Il sabato Mercedes in Cina è di difficile interpretazione, specie in relazione ai risultati di Hamilton. Il pilota inglese ha sfruttato la qualifica nel corso della Sprint Race, prendendo autorevolmente il comando della gara subito dopo il via, dopo aver accompagnato Lando Norris all’esterno di Curva 1. Nulla ha potuto contro Max Verstappen che ha mostrato una superiorità imbarazzante infliggendo oltre 13 secondi di distacco al sette volte campione del mondo. Un ritorno nelle posizioni che contano per Lewis che ha mostrato grande soddisfazione per il risultato conseguito in modo insperato, alla vigilia della tappa in quel di Shangai.
E’ stata soprattutto la prima volta che il futuro ferrarista ha battuto in modo perentorio il proprio compagno di squadra. Ma quello che poteva essere un sabato da incorniciare si è trasformato in un incubo per l’epta campione del mondo, a causa dell’eliminazione nel Q1 nelle qualifiche per la gara domenicale. Il pilota della Mercedes ha concluso con il diciottesimo tempo, a causa di un errore in curva 14 nei fasi finali della sessione che gli è costato sei decimi rispetto al tempo di Russell. Decisamente migliore la prestazione del connazionale George che domani scatterà dalla ottava piazza dello schieramento.
In sostanza, l’effetto livella offerto dalla pioggia caduta nel corso della Sprint Shootout che ha rimescolato le carte è stato ben sfruttato da Lewis nella Sprint Race. Nelle qualifiche disputate in condizioni di asciutto, invece, gli effettivi valori in pista sono emersi impietosamente, confermando che la Mercedes W15, sul giro secco, è la quinta forza del mondiale. Uno scenario mediocre dal quale non si scorge la luce a meno di fattori imprevedibili che possono equilibrare i valori prestazionali.
Dal paradiso all’inferno nel giro di poche ore. Il nuovo format degli sprint weekend che condensa nella giornata del sabato la mini gara e le qualifiche della gara “classica” domenicale ha offerto emozioni contrastanti al sette volte campione del mondo. Hamilton ha ammesso di non essere riuscito a far fermare la macchina alla curva 14, effettuando un bloccaggio nell’ultimo settore che ha compromesso il suo migliore tentativo disponibile della Q1. Lewis ha spiegato che dopo la Sprint Race sono state apportate delle modifiche al setup della monoposto, durante il regime di parco fermo.
L’inglese ha cercato di diversificare l’assetto rispetto al mattino, quando ha utilizzato la medesima configurazione di Russell. Come spesso accaduto di recente, Hamilton non si è accontentato di un facile piazzamento in Q3, ma ha cercato di sperimentare con gli ingegneri alcune soluzioni che potessero fornire un significativo step prestazionale. Come ammesso sinceramente dal pilota di Stevenage la strada alternativa del setup non ha funzionato. Tuttavia cercherà di massimizzare il risultato della gara di domani pur partendo dalla diciottesima casella dello schieramento.
Le sensazioni di George Russell sono lo specchio del disorientamento tecnico del team Mercedes. Il giovane pilota inglese ha spiegato attraverso i canali ufficiali della scuderia che la qualifica è stata complicata. La bandiera rossa nel Q2 causata dal testacoda di Carlos Sainz sul rettilineo principale, ha infatti compromesso il primo run obbligando Mercedes a utilizzare un set aggiuntivo di gomme nuove per passare in Q3. Il britannico originario di King’s Lynn, ha ammesso il rammarico di non poter disporre di due set di Soft nuove nell’ultima fase della qualifica.
Alle spalle delle imprendibili Red Bull, tra il terzo tempo fatto segnare da Fernando Alonso e l’ottavo di George Russell, ballano meno di tre decimi di secondo. Basta quindi una piccola sbavatura per scivolare nella parte bassa della top ten. Per quel che concerne la gara di domani, il giovane talento inglese si augura di avere il passo per poter attaccare in gara il gruppetto di monoposto molto vicine sul giro secco.
Autore: Roberto Cecere – @robertofunoat
Immagini: Red Bull Racing Ferrari