Ferrari non ha ottimizzato la Sprint Qualifying. Una SF-24 molto buona sino alla SQ2, sull’asciutto, dove riusciva a gestire abbastanza bene l’attivazione delle mescole. L’handling non aveva particolari problemi e il solito sovrasterzo, caratteristica della vettura italiana 2024, veniva amministrato in entrata favorendo la rotazione. Il livello di carico seppur inferiore a Red Bull garantiva buone velocità di percorrenza e a possibilità di ottenere un buon piazzamento nella fase finale della sessione classificatoria era ampiamente alla portata, cercando di mettere pressione alle due RB20.
La pioggia però non era affatto d’accordo. I primi scrosci arrivano già alla fine della seconda parte della qualifica. Aspetto che costringe diversi piloti ad abortire il proprio ultimo tentativo. La SQ3 parte su asfalto bagnato. Non parliamo di una pioggia torrenziale che però, tenendo a mente il piano di riferimento di Shanghai, risulta più che sufficiente per creare un contesto prestazionale davvero complicato. Tutti i piloti montano le Intermedie imbarcando un certo quantitativo di benzina che gli permetta di realizzare diversi tentativi in successione. Nel momento topico ecco il colpo di scena: Charles Leclerc a muro.
Per fortuna la numero 16 non riporta gravi danni e il monegasco, dopo un rapido check tramite i sensori installati sulla vettura, viene richiamato ai box dal muretto. Si cambia l’ala anteriore, un set di Pirelli a banda verde nuove di pacca e via di nuovo in pista. Situazione non certo favorevole che di fatto aggiunge tanta pressione. L’ex Alfa Romeo fa quello che può e agguanta la settima piazza alle spalle di Sergio Perez. Nel mentre Sainz riesce a fare qualcosa di meglio conquistando la quinta posizione dietro all’altra Red Bull di Verstappen. Sotto l’acqua l’attivazione delle gomme è stata senza dubbio imperfetta.
Tuttavia lo stesso discorso vale per i campioni del mondo in carica che, esattamente come le monoposto del Cavallino Rampante, sono andate ben lontane dal massimizzare questa pazza qualifica. Vasseur non ne ha fatto un dramma. Al contrario ai microfoni ha dichiarato che, ancor prima di arrivare il Cina, la priorità della scuderia di Maranello era sulla strategia delle gomme per “salvare” un set di Medium per la Sprint Race. Idem per un treno di Hard. In tal senso non ci resta che attendere ancora qualche minuto per capire se la tattica sulle mescole studiata per la Ferrari SF-24 con le gambe sotto il tavolo sarà effettiva. Stesso discorso per la scelta del carico al posteriore.
Non piove e già è cosa buona. Senza dubbio l’asfalto avrà pochissimo grip. Innanzi tutto la scelta interessante. Sainz sceglie di partire con un set di gomme Medium nuove di pacca. Al contrario il suo compagno di squadra risparmia il treni di Pirelli a banda gialla intonso per la gara domenicale. Lo stacco frizione per il ferraristi è buono. La partenza di Carlos è moto buona perchè oltre a passare Norris, riesce a mettere dietro anche Perez gettandosi all’attacco di Verstappen. Anche Leclerc passa Lando e si getta in scia della Red Bull numero 11.
Lo spagnolo della Ferrari si incolla letteralmente agli scarichi del campione del mondo in carica. Le Medium nuove offrono un extra grip, ma l’olandese è un’osso durissimo e si difende in tutti i modi tappando tutte le traiettorie. Due giri più tardi arrivano i primi consigli per non distruggere le mescole, ricordando ai ferraristi come l’entrata in curva 7 deve essere meno aggressiva. Carlos preferisce prendere un pelo di margine sul talento di Hasselt per non distruggere le coperture, mentre Charles resta più vicino a Perez. Nel mentre Verstappen si accende e mette dietro Alonso.
In curva 2 viene consigliato di non usare le configurazioni pre-mappate relative al differenziale a centro curva. Idem le le impostazioni sui freno alla 15. Fernando sta facendo da tappo in questo momento, con Sainz che non riesce ad avvicinarsi in maniera sufficiente per attaccarlo. Questo significa che Perez si trova negli scarichi della numero 55, così come Leclerc insegue Checo da molto vicino. Hamilton, nel frattempo, nulla può contro lo strapotere di Verstappen che lo passa e si prende la testa della gara. Mancano 10 tornate alla fine.
L’Aston Martin del due volte campione del mondo in carica, dopo qualche giro in difficoltà riesce a stabilizzare il suo laptime, mantenendo una velocità buona sulle rette con un’ottima trazione. Per questo Adami concede l’uso del K1 anticipato sulla retta, per provare l’attacco allo spagnolo. Quando mancano 5 tornate al termine le cose non cambiano, con Sainz che pare più impegnato a difendere la posizione su Checo piuttosto che provare i sorpasso su Alonso. Leclerc inizia però a farsi più aggressivo e si incolla al diffusore del messicano. Il monegasco ci prova all’esterno del lungo rettilineo nel T3.
Finalmente lo spagnolo della rossa si sveglia e passa Fernando. Tuttavia Perez approfitta della situazione e mette dietro ambedue. Nel frattempo Charles diventa molto aggressivo e attacca il compagno di squadra: il madrileño tenta il sorpasso alla fine della lunga retta ma Sainz resite. La numero 16 è costretta ad allargare molto la traiettoria per non arrivare al contatto. Mezzo giro più tardi Leclerc ci riprova e questa volta passa il compagno di squadra. Il passo del monegasco è migliore e il margine sul teammate si allarga nei passaggi successivi. Nei giro posteriore non succede più nulla sino al termine della gara.
Le due Ferrari non sono riuscite sino in fondo a massimizzare il rendimento. Nei team radio finale Carlos “si giustifica” parlando di gomme. Essere troppo aggressivo nei primi tre giri per tentare l’attacco su Verstappen ha di fatto peggiorato il ritmo dello stint. A Charles invece vengono fatti i complimenti per la buona gestione gara in merito alle coperture. Un quarto e quinto posto che di certo non esalta. Senza dubbio in questa mini gara da 100 km i feedback sull’amministrazione delle coperture sarà molto utile in vista di domani. Peccato però, perchè Ferrari aveva il ritmo per fare meglio.
Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz
Immagini: Scuderia Ferrari – F1TV