Formula 1

Wolff scarica Hamilton. Il passaggio in Ferrari è una ferita aperta

Il rapporto tra Hamilton e Wolff non è più quello di una volta. Sue questo i dubbi sono pochi. Il quinto round della stagione ha confermato il sensibile gap dalla vetta della Mercedes. Nonostante l’exploit di Lewis nella qualifica Shootout e nella Sprint Race, era palese che l’ottimo risultato del sabato a Shanghai era dettato dalle particolari condizioni ambientali sfruttate con maestria dal sette volte campione del mondo. La gara domenicale ha ripristinato le gerarchie, con la W15 ricaduta nel limbo di una mediocrità alla quale il team sembra quasi assuefatto.

In questo contesto di vero e proprio disorientamento tecnico, il pilota anglo caraibico ha cercato il jolly attraverso scelte sulla messa a punto estreme. Provvedimento che a conti fatti si è rivelato completamente errato, come sinceramente ammesso dal futuro ferrarista inglese al termine della gara in terra orientale. Scelte frutto di un approccio simile a quello della stagione 2022, in cui il Sir Lewis Hamilton cercava di risolvere a valle i tanti problemi che erano stati prodotti a monte con il fallimentare progetto tecnico “zero pod” adottato per la W12.

lo sguardo attento di Lewis Hamilton (Mercedes AMG F1 Team) – Gp Australia 2024

L’epta campione del mondo è parecchio stanco di attendere risposte tecniche dagli uomini capitanati da Toto Wolff che i fatto, sebbene profondano sforzi iperuranici da tempo memore, oramai, non riescono a trovare qualsivoglia soluzione per realizzare la tanto agognata svolta prestazionale necessaria come l’aria che si respira, per Mercedes. Dal proprio canto, il manager austriaco e co-proprietario della scuderia di Brackely sembra non avvertire più il debito di riconoscenza verso il pilota di maggior successo della storia della F1. Questo a margine della decisione del britannico di abbandonare la “sua casa” per legarsi dal prossimo anno ai rivali del Cavallino Rampante


F1, la dialettica di Wolff tradisce il risentimento verso Hamilton

Nelle dichiarazioni a valle della gara in Cina, Toto non ha esitato nel puntare l’indice verso le strampalate scelte di setup volute da Lewis Hamilton, talmente errate da rendere difficile anche la direzionalità della monoposto. Sono lontani i tempi in cui il team principal si scusava in mondovisione con il suo campione per avergli fornito una “shitbox” al termine del gran premio di Bakù 2022. Un team radio che destò scalpore ma che fotografava perfettamente il rapporto umano ancorché professionale che legava Wolff a Lewis. La scelta di lasciare la nave nella burrasca anzitempo per chiudere la carriera in Ferrari è una ferita aperta per il dirigente di Vienna.

Alla TV austriaca ha confidato come Hamilton sia sorprendentemente di buon umore, probabilmente perché prossimo all’addio. Tuttavia Toto stenta a riconoscere in tale atteggiamento il pilota apprezzato in dodici anni di collaborazione. Era quasi scontato che la scarsa competitività della Mercedes non destasse più grande preoccupazione per l’inglese. Il campione di Stevenage è consapevole che la competitività sul medio-lungo periodo delle W15 è un aspetto che non lo riguarda più. E’ fisiologico che il pilota viva serenamente l’ultima fase della sua lunghissima militanza in Mercedes. Ma Wolff non ci sta. Russell in questo primo scorcio di stagione ha surclassato il Re Nero nelle gerarchie.

Toto Wolff e Lewis Hamilton (Mercedes AMG F1Team) – Gp Australia 2024

Al termine della tappa cinese, a chi chiedeva se Lewis fosse prossimamente escluso dalle riunioni tecniche, Toto ha spiegato che il contributo del pilota nello sviluppo della monoposto è spesso sopravvalutato. In manager austriaco ha poi affermato che è molto più grave la perdita di un ingegnere piuttosto che un pilota, in termini di know how che può essere trasferito a un competitor. Oggettivamente dichiarazione colma di ingratitudine verso chi ha contribuito in modo determinante al domino Mercedes nell’era turbo-ibrida e conseguenti trionfi a cascata.

Se Mercedes avesse dato più ascolto al suo campione nel progetto W14, forse il fallimentare concept slim sarebbe stato messo in soffitta con diversi mesi di anticipo. Probabilmente proprio la scarsa attenzione verso le sue indicazioni hanno fatto maturare il Lewis la conclusione di non essere più centrale nel progetto F1 di Mercedes e, di riflesso, prendere così in seria considerazione il corteggiamento della storica scuderia modenese. L’auspicio è che al termine del sodalizio più vincente della storia della massima categoria del motorsport non volino i così detti stracci…


Autore: Roberto Cecere – @robertofunoat

Immagini: Mercedes AMG F1 Team

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