Mercedes ragiona sulla F1 e sul lavoro della FIA. In una recente intervista l’alfiere e portacolori della Mercedes Russell (Hamilton lascerà a fine anno per accasarsi a Maranello, come ben sapete) ha espresso qualche legittimo dubbio sul fatto che, i tetti alla spessa decisi all’interno della massima categoria del motorsport, siano davvero efficaci per ridurre la distanza di chi domina (in questo caso Red Bull) e la durata di tale dominio. Una riflessione interessante, non c’è che dire. Tuttavia, la ricetta del nostro è, direi, controintuitiva.
Cioè… da quando la F1 ha cominciato a regolamentare tutto, i domini sono diminuiti nel numero, ma sono aumentati nella durata. Red Bulla dal 2010 al 2014, Mercedes dal 2014 al 2020, Red Bull dal 2021 ad oggi. Con statistiche impietose. E allora cosa pensa il nostro? Che si debba aumentare la portata del tetto alle spese. Elementare Russell! Le sue parole: “Penso che i cambiamenti che stiamo vedendo nei regolamenti con il limite di spesa, con il tempo ridotto in galleria del vento, avvicineranno il campo, ma si dovrebbe essere più aggressivi?”
Fatta la domanda, il nostro si dà la risposta: “Non lo so, perché al momento nessuno sta prendendo la Red Bull, ma dobbiamo solo concentrarci su noi stessi e continuare a fare il miglior lavoro possibile. Dobbiamo cercare di portarci più in alto possibile, ma anche essere realistici sul fatto che Red Bull è molto più avanti di tutti e che solo dal 2026 ci potrebbe essere una vera sfida per il titolo mondiale”.
Le dichiarazioni del pilota britannico proseguono. Il nostro pensa al passato recente o non e ricorda che i cicli dominanti in F1 sono sempre esistiti all’interno della F1:”Se guardi 30 anni fa, avevi Williams che dominava, avevi la McLaren che dominava, poi è stata la Ferrari a dominare e poi la Red Bull, poi la Mercedes“.
Tuttavia, nelle ultime in 50 gare, Red Bull ne ha vinte 42… il che mette alla prova qualsiasi idea di dominio a termine, mi permetto di aggiungere… per non parlare del distacco abissale spesso imposto da Max agli avversari. Introdotto nella stagione 2021, il budget cap limita il denaro che ogni squadra può spendere, con l’idea di avvicinare le squadre più grandi come Red Bull, Mercedes o Ferrari e di permettere anche alle squadre più piccole di emergere. Non mi pare sia accaduto.
Inoltre, campioni del mondo in carica hanno ricevuto il minor tempo di tutti per lo sviluppo aerodinamico e computazionale (al PC); tuttavia la cosa non sembra aver intaccato la loro forza. Comunque… dello spilungone Giorgione, s’erano perse le tracce verbali da tempo. Attuale direttore della GPDA, l’associazione che ha un passato glorioso e che rappresenta i piloti in attività in F1, non ha, di recente, parlato di temi delicati come la sicurezza, le regole cervellotiche, il parco chiuso, l’assenza di test privati e via discorrendo. In sua vece lo hanno fatto altri, come ad esempio Alonso.
Potremmo dire che George Russell è molto attivo sui profili social personali, mentre per quanto concerne le questioni legate al suo incarico per rappresentare i diritti di tutti i piloti di F1 che in qualche rappresenta o dovrebbe rappresentare lo è decisamente meno. Un po’ come se ci fosse sempre una sorta di paura ad esporsi, quasi. Bè, per lo meno consoliamoci adesso, in quanto finalmente qualcosa lo ha detto. Da ciò possiamo dedurre che il nostro, almeno, parla. E, di questi tempi così effimeri e finto-patinati, non è poi cosa disprezzabile…
Autore: Mariano Froldi – @MarianoFroldi
Immagini: Mercedes AMG F1 Team