Formula 1

F1, Gp Imola: Ferrari assente nel momento decisivo

F1: è una Imola delusa quella che lascia l’Autodromo Enzo e Dino Ferrari. Leclerc e Sainz non sono riusciti a fare meglio del quarto e quinto posto nelle qualifiche di oggi, dominate ancora una volta dal solito Max Verstappen, il quale ha messo alle spalle le grosse difficoltà manifestate durante le libere di ieri. Già da questa mattina, la RB20 dell’olandese è sembrata più a posto, ma si pensava che i due “Carletti” potessero concretamente essere in lotta per la pole position, e quantomeno giocarsela anche con la McLaren.

Già nel primo tentativo della Q3 si è avuta la sensazione di come la Ferrari mancasse in qualcosa rispetto agli avversari diretti, in particolare nella Variante del Tamburello: prendendo in considerazione le curve 2 e 3, la SF-24 non riesce a comportarsi come la Red Bull del tre volte campione del mondo. Non sembra essere una questione di gestione gomme come nelle gare precedenti, o meglio, c’è sempre qualcosa che non va, pur avendo limato qualche problematica, ma sembra che l’approccio a quel determinato tipo di curve crei un divario di ben tre decimi e che alla fine costa caro.

Carlos Sainz (Ferrari) in azione a Imola

Sì, perché la monoposto di F1 colorata di rosso risulta essere competitiva nel resto del tracciato di Imola, ma quel punto il divario accumulato al Tamburello risulta essere troppo importante per pensare di attaccare la pole position. Chiaramente sono tutte analisi fatte dopo le qualifiche, per la gara la storia potrebbe essere diversa, considerando anche che Leclerc e Sainz, molto probabilmente, partiranno dalla seconda fila entrambi per via di una penalità che a meno di clamorosi colpi di scena verrà inflitta a Piastri per impeding in Q1 nei confronti di Magnussen.


F1, Ferrari: Leclerc non può attaccare come Verstappen

Charles Leclerc è il pilota più deluso tra i due della Ferrari. Il monegasco, evidentemente credeva davvero in un risultato importante, considerando anche quanto dimostrato fino alla fine del Q2. Red Bull e McLaren però hanno tirato fuori quel qualcosina in più, e anche due decimi appena possono fare una grossa differenza in questo periodo storico in F1. Charles sa di aver perso l’occasione al Tamburello, e prova a cercare una spiegazione plausibile per la mancata prima fila.

“Non sappiamo cosa ci manca nel primo settore – ci dice Leclerc a fine giornata -. Il warm-up della gomma è ancora un fattore importante, però è strano, perché abbiamo provato tante cose e alla fine i problemi restano, specialmente in quelle curve. Ci stiamo lavorando su, è da qualche Gran Premio che facciamo fatica, ma dobbiamo migliorare”.

Charles Leclerc pronto a scendere in pista con la Ferrari a Imola

La differenza con la RB20 di Verstappen sta anche nell’attacco ai cordoli: Max riesce ad aggredirli in maniera devastante rispetto alla concorrenza, ed è un qualcosa che lo stesso Leclerc ha provato a replicare in Q3, senza però avere gli effetti sperati, perdendo ben tre decimi dal campione olandese soltanto nelle prime due varianti, ovvero Tamburello e Villeneuve. Dopodiché, secondo e terzo settore al livello, ma non può bastare.

“Sappiamo che uno dei punti di forza della Red Bull sia quanto riescono ad aggredire i cordoli. Dal canto mio ci ho provato, ma con la nostra macchina al momento non possiamo fare la stessa cosa. Andremo ad analizzare a fondo questi particolari, ma la tendenza nelle ultime gare è questa”.


F1, Ferrari: Sainz consapevole della forza altrui

In Ferrari però c’è chi ha provato a guardare più in faccia la realtà: parliamo di Carlos Sainz, quinto a fine giornata, chiaramente sempre al netto della penalità di Piastri. Lo spagnolo non si aspettava di fare molto meglio di così, e non è quindi sorpreso del mezzo secondo di distacco rifilatogli da Verstappen. Per il Matador, la pista di Imola non è particolarmente adatta alle caratteristiche della SF-24, bensì è “amica” di Red Bull e McLaren.

“Onestamente non mi aspettavo niente di più – ammette Sainz dopo le qualifiche -. Il circuito di Imola si addice alle caratteristiche di Red Bull e McLaren. Il vento poi non ci ha aiutati, perché oggi soffiava alle nostre spalle, mentre ieri lo avevamo in faccia. Parliamo di due o tre decimi di differenza, niente di così ampio, ma con questi regolamenti è molto difficile colmare il gap. Il pacchetto di aggiornamenti ci sta aiutando, è importante, ma credo che alcune piste saranno pro McLaren, altre pro Ferrari, e qui siamo su un tracciato più per loro che per noi”.

La bandiera Ferrari sventola a Imola

“Abbiamo ancora una certa sensibilità da migliorare tramite gli sviluppi. Possiamo lottare comunque per il podio domani, mentre faccio più fatica a pensare alla vittoria, perché per sperarci dovrebbe succedere qualcosa di eclatante come fu per Norris a Miami. Siamo su una pista nella quale non è facile fare sorpassi, ma partendo un po’ indietro, possiamo avere la chance di andare sul podio”.

Che gli aggiornamenti della Ferrari funzionino è fuor di dubbio, ma quello che dice Sainz può essere vero fino a un certo punto, perché la McLaren stessa ha dimostrato di poter migliorare e anche molto con gli sviluppi. Probabilmente in altre piste vedremo una SF-24 EVO più competitiva rispetto alla concorrenza, ma c’è da dire come ancora bisogna disputarsi la gara di domani, e guai a dare le cose per scontate.


AutoreSilvia Napoletano – @silvianap13

Immagini: Scuderia Ferrari F1-Tv

Condividi
Pubblicato da
Silvia Napoletano