F1: Aston Martin continua a faticare in gara. Alonso, sempre più unica punta del team di Silverstone, “subisce” una vettura difficile da gestire con alto quantitativo di carburante. Infatti, come si nota dai risultati della F1 Sprint, effettuata con circa 40 kg di combustibile a bordo, lo spagnolo ha saputo amministrare egregiamente la Medium con vettura più leggera. La lotta con il connazionale ha però reso vani gli sforzi profusi nella prima parte di gara, a causa di una frenesia eccessiva nel difendere la posizione. In curva 9, l’ex ferrarista ha portato una velocità troppo elevata in ingresso, causando sottosterzo che lo ha fatto impattare su Sainz.
Dopo una buona qualifica invece, Fernando ha pagato un set-up parzialmente sbagliato del proprio team. I dati mostrano una vettura molto forte alla fine dei rettilinei, quasi al pari di Red Bull, e poco performante in curva. Sappiamo come la pista di Shanghai presenti diversi tratti in appoggio dove serve un buon livello di carico specie al posteriore. L’inizio gara critico della verdona deriva proprio da questo; un’auto poco stabile che soffriva lo scivolamento laterale in curva. Aspetto che comportava una duplice usura delle mescole: sia per abrasione con l’asfalto che per innalzamento delle temperature.
Inoltre la strategia di gara differente rispetto gli avversari non ha pagato. La tyre allocation dissimile ha imposto una sosta in più ai due piloti di F1. Alonso in particolare ha diviso in due stint la seconda parte della corsa. Dopo la Safety Car ha montato la gomma Soft per 20 giri per poi terminare con la Medium altre 13 tornate per sopperire la mancanza di una gomma Hard nuova. Dalla race chart, si nota come questa scelta non abbia pagato. Il motivo è dovuto al degrado su entrambe le coperture che ha fatto plafonare il tempi.
Il set-up parzialmente errato di Shangai potrebbe adattarsi egregiamente al circuito di Miami, pista che esalta la velocità in fondo al rettilineo e l’efficienza delle vetture. La scuderia di Silverstone, inoltre, vuole migliore la resa della “nuova” sospensione anteriore nei tratti più veloci. Per ora, il lavoro profuso dal reparto di vehicle dinamycs nel corso dell’inverno non sembra funzionare. In Florida gli ingegneri diretti da Dan Fallows opteranno per una rigidezza superiore all’avantreno, così da spostare il bilanciamento verso il rear-end della vettura inglese nel tratto lento del T2.
Al contempo potrebbero essere diminuite le rigidezze posteriori per favorire la trazione, limitando così il sovrasterzo in uscita. L’ottica con la quale il team potrebbe intraprendere queste scelte è quella di limitare il degrado delle coperture, cercando di trovare un giusto compromesso con le curve veloci del T1. Tuttavia un balance meccanico arretrato e delle rigidezze inferiori al retrotreno, favoriscono un rollio e un’imbardata maggiori. Elementi che impediscono una buona velocità nelle curve da carico. Bisogna infatti limitare le variazioni dell’angolo di rollio in modo da stabilizzare la F1 nei tratti veloci.
Per trovare il compromesso più adatto, il team d’oltre manica ha studiato tre set-up che i piloti potranno provare nelle sessioni che precedono il secondo regime di parco chiuso. Fattore che fornisce la possibilità di deliberare l’impostazione tecnica che ottimizza maggiormente la prestazione. A livello aerodinamico la scelta dovrebbe ricadere sull’esemplare di ala posteriore già montata in Cina, con un’incidenza inferiore della beam wing. Il questo modo la spinta verticale generata risulterebbe sì complessivamente inferiore ma viene migliorata la resistenza all’avanzamento nei rettilinei.
In ultima battuta abbiamo notato come la AMR24 ha migliorato l’utilizzo della parte ibrida nel corso del weekend cinese. A Miami i tecnici che studiano l’erogazione della potenza elettrica eseguiranno un ulteriore step per gestire entrambi i rettilinei. Per questo verrà massimizzata la ricarica del MGU-K nelle staccate, dividendo successivamente in due il picco di potenza in fase di scarica. Il primo sarà a inizio rettilineo e il secondo alla fine, per un lasso di tempo di circa 5 secondi cadauno.
Autori e grafici: Alessandro Arcari – @berrageiz – Leonardo Pasqual – @PasqualLeonardo
Immagini: Aston Martin – F1