Ferrari recupera un sabato non brillante con le SF-24. Dopo le prime quattro gare della stagione, in una pista completa come quella giapponese, si sono definiti i valori in campo. Verstappen ha dominato in lungo e in largo, riprendendo il filo da dove lo aveva lasciato a Jeddah. Ad ora, pare che la gara australiana sia un “piccolo neo” su una macchina prestazionalmente fantastica e ancora inarrivabile per gli altri team. La RB20 ha ricordato la vettura superlativa che solo sei mesi fa dominava in terra del sol levante. Verstappen, oggi come allora, ha praticamente giocato nell’ultima parte di gara, risparmiando le gomme per effettuare il giro veloce.
Alle spalle dei piloti del team campione si trovano le due Ferrari. Sebbene ci si potesse aspettare un ritmo più simile a quello dei bolidi austriaci, il team di Maranello ha confermato di essere la seconda forza in campo. Inoltre, lato box e strategia di gara, pare che la nuova gestione Vasseur abbia progredito parecchio in termini di visione di gara, chiamate ai box e tempi del pit stop. Leclerc ha allungando il primo stint con un’ottima gestione della gomma media, recuperando dall’ottava alla quarta posizione. Scelta peraltro suggerita da lui stesso.
Grazie alla nuova grafica realizzata dalla nostra redazione andiamo a vedere qual è stata la velocità media dei piloti nel corso della gara. Con questo grafico si vogliono capire e spiegare i punti di forza e debolezza dei top driver enfatizzando, tramite la linea del gap tratteggiata, dove guadagnano o perdono rispetto al riferimento del vincitore, quest’oggi ancora il benchmark Verstappen.
Alla fine del rettilineo principale si nota come la velocità massima sia molto simile tra i quattro piloti presi in esame, con Carlos Sainz che riesce a guadagnare 1 km/h sugli resto dei competitor. Tramite il gap, inoltre, si può osservare come tutti i piloti guadagnassero nel dritto rispetto al campione del mondo, il quale probabilmente effettuava del fuel saving e caricava l’ibrido sfruttando l’ampio vantaggio a disposizione.
Il talento di Hasselt fa un enorme differenza nello snake. Si osserva come la linea blu del vincitore odierno stia costantemente sopra quella degli avversari. L’olandese guadagna mediamente 8 km/h in curva 1 e, contestualmente, riesce a toccare delle velocità massime migliori tra le curve.
Sainz invece sembra sfruttare maggiormente il gas tra curva 3 e 7. La linea rossa dello spagnolo nel grafico inferiore sovrasta le altre. Già nella telemetria dei giorni scorsi abbiamo visto come le rosse prediligano utilizzare maggiormente l’acceleratore nello snake, frenando di più degli avversari per rallentare.
Spostando l’attenzione nel settore centrale si osserva nuovamente il predominio del campione del mondo. Mediamente, l’olandese guadagna tra i 2 ed i 3 decimi in questa sezione di circuito, e si nota come riesca ad essere il migliore sia nelle curve che in termini di top speed. Inoltre si osserva come Verstappen faccia un enorme differenza alla 11, dove posticipa il punto di staccata e riesce a guadagnare in trazione pur andando più tardi sul gas. Solo nel tornantino Max recupera circa 2 decimi, approfittando della possibilità di correre con aria pulita e impostare curve e traiettorie a suo piacimento
Alla 13 i 4 piloti raggiungono la stessa velocità di punta e in fase di staccata l’olandese posticipa nuovamente l’input sul freno ottenendo una velocità migliore a centro curva. Dal grafico del throttle invece, si osserva come Sainz utilizzi differentemente il gas tra la 13 e la 14, riuscendo ad accelerare prima ma raggiungendo un picco inferiore rispetto gli avversari. In uscita Alonso fatica maggiormente, trovandosi costretto a posticipare l’input sul gas, di conseguenza perde rispetto gli avversari nel tratto che precede la 130R.
Nell’ultimo settore si osserva un Verstappen più conservativo rispetto le altre sezioni analizzate. Alla 130R è l’unico alzare il pedale dal gas in modo da ridurre l’energia immessa nelle coperture e di riflesso mostra dei riscontri velocistici più lenti. In curva 16 Sainz possiede mediamente delle velocità di punta migliori, posticipando costantemente il punto in cui alza il piede. Sfruttando il lungo tratto ad alta velocità di percorrenza che da curva 13 porta alla chicane finale, i piloti utilizzano curva 16 per effettuare del fuel-saving.
La differenza che si nota nel grafico dell’acceleratore è dovuta alla strategia di risparmio carburante che viene scelta dai team. Al centro della chicane Norris raggiunge delle velocità migliori, con Sainz che ottiene la percentuale di gas più elevata nel cambio di direzione. In uscita verso il rettilineo finale, invece, Lando sfrutta l’impostazione più cauta in ingresso per accelerare prima. Verstappen è invece conservativo, nel tentativo di conservate la gomma che “subisce” molti secondi in appoggio.
Autori e grafici: Alessandro Arcari – @berrageiz – Leonardo Pasqual – @PasqualLeonardo