Red Bull sta per perdere Adrian Newey. Questo a quanto sembra lo scenario che si prospetta per il team attualmente campione del mondo in carica. Horner ci vuol far credere che la scuderia di Milton Keynes possa far finta di nulla. O forse sarebbe meglio dire che i bibitari potranno assimilare il colpo senza soffrire eccessivamente. D’altronde il loro obiettivo è sempre il medesimo: continuare a vincere. Per farlo nel breve periodo non dovrebbero sorgere molti problemi. La campagna agonistica in corso continua a mostrare una certa superiorità delle vetture austriache, sebbene gli avversari si avvicinino.
Per la stagione 2025, considerando che il corpo normativo resterà il medesimo, il vantaggio di Red Bull potrebbe restare tale. Considerazione che deriva tenendo a mente la continuità normativa sommata al budget cap. Senza contare l’attenzione dei team che ovviamente sarà posta fortemente all’ennesima rivoluzione tecnica: aerodinamica ma soprattutto motori. Perdere il progettista britannico, pertanto, potrebbe pesare molto di più tra un paio d’anni, quando le intuizioni geniali dell’inglese non faranno più presenza e, al contrario, saranno un fattore da controbattere.
Enrico Balbo e Pierre Waché sono stati eletti come successori del sessantacinquenne originario di Stratford–Upon–Avon. Specie per quanto riguarda il francese di Auchel i piani futuri sono chiari. Un contratto blindato in cui è stato messo al centro del progetto 2026. Mansioni da leader che, come abbiamo raccontato in tempi non sospetti, 13 aprile corrente mese, Red Bull ha deciso di concedergli per non perderlo. Una scelta sulla quale Ferrari sta puntando molto per convincere Newey a sposare la causa di Maranello, in quanto ha capito che Adrian non sembra essere più la figura numero 1 per la squadra austriaca.
Quindi, tornando al centro del discorso, se come detto nel breve periodo la probabile perdita di Newey non dovrebbe pesare poi così tanto, Red Bull riuscirà a fare a meno dell’inglese negli anni a venire? Basteranno i tecnici suddetti a tappare l’enorme voragine che inevitabilmente Adrian lascerà con la sua partenza. La sfera di cristallo non fa presenza nella nostra redazione, tuttavia alcuni fattori possono aiutarci a realizzare diversi ragionamenti. Congetture su possibili scenari che potrebbero aprirsi che il team attualmente in testa alla classifica iridata dovrà essere capace a gestire per limitare situazioni potenzialmente “distruttive”.
L’addio di Newey potrebbe spingere altre pedine fondamentali ad abbandonare la squadra. Su questo stanno puntando le altre scuderie. Una su tutte Mercedes che come detto stamane, nel primo articolo della giornata, ha la chiara intenzione di scippare Verstappen a Red Bull, a seguito di una rivoluzione interna che possa rafforzare il team. Quando una realtà in F1 vive momenti del genere, dove una confusione si genera al suo interno, gli avversari cercano di approfittarne in tutti i modi. Le offerte triplicando gli stipendi non mancano e quando l’effetto domino si innesca per nessuno è semplice fermarlo.
Adrian senza dubbio ha recitato un ruolo fondamentale nella traiettoria della squadra di Milton Keynes e la sua assenza peserà eccome. Per questo l’abilità del team austriaco nell’aver assimilato concetti e metodologia di lavoro del britannico sarà cruciale. Sino a quando l’indipendenza di idee farà presenza, un futuro competitivo è del tutto contemplabile. Da quello che sappiamo, oltre ai nomi altisonanti fatti in precedenza, vedi Balbo e Waché, Red Bull ha parecchie risorse pronte a scendere in campo in ruoli strategici. Individui che già da tempo stanno lavorando forte e spingendo all’interno delle factory ora pronti a realizzare il grande salto.
Autor: Alessandro Arcari – @berrageiz
Immagini: Oracle Red Bull Racing – Formula Uno – Scuderia Ferrari