Uno dei fattori più importanti per le due Ferrari SF-24 nella qualifica del GP della Cina riguarda l’attivazione delle mescole. Un lavoro sul quale il team di Maranello ha lavorato non poco per ottimizzare le fasi classificatorie e non incappare più nei problemi sofferti a Suzuka due settimane fa. Questo tenendo in considerazione che i punti si fanno durante la gara, ok, ma partire troppo dietro di fatto limita fortemente il risultato ottenibile al di la del passo. Per questo il “test” odierno sarà molto importante. Abbiamo già visto che il ritmo con alto quantitativo di carburante a bordo della vettura italiana è buono.
Durante la Sprint Race, infatti, malgrado alla fine della fiera il risultato ottenuto non soddisfa, la possibilità di lottare con le due Red Bull non era una chimera. Al contrario se Sainz fosse risuscito a sfruttare l’extra grip del set di Medium nuove di pacca superando Verstappen, con ogni probabilità la mini corsa da 100km poteva finire diversamente.
Le due rosse abbandonano la pitlane. Le vetture montano diversi treni di gomme diversificando la strategia. Pirelli a banda gialla usata per Carlos, Soft nuova per Charles. Si lavora parecchio sui freni per immettere tanta temperatura al cuore delle gomme, evitando una fase di waving che potrebbe far surriscaldare eccessivamente il battistrada. Sainz anticipa il compagno di squadra di circa 2 minuti. Il suo primo tentativo è scevro da traffico. I grip non è comunque ottimale, viste le basse temperature. Lo spagnolo realizza in veloce in lap per passare dai box e cambiare le gomme, dove peraltro chiede anche una correzione di carico: “point one up”.
Nel mentre Leclerc conclude il suo primo giro. L’handling è abbastanza pulito e per di più ha la fortuna di prendere una bella scia nel lungo tratto ad alta velocità di percorrenza del T3. Mentre i monegasco raffredda le gomme per poi rilanciarsi, Carlos abbandona la corsia box con un set di Soft nuove di pacca. Accendere le mescole non sembra per nulla facile per le due SF-24. Il pilota del Principato tira giù un decimo dal suo tempo. Peccato per una sbavatura in curva 14, dove arriva un pelo lungo e perdere molto tempo. Al contrario la prestazione dello spagnolo è ottima. In questo caso l’attivazione è perfetta e vale il primo posto.
Charles si becca ben 8 decimi in questa prima parte della qualifica. Tuttavia in radio non arriva nessun commento, come se tutto fosse sotto controllo. Resta pertanto da capire se la numero 16 salirà ancora o il tempo verrà valutato sufficiente. Nemmeno il tempo di scriverlo e la rossa torna in pista. Questa volta il rendimento del ferrarista è ottimale. Handling buono e il taglio viene passato senza problemi. L’evoluzione della pista è brutale in questo momento e il livello di aderenza sale di continuo. Per questo l’attenzione a questo dettaglio è molto importante.
Si torna in pista per questa seconda parte della sessione classificatoria. Per Sainz la scelta cade su un treno di Pirelli a banda rosse nuove di pacca. Al contrario Leclerc decide di montare un set di scrub Soft. La track position per le rosse è buona e i ferraristi si lanciano senza la presenza di traffico fastidioso. La guidabilità delle SF-24 pare ottimale, anche per il monegasco che non dispone dell’extra grip dello pneumatico nuovo. Mentre Charles chiude la tornata senza problemi però, all’ultima e insidiosissima curva Carlos esagera. Il posteriore della sua vettura perde contatto con l’asfalto.
L’iberico va in testacoda e batte violentemente contro il muro. In un primo momento pareva che la monoposto non potesse più ripartire. Tuttavia la bandiera rossa da modo allo spagnolo di tornare ai box. Nel mentre testa la vettura. L’auto va comunque riparata secondo quello che si dice in radio. Per questo si accelera il passo. Le vibrazioni sono frutto delle gomme, a quanto pare. L’ala anteriore distrutta viene sostituita e la sberla presa sull’asse posteriore non sembra grave. Sainz scenderà ancora in pista. Venderemo che succede e soprattutto se il bilanciamento della SF-24 è ancora buono.
