F1: Ferrari sta testando la SF-24 EVO proprio in questo momento. Lo fa grazie a Charles Leclerc che sta girando a Fiorano per raccogliere i primi spunti interessanti sulla vettura italiana. Tante informazioni utili per creare un know how importante sul nuovo aggiornamento che, nella settimana che ci divide dal Gran Premio di Imola, verrà processato dai calcolatori all’interno della gestione sportiva. Tramite il simulatore verrà costruito l’assetto per il settimo round stagionale, vantaggio che il Cavallino Rampante intende sfruttare al meglio d’ora in poi.
Validare un up-grade non è mai semplice. Al contrario, appena scesi in pista, spesso il pacchetto non funziona alla perfezione, in quanto dev’essere affinato tramite il set-up da tecnici e piloti per passare da una opinione soggettiva a quella oggettiva. Tale lavoro come detto è in corso di svolgimento grazie al monegasco che più tardi lascerà campo libero al compagno di squadra spagnolo Carlos Sainz. Il direttore tecnico Enrico Cardile ha capeggiato il gruppo di lavoro nel produrre questa nuova veste aerodinamica. Provvedimento che dovrà innalzare le doti velocistiche della Ferrari SF-24.
Per quantificare il guadagno a livello cronometrico aspettiamo le qualifiche del prossimo fine settimana, dove sulle rive del Santerno, le due vetture italiane saggeranno appieno le potenzialità della rossa. Nel mentre possiamo prendere in esame a livello tecnico le soluzioni proposte, cercando di capire le caratteristiche che gli aerodinamici Ferrari hanno voluto conferire alla SF-24. La base dell’auto modenese era molto buona, sincera, ma non a livello Red Bull. L’obiettivo è proprio questo pertanto: chiudere il gap sui bolidi austriaci per potersela giocare con la scuderia di Milton Keynes ogni domenica.
La prima novità che possiamo osservare grazie agli scatti realizzati dall’amico Mattia Maletti direttamente in pista, riguarda la nuova configurazione relativa agli inlet delle pance. Osservando con perizia le seguenti immagini, si evince come gli uomini della Ferrari abbiano realizzato un grandissimo lavoro per portare in pista, il prima possibile, una soluzione che ricalcasse l’idea Red Bull partorita dalla mente geniale di Adrian Newey che, ancora una volta in F1 è stato capace di alzare l’asticella. Senza dubbio va applaudita la capacità di reazione del team guidato da Frederic Vasseur, ora più dinamico e aggressivo senza la paura atavica di sbagliare.
Rovesciando il cosiddetto “vassoio”, il labbro superiore della Ferrari SF-24 si estende ora superiormente. La ragione è conosciuta, ne abbiamo parlato tante volte: aumentare efficacemente il famoso “undercut” guadagnando diversi centimetri cubici. Parliamo di un’area che all’interno del corpo normativo vigente risulta fondamentale per il rendimento delle attuali F1, dove ogni piccola porzione di spazio in più disponibile da una grande mano alla causa. Con questa modifica, gli ingegneri di Maranello hanno rettificato fortemente il campo di pressione in questa zona dell’auto.
Generare una pressione maggiore risulta determinante per generare il così detto effetto outwash e, di riflesso, “pulire” al meglio la scia di turbolenze che si vengono a creare dal rotolamento dello pneumatico anteriore. L’outwash prende corpo tramite la produzione del gradiente di pressione verso l’esterno della monoposto. Un fattore che aumenta l’efficienza e incrementa allo stesso tempo anche l’efficacia del fondo. Limitare l’entrata dei flussi laterali è infatti una delle tematiche più importanti. Ragion per cui ci aspettiamo delle modifiche al pavimento stesso, al momento rimasto invariato, per adattarsi alla nuova soluzione (cerchio giallo).
All’interno di questo scenario, inoltre, non possiamo escludere la presenza di ulteriori aggiornamenti nella zona del diffusore della Ferrari. Osservando le pance non sembrano esserci particolari modifiche nella loro conformazione, anche se un leggero snellimento pare faccia presenza (da confermarne). D’altra parte diversi competitor hanno recentemente modificato proprio quest’area della vettura. Un altro up-date secondario ma comunque effettivo si evince nella zona dell’abitacolo, dove sono comparse due vistose appendici verticali che potremmo definire “generatori di vortice”.
Osservando l’incidenza di questo “device”, supponiamo che il suo obiettivo sia l’ulteriore incremento dell’outwash nella zona superiore. Il vortice generato dall’appendice va a direzionare il fluido verso l’esterno considerando il suo livello di energia molto alto. Ferrari modifica altresì l’attacco degli specchietti alla superficie superiore delle pance. La struttura che sostiene i retrovisori è stata allungata (confronto fotografico) in quanto possiede valenza aerodinamica e contribuisce a gestire il fluido che scorre al di sopra dei side-pod. Infine è comparsa un’apertura nella zona dei cannoni per smaltire una maggiore quantità di calore (cerchio arancione).
Piccola modifica anche per quanto riguarda l’ala posteriore che rimane invariata nelle macro forme. Medesima specifica ritoccata sul bordo d’uscita del secondo flap. Ferrari è intervenuta sulle cosiddette wing-tip che ora presentano una forma più appuntita e meno arrotondata. Up-grade che aumenta il carico di qualche punto senza perdere in termini di efficienza. Una scelta che ha preso ispirazione dalla Mercedes, che spesso realizza dei compare tra vaie specifiche. In effetti alla rossa serve un po’ di carico in più al posteriore per limare un leggero sovrasterzo, ma al contempo devono mantenere buoni livello di EOSS, ovvero velocità a fine rettilineo
Autori: Alessandro Arcari – @berrageiz – Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich –F1Tv
Immagini: Mattia Maletti – F1 – Scuderia Ferrari