velocità media DRS
Ferrari non ha fatto lavorare bene le gomme. Una SF-24 succube di un’attivazione mancata, in quanto immettere temperature sulle coperture Soft non è stato possibile. Al contrario il resto delle scuderie non hanno mostrato particolari problemi, sebbene la colonnina di mercurio non fosse di certo alta. Senza ulteriori preamboli passiamo all’esame in merito ai riferimenti in diverse tipologie di curva, sommato all’efficienza del sistema DRS che consente di abbattere la resistenza all’avanzamento.
Andiamo a visualizzare quali sono state le velocità medie in curva dei top driver nel loro giro veloce del Q3. Nelle pieghe di bassa velocità possiamo vedere valori molto simili per Leclerc, Hamilton e i due piloti McLaren, dove questi ultimi complessivamente sono i migliori. Le vetture color papaya hanno ottimizzato il rendimento nelle curve lente, migliorando il grip meccanico della sospensione anteriore tramite delle rigidezze inferiori. Un pelo più lenti i piloti Red Bull che hanno preferito ottimizzare le loro prestazioni nel medio veloce.
Nelle curve intermedie spicca la prestazione delle due Ferrari e in particolar modo quella di Charles Leclerc. Più in difficoltà invece le due Aston Martin AMR24 che hanno preferito una messa a punto decisamente più rigida per alzare il rendimento nelle curve da alta velocità. Valori simili invece per Hamilton e le due Red Bull. Nella parte inferiore del grafico sorprende il dato relativo al sette volte campione del mondo nelle pieghe rapide.
Lewis è capace di massimizzare il carico fornito dalla sua Mercedes W15 per conquistare la media relativa alle velocità minime migliore nello snake del T1. Rifermenti buoni anche per lo spagnolo Carlos Sainz, l’olandese Max Verstappen e il britannico Lando Norris, che tramite questi ottimi valori nel primo settore hanno reso migliore la propria performance raggiungendo le prime due file.
Proseguiamo l’analisi ponendo l’attenzione sull’efficienza delle monoposto, visualizzando innanzitutto il rendimento del DRS. Alonso raggiunge la velocità più alta alla fine del rettilineo principale ottenendo, al pari di Russell e Piastri, il delta migliore con dispositivo mobile aperto. Questo dato sottolinea come la vettura numero 14 abbia un buon bilanciamento in tutti i fondamentali, prediligendo principalmente la top speed. La verdona, come abbiamo descritto precedentemente, non è mai stata tra le migliori in termini di velocità in curva, ma adesso sembra mostrare un livello di drag davvero contenuto.
In definitiva pare che i tecnici di Silverstone, in accordo con i piloti, abbiano preferito una downforce minore e di conseguenza un’efficienza più elevata nelle rette. Top speed buone in curva 1 anche per Sainz e le due Red Bull, con le vetture di Milton Keynes che hanno sfruttato la velocità più alta all’inizio del tratto DRS per raggiungere velocità massime sebbene con un delta relativo minore. Anche alla 130R i piloti alla guida della vettura campione del mondo hanno riferimenti migliori, mostrando un drag minimo nel rettilineo che parte da curva 14.
In definitiva Red Bull è la migliore in termini di top speed come si può vedere dalla sezione del grafico più in basso. Sempre in termini di efficienza dietro alle RB20 troviamo la Ferrari, buona nelle top speed ma ancora un po’ in difficoltà nelle curve di alta velocità. Ottimi riscontri di punta anche per Alonso con la vettura più scarica. Al contrario, invece, Mercedes e McLaren pagano l’alto livello di downforce in termini di resistenza il rettilineo, manifestando una lieve mancanza d’efficienza.
Autori e grafici: Alessandro Arcari – @berrageiz – Leonardo Pasqual – @PasqualLeonardo
Immagini: Formula Uno – F1 TV