I commissari hanno ristabilito le normali condizioni della pista. Bandiera verde e le due Ferrari abbandonano la corsia box. Ancora Soft nuove per entrambe. Miracolosamente pare che la numero 55 possa competere. Il contatto contro le barrire è stato forte ma la monoposto ha resistito. Nell’outlap si lavora molto sulle gomme. Sempre questa benedetta attivazione che regola il livello di grip ottenibile dalle macchine. Senza la giusta aderenza fornita dalle mescole il rendimento non arriva. Si passa alla modalità push pertanto, con i ferraristi che tornano a spingere.
Carlos non sembra affatto scosso dai fatti. Lo dimostra la sua buona prestazione che vale il secondo posto, mettendo dietro il suo compagno di squadra di mezzo circa 30 millesimi. Leclerc che si apre in radio insoddisfatto. Definisce quindi la sua prestazione non buona. Troppe correzioni. Si passa quindi alla Q3, consapevoli che attaccare la Red Bull sul giro secco non sarà affatto facile. Basta vedere il distacco di quasi sei decimi che Verstappen rifila alle due Ferrari.
I momento topico è arrivato. Le rivoluzioni dei propulsori saliranno alla massima potenza. Rendimento al top per cercare di ottimizzare il pacchetto della SF-24 e restare il più vicino possibile alle vetture austriache. Come detto il compito è davvero arduo, in quanto le performance dei bolidi di Milton Keynes sono davvero alte. Ferrari ovviamente farà di tutto per mettere pressione, tenendo a mente che partire dietro le due Red Bull dovrebbe essere l’obiettivo da raggiungere. Per farlo tutto dovrà essere perfetto. Le gomme sono ancora Pirelli a banda rossa. Un set nuovo di trinca per i “due Carlo”. Solita warm up strategy impegnativa.
Messe in temperatura le mescole si imposta la modalità push e via in flat out. Il tentativo di Charles vede un paio di correzioni. Più lento di 30 millesimi rispetto al compagno di squadra arriva lungo alla 14 e nel T2 soffre un certo sovrasterzo. Tuttavia fa riflettere il peate distacco preso sula vetta che al momento è pari a ben 8 decimi. Si torna pertanto ai box, dove entrambe e vettura “subiscono” un piccolo ritocco al carico installato all’avantreno. Provvedimento per stabilizzare la piattaforma aerodinamica delle SF-24. L’impressione, purtroppo, è quella che ancora una volta l’attivazione delle mescole non è ottimale.
Accedere al livello di grip perfetto è fondamentale, ovviamente, e nel primo tentativo della Q3 tale prerogativa non ha fatto presenza. I due ferraristi tornano in pista e cercano di cambiare qualcosa nella warm up strategy. arrivati all’ultima curva si torna a spingere. Le tornate dei “due Carlo” non sono pessime, tuttavia l’evoluzione della pista premia i competitor. Leclerc non riesce a spiegarsi la situazione definendo “crazy” la faccenda. Ancora una volta la parola ottimizzare non ha fatto presenza. Un sesto e settimo posto alle spalle delle due Red Bull, Alonso ed ambedue le McLaren.
Probabilmente il passo delle rosse con tanta benzina a bordo sarà buono e recuperare posizioni, anche pensando al passo gara tenuto nelle Sprint Race sarà possibile. Ciononostante ancora una volta partire dietro si attesta come deficit importante che renderà l’obiettivo delle monoposto italiane molto faticoso. A quanto pare anche il vento ha dato fastidio in Q3, questa la sensazione via radio ascoltando le comunicazioni di Leclerc. Contesto da verificare tramite le parole dei protagonisti.
Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz
Immagini: Scuderia Ferrari – F1Tv