Formula 1

Ferrari, affidabilità PU 066/12 un jolly che inizia “a pesare”

Ferrari e la power unit 066/12, qualità e affidabilità. Il congelamento totale degli sviluppi sulle unità di potenza del settembre del 2022, sia nella parte ibrida che in quella endotermica, ha obbligato alcune scuderie a ricorrere alla deroga offerta dalla Federazione internazionale, utile per sanare vulnerabilità di tipo strutturale sui motori che hanno manifestato evidenti problemi in termini di “reliability”. La storica scuderia Ferrari e il team francese Alpine, hanno utilizzato questa scappatoia per conferire la necessaria affidabilità ai rispettivi propulsori.

Tuttavia mentre la power unit Renault ha pagato a caro prezzo le modifiche apportate al propulsore, divenendo l’unità turbo-ibrida meno potente del lotto, gli uomini di Maranello hanno compiuto un vero miracolo ingegneristico, conferendo durabilità senza pagare dazio sul fronte delle performance. Già la scorsa stagione il numero di power unit utilizzato dal Cavallino Rampante è stato nettamente inferiore a quello della campagna 2022. Prendiamo in considerazione uno studio certosino effettuato lo scorso anno, sino al Gran Premio del Messico.

Km percorsi dalle PU RB, Mercedes e Ferrari fino al GP del Messico – Credit: @robertofunoat

Esame statistico tenendo presente che parliamo di tutti i giri percorsi nelle varie sessioni ufficiali del mondiale. La power unit 066/10 era il propulsore che aveva macinato più chilometri, con una vita media delle componenti “core” del motore (ICE, MGU-K, MGU-H, e TC) pari mediamente a 3437 Km. Fino al round numero 19 della stagione, la rossa aveva utilizzato il numero massimo di componenti per entrambi i piloti, non subendo alcuna penalità in griglia di partenza.

Per comprendere appieno l’enorme lavoro svolto dalla divisione Power Unit di Maranello è sufficiente ricordare che Charles Leclerc, nel 2022, fu obbligato a utilizzare la quarta unità di potenza in occasione del Gran Premio del Canada, dopo appena nove tappe del campionato. Alla vigilia del sesto fine settimana di gara del mondiale 2024, primo quarto della stagione, la resa e l’affidabilità del propulsore Ferrari sembra non destare alcun problema. Tra i top team infatti, il Cavallino Rampante è l’unica scuderia che non ha ancora avuto necessità di omologare la seconda unità di potenza.

Componenti PU utilizzate dai team a valle del gran premio della Cina – Credit: @robertofunoat

Ferrari, affidabilità PU 066/12 vantaggio nella seconda parte della stagione

Il guasto occorso nel Gran Premio di Cina, sulla power unit Ferrari di Valtteri Bottas, non preoccupa i motoristi di Maranello in quanto il team svizzero, a differenza della Haas, compra esclusivamente i propulsori dalla storica scuderia italiana e nessun altro TRC. Il tracciato di Shangai è stato il primo circuito che per geometria ha messo alla frusta i propulsori, con percentuali di “full throttle” più elevate rispetto alle precedenti. La consistenza della 066/12 è anche il frutto dell’operato di Frederic Vasseur che ha speso tempo e risorse affinché il controllo di qualità sulla componentistica raggiungesse livelli di eccellenza.

Proprio come fece il suo illustre predecessore, Jean Todt, il quale comprese che solo eliminando i guasti dovuti a un bullone di 5 lire si poteva compere per le vittorie delle gare e dei titoli mondiali. La buona notizia è che per la prima volta dal contingentamento degli elementi della power unit, i tecnici italiani potranno operare una rotazione strategica delle power unit, finalmente non più dettata dalle esigenze (noie tecniche), ma totalmente basata sulla freschezza del set di propulsori omologati anche in relazione alla tipologia di circuito che si andrà ad affrontare.

la power unit 066/12 che spingere le due Ferrari SF-24 durante il mondiale 2024

Una facoltà che sino ad ora, nell’era wing car, la storica scuderia italiana non era stata capace di avere, dovendo sempre fare i conti con un set di propulsori quasi tutti arrivati al fisiologico limite di chilometraggio. Una ulteriore nota positiva nell’ambito di un avvio di stagione promettente per gli uomini di Maranello che puntano a competere con il binomio Red Bull/Max Verstappen. Il tutto aspettando il debutto del corposo pacchetto di aggiornamenti sulla SF-24, upgrade importanti che andranno a potenziare le vetture italiane dal Gran Premio di Imola in poi.


Autore e grafica: Roberto Cecere – @robertofunoat 

Immagini: Scuderia Ferrari PU 066/12

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Pubblicato da
Roberto Cecere