Dopo la Cina per Ferrari non è scattato nessun l’allarme: la specifica di base della SF-24 è molto buona, solida e fa ben sperare. Che non sia all’altezza della Red Bull lo sapevamo, ma su questo la fiducia risposta negli aggiornamenti che faranno presenza a Imola, pacchetto completo che cambierà la veste aerodinamica della rossa, è davvero molto alta. Non vedono l’ora piloti e tecnici di testare l’evoluzione della vettura italiana. Tuttavia la complessa gestione in merito all’energia immessa sugli pneumatici resta, sia per quanto riguarda l’outlap in qualifica che nell’accessione e mantenimento della working range corretta in gara.
Partire dalle prime file è dev’essere un diktat sempre. Altrimenti lo svantaggio accumulato il sabato in determinate situazioni non permette di confermare il ruolo di seconda forza alle spalle del team di Milton Keynes. D’altra parte McLaren è molto vicina e come ha fatto sapere lo stesso Andrea Stella, il pacchetto di up-date che debutterà a Miami dovrebbe far realizzare alle due MCL38 un bel passo avanti. Questo il pensiero del team principal della scuderia di Woking che, al contrario di Ferrari, sottolinea come le monoposto color papaya tendono a surriscaldare troppo le gomme. Norris era sorpreso che le rosse non fossero competitive a Shanghai, Leclerc era stupito della prestazione di Lando.
Questo significa che ambedue sapevano il reale valore delle vetture che per vari fattori in Cina ha prodotto livelli di competitività differenti. Per il Cavallino Rampante quella cinese è senza dubbio la trasferta peggiore della campagna agonistica 2024. A differenza della passata stagione dove i week-end sprint hanno offerto diverse soddisfazione, il poco tempo a disposizione non ha concesso al reparto che si occupa della dinamica del veicolo di studiare una messa a punto che potesse massimizzare l’utilizzo dei compound. A fine gara i “due Carlo” hanno chiamato a gran voce gli up-grade, consci sulla necessità di migliorare la SF-24 sotto questo profilo a livello intrinseco.
Le novità per la SF-24 duetteranno Imola, mentre per il prossimo Gran Premio, il primo a stelle e strisce del campionato 2024, potrebbero arrivare piccole novità. Tuttavia non bisogna commettere l’errore di assegnare al primo step evolutivo della rossa un potere superiore alle aspettative degli stessi uomini di Maranello. Max Verstappen e Red Bull sono e restano i favoriti. Lo scopo del salto di qualità è quello di avvicinarsi alla RB20. Mettere pressione con la consapevolezza che il gap delle vetture di Milton Keynes accumulato durante la scorsa annata difficilmente potrà essere chiuso con le prime modifiche.
L’up-date della Ferrari mira a potenziare tutte le aree della monoposto e di riflesso la mera amministrazione degli pneumatici sotto tutti gli aspetti, attivazione giro secco, gestione finestra di funzionamento in gara e degrado, fattore quest’ultimo senza dubbio già parecchio migliorato rispetto al campionato scorso. La finestra di funzionamento della SF-24 è piuttosto ampia, ma per sfruttarla appieno le gomme recitano un ruolo centrale. Senza dubbio Red Bull ha mostrato un’esperienza enorme in questo campo, oramai tema in pieno possesso del team austriaco.
La grande incognita resta sempre la stessa, da oltre due anni: qual è il reale valore della Red Bull?. Benchè il delta prestazionale sulla concorrenza sia minore rispetto al 2023, sino ad pare che Verstappen abbia vinto senza necessità di mettere alla frusta la sua RB20. La sola Australia sembrava poter raccontare un sfida alla pari con la Ferrari ma il ritiro prematuro dell’olandese ci lascia con il dubbio. Per il resto notiamo la capacità di scappare in gara da parte di Max nei primi giri della corsa, per creare un margine di sicurezza che li consenta di mantenere stabile tale vantaggio per tutto il Gran Premio.
Proprio su questo punto sta lavorando la rossa, nella capacità di poter sfruttare appieno le potenzialità della vettura senza dover pensare eccessivamente alle mescole in questa fase. Non manca oramai molto per apprezzare le novità sulle SF-24 ma prima, come detto, arriverà Miami. Un tracciato dove il team italiano vuole arrivare preparata. Imparando dai feedback raccolti a Shanghai, pretende cancellare con un colpo di spugna le recenti prestazioni deludenti, ottimizzare il rendimento nelle curve lente, in trazione e, ovviamente, saper gestire le gomme nel modo migliore utilizzando una warm up strategy corretta.
Autore: Roberto Cecere – @robertofunoat
Immagini: Scuderia Ferrari