Ferrari va a podio con Sainz e realizza un grande recupero con Leclerc. Un terzo e quarto posto alle spalle di Red Bull che certifica un fattore: il Cavallino Rampante è la seconda forza del campionato. McLaren partiva davanti ma nulla ha potuto con ritmo e strategia della rossa. Un “lezione” che il team di Woking prende e porta a casa, su di una pista “amica” delle vetture color papaya considerando le caratteristiche della buona MCL38. Mercedes ridimensionata, Aston Martin come sopra. Un fine settimana non perfetto che però non è da buttare nell’economia della stagione.
Ferrari poteva fare meglio? Decisamente si, specie poteva farlo sulle gomme in merito all’attivazione. Un problema che di fatto ha bloccato una buona fetta della competitività delle monoposto italiane che, partendo davanti, senza dubbio avrebbero potuto mettere molta più pressione alla Red Bull. Scuderia di Milton Keynes che vince senza “sbattersi”. Un trionfo comodo dove Verstappen veleggia e Perez prova a inseguire. Una RB20 che va davvero forte, creatura di Christian Horner e Adrian Newey. Dopo il week end disastroso australiano, a Suzuka i campioni del mondo in carica tornano a dominare.
Vasseur è una persona sincera davanti ai microfoni: ogni riferimento non è puramente casuale, ricordando con Mattia Binotto spesso riportava questioni in maniere diversa dai fatti. Per i ferraristi oggi sia andata davvero bene, questo il primo pensiero di Fred. Strategia sulle gomme davvero buona. Senza dubbio quello che è mancato riguarda la giornata di ieri, perché il lavoro fatto poteva essere senza dubbio migliore. Per quanto concerne la corsa un plauso va fatto a Carlos, autore di una prestazione solida e consistente, mentre Charles ha realizzato un recupero importante dall’ottava alla quarta posizione: ottimo lavoro di squadra, insomma.
Sainz sosteneva in radio che il consumo delle mescole era differente tra uno stint ed un altro, ma il linea generale il degrado patito era minore di quello che ci si aspettava. Ragionando su questo aspetto, utilizzando la strategia fatta con Leclerc anche sul madrileño, si poteva forse aspirare a prendere la Red Bull di Perez? Vasseur non è di questa idea, perché secondo i calcoli del manager di Draveil la strategia più rapida era comunque quella a due soste. Su Charles la decisione presa era in merito alla necessità di evitare il traffico. I primi giri dello stint si è perso tempo in fatti, dovendo rallentare il passo per evitare le scia sporca.
Il gap sulla Red Bull rispetto alla scorsa stagione è stato limato parecchio. Ciononostante non è stato sufficiente per chiudere il delta sulla scuderia di Milton Keynes. Il francese ribadisce che le mancanza del sabato hanno fatto tanta differenza, forse troppa. Dato positivo? Il degrado non è stato un problema e le due SF-24 non erano poi così lontane dal realizzare il giro veloce in gara, alla fine dello stint. Tuttavia la Q3 pesa. Proprio per questa ragione Ferrari lavorare sotto questo aspetto. Il fatto curioso è questo: rispetto al 2023 è praticamente l’opposto, trovando più prestazione in gara rispetto al sabato. La forbice va chiusa…
In ultima istanza un aspetto. I “due Carlo” si sono sfidati in pista? Nossignore. Erano su due strategie differenti e quando Carlos è arrivato come un treno negli scarichi di Charles, aveva un ritmo decisamente superiore. Sebbene il monegasco non fosse poi così contento di farlo passare a cuor leggero, poiché sperava qualcosa in più dalla strategia messa in atto, alla fine accetta il risultato. Su questo punto vale la pensa spendere l’ultimo ragionamento. Leclerc ha consigliato la tattica da utilizzare. L’ha scelta convincendo un muretto dubbioso e con i fatti ha dimostrato che la sua teoria era corretta, alla faccia di chi ha volte pensa che la sua visione di gara non sia all’altezza.
Autori e grafici: Alessandro Arcari – @berrageiz
Immagini: Scuderia Ferrari