F1: Forse tutti si aspettavano di più dalla Ferrari a Imola, per quanto era stato visto ieri e questa mattina nelle Fp3. Effettivamente al box del Cavallino Rampante erano riusciti a trovare un ottimo bilanciamento della monoposto, nelle varie sezioni del tracciato. Il balance della SF-24 EVO non è stato perso rispetto a ieri, anzi, in certa misura è anche migliorato. Il team ha confermato il livello di carico scelto al simulatore e nel complesso non è mancato nulla in particolare. Hanno sofferto un po’ di sottosterzo, “curato” nel Q2 grazie ad un incremento dell’incidenza dell’ala frontale e il supporto dell’extra grip fornito dalle Pirelli a banda rossa.
Leclerc non ha ottimizzato il settore centrale, dove avrebbe potuto trovare qualche frazione di secondo in più, come vedremo successivamente. Il problema principale tuttavia è senza dubbio il T1, dove per tutto il fine settimana Ferrari perdeva all’incirca 1 decimo e mezzo. Forse è la prima pista in cui abbiamo visto una messa a punto con meno compromessi in cui si va a spostare il bilanciamento generale verso il posteriore. La vettura italiana ha reagito bene e questo è senza dubbio un aspetto positivo. Il secondo fattore interessante è che gli aggiornamenti hanno funzionato. Tuttavia questo Gran Premio e il prossimo a Montecarlo non metteranno in luce i miglioramenti.
In termini di efficienza Ferrari dovrebbe fare un passo in avanti sensibile, aspetto che si vedrà bene in Canada. Le tre vetture top quest’oggi erano quasi al medesimo livello e la differenza è stata fatta dai così detti marginal gains, ovvero i guadagni marginali. Red Bull ha costruito il giro nel primo settore, mentre tendeva a perdere molto balance nel terzo , dove alla Rivazza facevano molta fatica. Probabilmente arrivavano in quella zona con le gomme più distanti dalla temperatura ideale. Si generava un po’ di sottosterzo, quindi, e di riflesso il posizionamento per l’uscita veniva penalizzato.
Anche McLaren ha ottimizzato il primo settore trovando buona velocità al centro delle due chicane. Tanto carico e buon handling sui cordoli abbastanza alti. E’ un fattore molto importante la guidabilità sui kerbs alle alte velocità, perchè ci si posiziona molto bene per la seconda piega della chicane. Inoltre le MCL38 hanno guadagnare in ogni punto dove conta la top speed, segno di un’ottima efficienza, frutto degli ultimi up-grade. Inoltre sono stati forse i migliori nell’utilizzo della mescola rossa, riuscendo a sfruttarla mediamente meglio nell’arco del giro. Anche nel loro caso non problemi particolare con l’handling non hanno fatto presenza in nessuno dei settori.
Passando al concreto osservando i dati telemetrici analizzando i micro settori della qualifica. Nel T1 la Ferrari SF-24 EVO è stata la più lenta sul dritto (330kmh di Leclerc contro i 338kmh di Verstappen), arrivando alla prima staccata accusando già un gap di oltre due decimi. La McLaren invece ha perso poco più di 1 decimo sul rettilineo principale nei confronti di Max, il quale ha preso una scia molto importante. Il primo settore sappiamo essere il principale limite della rossa quest’oggi. I motivi dietro questi 3 decimi accusati, riguardano senza dubbio una minor velocità sul dritto, ma anche una velocità inferiore all’apice di curva 1 (5kmh in meno rispetto a Red Bull).
La SF-24 EVO non riesce ad utilizzare il cordolo interno come fa Red Bull. Per loro sarebbe inutile in quanto andrebbero a scomporre la vettura senza trarre alcun vantaggio. E’ un problema a livello sospensivo che si portano dietro dallo scorso anno. Pur avendo un cinematismo più rigido, non sono riusciti a migliorare questo aspetto. Può anche essere un problema legato alle specifiche del setup. La RB20, ma anche le McLaren, riescono quindi a tenere una linea più favorevole che avvantaggia di riflesso anche la percorrenza della curva successiva.
Nel cambio di direzione la Ferrari perde qualche frazione di secondo, proprio per il peggior posizionamento della monoposto. Alla seconda chicane, invece, Leclerc fa un buon ingresso e porta abbastanza velocità a centro curva. Tuttavia non è poi capace a mantenere il vantaggio nella fase d’uscita, dove perde qualcosa rispetto ad entrambi i competitor. Curva 7 è stato territorio della rossa, ma in realtà il gap è rimasto costante rispetto rispetto agli avversari. La vettura italiana percorre bene il tratto di curva 9 e 10 (Piratella), ma il guadagno sul cronometro è davvero minimo.
Charles riesce a performare alla grande nella chicane di curva 12-13 (Acque Minerali), in cui riesce a recuperare poco meno di 1 decimo, continuando a guadagnare in trazione verso l’ultima chicane della pista (Gresini). Qui Sainz ha fatto molto bene, mentre Leclerc non ha ottimizzato il giro. Il monegasco avrebbe potuto fare un tempo migliore nel T2, ma proprio alla Gresini ha perso quasi 1 decimo, guadagnato poco prima alle Acque Minerali. Non è quindi vero, come si è parlato, che la Red Bull non ha un buon handling sui cordoli, anzi è tutto il contrario…
Nella ricaduta dal cordolo Verstappen ha avuto sì qualche problema nella giornata di ieri, ma è stato variato il settaggio di decompressione del damper. Ricordiamo che in quella sezione era Perez il più veloce, il quale ha probabilmente richiesto un po’ troppo oggi, arrivando troppo rapido sul primo cordolo. Max è stato migliore sia Piastri che di Leclerc alla Gresini. Nel terzo settore la Red Bull non è riuscita a trovare un buon bilanciamento per tutto il week-end e Max ha continuato ad avere problemi.
Alla Rivazza l’olandese soffrire parecchio sottosterzo, forse dovuto anche ad uno sbilanciamento termico delle mescole. Fatto sta che in uscita della 19, il talento di Hasselt ha perso moltissimo in fase di trazione, dove entrambi i rivali hanno recuperato molto terreno. Solo in questa sezione, nei metri finali della pista, Verstappen ha perso tra i 2 e i 3 decimi. Probabilmente la RB20 quest’oggi non era la vettura migliore, ma hanno fatto un grosso passo in avanti rispetto a ieri, ottimizzando il rendimento e, come sempre, facendosi trovare pronti nel momento più importante.
Autori: Alessandro Arcari – @berrageiz – Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich
Immagini: Scuderia Ferrari – F1Tv