentre lo sgancio dal pedale del freno si palesa più o meno sempre nello stesso punto (lo si può notare specie nelle curve 13 e 14).
Oltre a Leclerc soffermiamoci sulla gara del suo teammate. Il madrileño della Ferrari ha avuto senza dubbio vita più facile, in quanto al sabato è riuscito a massimizzare maggiormente la qualifica partendo dalla quarta casella dello schieramento. Degna di nota anche la corsa di Carlos Sainz, in quanto nel terzo e ultimo stint, girando in aria pulita (a parte il “sorpasso” nei confronti del compagno di scuderia), ha avuto un passo medio e un degrado molto simile a quello della solidissima Red Bull.
Media Verstappen: 1:34.700
Media Perez: 1:34.990
Media Sainz1: 1:34.690
Degrado Verstappen: +0.008
Degrado Perez: +0.014
Degrado Sainz: +0.040.
Senza dubbio la scuderia di Milton Keynes ha messo in piazza un’amministrazione minore delle copertura nell’ultimo stint a differenza di quanto fatto nei due run precedenti, in cui per preservare le gomme effettuavano un leggero lift in percorrenza della curva 130R (che con le vetture di oggi si fa in pieno). Tirando le somme di questa breve analisi possiamo trarre due conclusioni. La prima riguarda la bontà del ritmo sciorinato dalle vetture italiane che se avessero massimizzato la qualifica, con ogni probabilità, sarebbero state in grado di mettere molta più pressione ai due bolidi colorati blue racing.
Altro fattore importante riguarda la capacità intrinseca della SF-24 nel mantenere i compound nella corretta finestra di funzionamento con alto quantitativo di carburante a bordo. Senza dubbio un aspetto “vitale” nell’economia di un campionato che permette alle vetture di Maranello di potersi esprimere al meglio la domenica. Tuttavia, come abbiamo detto in precedenza la qualifica ha un peso specifico molto importante, aspetto sul quale Ferrari sta lavorando specie con Leclerc.
Come anticipato dalla nostra redazione, il monegasco ha passato tre giorni a Maranello per studiare il ciclo isteretico in merito all’attivazione delle coperture. Secondo le info raccolte, il Cavallino Rampante ha studiato con perizia diversi scenari ipotetici, con il chiaro obiettivo di presentarsi a Shanghai con la warm-up strategy più indicata sotto braccio. Charles si sente pronto e soprattutto pensa di aver capito come migliorare l’attivazione delle mescole che, a bordo della SF-24, non sempre e parsa semplice.
Tornare in China dopo 5 anni di assenza non sarà affatto facile, specie se consideriamo che le wing car di nuova generazione non hanno mai girato a Shanghai. Proprio per questo, a maggior ragione, il lavoro extra svolto nel campo ipotetico dal monegasco sarà ancora più prezioso. Un bagaglio tecnico accumulato dal ferrarista per massimizzare il rendimento delle mescole in qualifica e cancellare queste difficoltà che Leclerc ha incontrato in questo primi scorcio della campagna agonistica edizione 2024. Provvedimento utile per allinearsi al compagni di squadra che al momento è parso più proficuo nel mero utilizzo delle mescole con poca benzina a bordo.
Autori e grafici: Marco Iurlandino – Alessandro Arcari – @berrageiz
Immagini: Scuderia Ferrari