GP Imola 2024: prossimo round della F1 targata 2024. Settimo appuntamento iridato dove la Ferrari presenterà la SF-24 EVO, vettura che verrà testata proprio in questi giorni a Fiorano tramite il filming day. Un’occasione davvero ghiotta per “costruire” l’assetto in vista del prossimo fine settimana con gli aggiornamenti a bordo. Il primo quarto della stagione è quindi andato in archivio con la bella quanto meritata affermazione di Lando Norris a Miami. Un avvio di mondiale che si sta rivelando più interessante rispetto alla recente passato, nonostante Red Bull resta il team da battere.
Giusto il tempo di tirare il fiato, una settimana, prima dell’inizio dell’inizio della stagione europea della F1 che, come detto, prenderà corpo dal prossimo fine settimana sulle rive del Santerno, nello storico tracciato intitolato a “Enzo e Dino Ferrari“. Dopo la cancellazione dell’evento lo scorso anno a causa della tragica alluvione che colpì l’Emilia Romagna, la “Motor Valley” del Belpaese è pronta ad accogliere il Circus con trepidazione. Il debutto del primo importante pacchetto di aggiornamenti in F1 per il Cavallino Rampante alimenta le ambizioni dei fan della storica scuderia modenese.
Un’ulteriore novità sarà il ritorno della ghiaia nella pista dell’Emilia Romagna che, in questa occasione abbandonerà l’asfalto in tre punti precisi del tracciato: alla Piratella, alle Acque Minerali e alla Variante Gresini. Un provvedimento già apprezzato durante la tappa del mondiale WEC che, finalmente, sembra porre rimedio all’atavica problematica dei track limits. Parliamo pertanto di un chiaro ritorno al passato, messo in onda tramite un sano realismo che non pregiudica affatto la sicurezza dell’impianto.
Nel primo dei due Gran Premi che si svolgeranno in Italia, pertanto, non ci saranno le solite penalità a raffica e le revisioni dei filmati per appurare una sbavatura di qualche millimetro non rilevata dai sensori. I vari piloti della F1, quindi, potranno sfruttare a Imola qualche centimetro in più oltre i cordoli, consapevoli tuttavia che un eccesso di confidenza potrebbe avere conseguenze disastrose sul giro secco o nel corso della gara. Un compromesso che sarà certamente apprezzato dai piloti e che è stato subito accolto con favore dai fan sui social network.
La ghiaia è scomparsa nelle piste di F1 per lasciare spazio a enormi vie di fuga in asfalto, considerata fattore di innescare per capottamenti delle auto proiettate fuoripista ad alta velocità. Tuttavia il potenziale problema non è sempre valido, in quanto funzionale a geometria e dinamica delle curve di un eventuale fuoripista. Più ghiaia a Imola consentirà una selezione in base alla sensibilità dei piloti, tra chi sarà disposto a rischiare quando l’asfalto finisce rispetto a chi alzerà il piede dall’acceleratore.
L’utilizzo dei track limit attraverso i sensori disseminati nell’asfalto non impedisce ai piloti di spingere, perché il dazio da pagare in caso di errore è tutto sommato trascurabile. Al massimo viene rilevato chi va oltra il imiti e non ci sono rischi di insabbiamento per la vettura o di ritiro durante la gara. Con la ghiaia il centimetro in più fa la differenza tra il giro perfetto, un goffo testacoda o addirittura un insabbiamento e conseguente ritiro. In tal senso la FIA dovrà tener conto di questa sorta di ritorno a una specifica “old style” del tracciato italiano.
Tanti circuiti di F1 in calendario, Red Bull Ring in primis, hanno una disperata necessità di offrire uno spettacolo all’altezza della categoria, senza decine di sanzioni nel corso di una singola gara a causa del superamento dei limiti della pista, anche a fronte di evidenti errori di guida. Un ritorno al passato che dimostra come alcune soluzioni degli scorsi anni non debbono essere necessariamente obsolete o anacronistiche. Una semplificazione che a Imola eviterà polemiche sulla validità di una tornata e lascerà all’abilità dei piloti saper trarre vantaggio o pagare a caro prezzo l’eccessivo superamento del limite fisico del tracciato.
Autore: Roberto Cecere – @robertofunoat
Immagini: Scuderia Ferrari